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da: Gentedisinistra Ferrara

Incontro promosso da Rinascita Cristiana, Pax Christi, Gentedisinistra e singole persone credenti e non credenti; dei contenuti, del respiro e della proposta della Evangelii Gaudium , discuteranno con noi un monaco teologo ed un intellettuale non credente: Padre Gianni Giacomelli, Priore del monastero camaldolese di Fonte Avellana, e il Prof. Luigi Alfieri, Docente di antropologia politico-culturale e antropologia delle religioni presso l’Università di Urbino

Un gruppo di associazioni e singole persone, sia credenti che non credenti, ha trovato nell’esortazione “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco un documento che, oltre ad occuparsi dell’azione evangelizzatrice dei cattolici e del cambiamento della Chiesa, tocca temi che sfidano tutte le persone, a qualunque fede o area culturale appartengano, ad intraprendere percorsi nuovi in tutti i campi della vita umana: delle relazioni sociali, dei rapporti col pianeta, dei rapporti personali, della pace e così via, proponendo nuovi orizzonti anche nel modo di intendere la spiritualità. Si avverte il nuovo calore e la nuova apertura con cui Papa Francesco ha chiesto ai cattolici di uscire dai propri recinti ma, allo stesso modo, interpella tutti ad uscire dai propri schemi e ad interrogarsi sugli orizzonti della vita e della storia, particolarmente in quest’epoca gravida di pericoli ma anche di possibilità nuove di giustizia e di liberazione.
IL PAPA PROPONE UNA RIFLESSIONE CHE CHIAMA NON SOLO LA CHIESA MA TUTTI QUANTI, CREDENTI E NON CREDENTI, AD USCIRE DAGLI SCHEMI E INTRAPRENDERE UN COMUNE PERCORSO ALL’ALTEZZA DEI TEMPI.
Abbiamo avvertito un nuovo calore ed una nuova apertura che, riteniamo, non possono lasciarci fermi ma ci chiamano a discutere col Papa delle questioni che ha posto. Può apparire inconsueta la partecipazione a questa iniziativa, insieme ad associazioni cattoliche, anche di un’associazione che solitamente si occupa di temi politici ma, al di là delle scelte religiose ciascuno ritiene di fare o meno, tutti abbiamo ritenuto che il modo ed i contenuti del documento in questione ed in genere degli interventi del papa costituiscano una novità rilevante nel contesto nazionale e internazionale, cogliendo le crisi e le svolte epocali e di paradigma da cui è attraversato il pianeta a tutti i livelli. Lo stesso documento papale non lascia da parte la politica ma la interpella e la invita a compiere un salto di qualità sostanziale all’altezza delle svolte epocali cui siamo di fronte. Nessuno può ignorare le riflessioni alte che il documento papale propone e la novità che rappresenta, anche a prescindere dall’accordo o meno su singoli argomenti..
Un altro aspetto che volevamo cogliere è la novità del coinvolgimento diffuso che questo Papa è riuscito a creare, anche singolarmente molte persone si sono sentite interpellate e chiamate ad un cambiamento, cerdenti o non credenti che fossero.
Abbiamo quindi pensato, dopo un primo emozionante incontro con don Giovanni Nicolini che ha fatto emergere il cuore spirituale dell’esortazione di Papa Francesco, che almeno uno degli incontri dovesse consentire a tante singole persone di dire quali parti del documento le hanno colpite e perché e così di partecipare ad una lettura collettiva del documento leggendo direttamente i brani scelti. Ne è uscito un secondo incontro originale in cui i ‘relatori’ erano le persone partecipanti che hanno potuto leggere e commentare i loro brani preferiti e discuterne con tutti gli altri.
L’ultima iniziativa, di cui vi chiediamo di dare notizia ai cittadini ferraresi, è un incontro pubblico in cui emerge la cifra distintiva del percorso proposto, non chiuso nei rispettivi recinti ma aperto al contributo di credenti e non credenti. Discuteranno con noi del respiro e della proposta del documento Evangelii Gaudiium: un monaco teologo, padre Gianni Giacomelli priore di Fonte Avellana, Gianni Giacomelli, ed un intellettuale non credente prof. Luigi Alfieri docente di antropologia e socilogia all’università di urbino.
L’incontro si tiene venerdì 20 giugno ore 20,45 presso la sala della Musica, chiostro di S.Paolo via Boccaleone n.19.
Un’annotazione importante sul luogo di questa conferenza stampa. Vi abbiamo invitati nella sede di Banca Etica che ci ospita gentilmente, perché è il simbolo materiale di un tema toccato con passione nel documento papale: abbandonare il culto del denaro come valore fine a sé stesso per ricondurre tutto ad un uso etico del denaro, della finanza, con al centro l’uomo e non un potere che schiaccia gli individui e crea ingiustizia e morte. Banca Etica è la dimostrazione che si può fare.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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