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Da Arci Zone K

Continua la rassegna “Reazione K”, ideata da Arci Zone K, in collaborazione con Arci Ferrara e con il patrocinio del Comune di Ferrara, alla Sala Estense di Ferrara.
Sabato 25 Novembre arriva un evento del tutto particolare, Paolo Benvegnù presenta il suo nuovo spettacolo “H3+” a Ferrara nell’unica data in Emilia Romagna per il 2017.
Uno spettacolo definito così dagli stessi autori: “Un teatrino di marionette dentro il teatro che diventa stanza delle meraviglie. Un viaggio ai primordi del mondo, oggi distrutto e poi rinato sotto forma di pioggia in una nuova terra riossigenata dal mondo vegetale.
La memoria dell’uomo conservata nelle registrazioni di un vecchio registratore racconta il mondo che fu, che è e che sarà.
Un Homo Selvaticus senza volto vissuto nelle ere dell’universo, compare e scompare, mostra pezzi di sé mentre ascolta il racconto della sua vita.
Irrompono sulla scena un angelo e un demone che combattono, imprigionati nello schermo televisivo, si sfidano attraverso Simposi ma rimangono sullo sfondo della vita senza farne realmente mai parte.
La musica e i testi di Benvegnù accompagnano il viaggio dalla terra allo spazio interstellare per farvi poi ritorno, sono il filo rosso della narrazione teatrale.”
Ma ricordiamo cosa rappresenta Paolo Benvegnù per la musica italiana.
Nel 1993 è tra i fondatori degli Scisma, gruppo di rock alternativo gardesano in cui è chitarrista e cantante. Con gli Scisma ha registrato, prodotto e composto tre dischi (Bombardano Cortina nel 1995, Rosemary Plexiglas nel 1997 e Armstrong nel 1999) ed inoltre ha partecipato a numerosi festival, anche di levatura internazionale.
Dopo lo scioglimento degli Scisma, avvenuto nel 2000, Benvegnù si trasferisce a Firenze, dove collabora con Marco Parente nelle registrazioni dell’album Trasparente, pubblicato da Mescal/Sony. Riprende alcune performance recitative, partecipando a Le Avventure Di Pinocchio, della compagnia Mannini & Dall’Orto. Collabora con gli Üstmamò nell’album Tutto Bene (2001) e soprattutto con gli Otto’p’notri, la band di Massimo Fantoni, Fabrizio Orrigo (entrambi poi confluiti nel progetto Piccoli Fragilissimi Film) David Bindi, Claudio Mangionello e Umberto Bartolini per i quali produrrà l’album Senza Pelle e con i quali condividerà il palco come supporto per il tour promozionale dell’album stesso. Diventa poi uno dei quattro cantanti nel Presepe Vivente, spettacolo teatrale di e con David Riondino e Stefano Bollani.
Scrive il brano È solo un sogno, inserito da Irene Grandi nell’album Prima di partire (2003) e incluso poi nella successiva raccolta live Irenegrandi.hits, in una versione eseguita con Stefano Bollani.
Nel frattempo, Benvegnù si accorda con le label toscane Santeria e Stoutmusic, che pubblicano il suo primo singolo da solista Suggestionabili e l’album di debutto Piccoli fragilissimi film (2004) composto insieme a Massimo Fantoni e Fabrizio Orrigo degli Otto’p’notri con la produzione artistica di Massimo Fantoni e gli arrangiamenti di Massimo Fantoni, Orrigo, Andrea Franchi e Matteo Buzzanca per un solo brano, “il mare verticale”; con Orrigo e Massimo Fantoni Benvegnù condivide il palco durante il lungo tour di presentazione dell’album. Il disco viene subito apprezzato dagli appassionati del panorama musicale indipendente italiano e riceve ottimi riscontri anche dalla critica, che pubblica recensioni entusiastiche e che lo colloca tra i migliori dischi dell’anno.
Artista dalle tante sfaccettature, nel 2007 ha anche portato in scena alcune pièce teatrali all’interno di luoghi insoliti, come ristoranti o salotti di case private, dando così vita alla “trilogia dell’acqua” o “trilogia dei lavori umili” con Idraulici, Marinai e Camerieri.
Nel 2009, la sua canzone Il mare verticale viene ricantata prima da Marina Rei, e poi da Giusy Ferreri per i rispettivi album “Musa” e “Fotografie”. Nello stesso anno duetta con il gruppo C.F.F. e il Nomade Venerabile nel brano “Amore”, presente nel disco “Lucidinervi”. Nel frattempo, Mina reinterpreta il brano “Io e te” (contenuto in “Piccoli fragilissimi film”) e lo inserisce nel suo disco “Caramella”, pubblicato nel maggio 2010.
Nel febbraio del 2011 viene pubblicato Hermann (La Pioggia Dischi/Venus). Il disco ottiene ancora una volta i favori della critica e viene presentato in numerose trasmissioni di Radio 1 (Start, Steronotte), Radio 2 (Radio 2 live, Moby Dick, Twilight) e Rai Tre (Parla con me). Nell’autunno 2011 Benvegnù riceve prestigiosi riconoscimenti: vince il premio Radioindie Music Like, (nell’ambito della Indie Music Like), vince il PIMI 2011 (Premio Italiano Musica Indipendente) nella categoria “Miglior solista dell’anno”, che gli viene conferito il 27 novembre a Bari nell’ambito del Medimex e si classifica al secondo posto nella Targa Tenco 2011, nella categoria “Miglior disco in assoluto dell’anno”.
Il 2 ottobre 2014 pubblica il video del brano inedito Una nuova innocenza, diretto da Mauro Talamonti. Si tratta di un vero e proprio cortometraggio girato a Bangkok e interpretato dallo svedese Ulf Pilblad e da Pimlux Muaypim. Il brano anticipa la pubblicazione del quarto LP del cantautore, ossia Earth Hotel uscito il 17 ottobre seguente.
Il 3 marzo 2017 viene pubblicato il suo ultimo lavoro solista “H3+” che chiude una sorta di trilogia concettuale inaugurata con “Hermann”.
A partire dall’autunno 2017 Paolo Benvegnù e la sua band portano nei teatri italiani il loro ultimo lavoro, con l’ausilio del burattinaio Luca Ronga, che darà “forma” con le proprie creazioni ai temi trattati negli ultimi tre album del musicista.
L’ennesimo appuntamento imperdibile con la grande musica dal vivo insomma, che continuerà anche con l’ultimo evento della rassegna, Giovedì 30 Novembre, quando sul palco della Sala Estense ci sarà “Soundtracks – Cinema Misterioso” con la sonorizzazione a cura di Corrado Nuccini, Enrico Gabrielli, Stefano Pilia, Massimo Pupillo.
La biglietteria per il concerto di Paolo Benvegnù aprirà alle ore 20, il concerto/spettacolo inizierà alle 21 precise. Biglietti disponibili fino alla mezzanotte di venerdì 24 Novembre sul circuito Ticketland 2000.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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