Skip to main content

da: ufficio stampa Ravenna Jazz

 

Ravenna
Piazza del Popolo: ore 12, ore 17
partenze street parades dei FUNK OFF

Teatro Alighieri, ore 21:00
FUNK OFF + special guest KARIMA
Dario Cecchini – sax baritono, direzione; Paolo Bini, Mirco Rubegni, Emiliano Bassi – tromba;
Sergio Santelli, Tiziano Panchetti – sax contralto; Andrea Pasi, Claudio Giovagnoli – sax tenore;
Giacomo Bassi, Nicola Cipriani – sax baritono; Giordano Geroni – sousaphone;
Francesco Bassi – rullante, coordinamento sezione ritmica; Alessandro Suggelli – grancassa;
Luca Bassani – piatti; Daniele Bassi – percussione leggera;
Karima – voce

RAVENNA JAZZ
APERITIFS
l’Alighieri caffè e cucina
Aperitif ore 18:30
Cristina Renzetti
“I dieci giardini”
voce, chitarra, percussioni

Domenica 8 maggio (alle ore 21) prosegue al Teatro Alighieri la quarantatreesima edizione del festival Ravenna Jazz. L’esuberanza e l’istrionismo dei Funk Off sono garanzia di un ascolto elettrizzante, reso ancora più coinvolgente dalle scatenate coreografie con le quali la band domina il palcoscenico. Creati e diretti da Dario Cecchini (sax baritono), per l’occasione i Funk Off ospiteranno Karima, cantante che ha sviluppato un notevole feeling con il funky jazz proposto da questo coloratissimo organico strumentale, che annovera Paolo Bini, Mirco Rubegni, Emiliano Bassi (trombe), Sergio Santelli, Tiziano Panchetti, Andrea Pasi, Claudio Giovagnoli, Giacomo Bassi, Nicola Cipriani (sassofoni), Giordano Geroni (sousaphone), Francesco Bassi (rullante), Alessandro Suggelli (grancassa), Luca Bassani (piatti) e Daniele Bassi (percussione leggera). Biglietti: intero da 25 a 15 euro; ridotto da 22 a 12.
In attesa del concerto serale, i Funk Off si ‘riscalderanno’ marciando per il centro cittadino in due street parades, entrambe con partenza da Piazza del Popolo: alle ore 12 e alle 17.
Atmosfere delicate, intimistiche e con un tocco sudamericano saranno invece quelle proposte da Cristina Renzetti (voce, chitarra, percussioni) alle ore 18:30 all’Alighieri caffè e cucina, per un nuovo Aperitif musicale a ingresso gratuito.
Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con la partecipazione della SIAE.

I Funk Off sono una marching band la cui tradizione stilistica non è tanto quella del dixieland quanto piuttosto quella di James Brown (al fianco del quale si sono tra l’altro esibiti), Frank Zappa, Maceo Parker. Con i Funk Off la musica diventa movimento inarrestabile, per i musicisti che la eseguono come per chi la ascolta. L’idea classica della marching band non è semplicemente rivista nel repertorio, qui particolarmente funky, ma anche nel concetto stesso di parata. I Funk Off non si limitano infatti a eseguire la propria musica camminando per strada: saltano, ballano, tracciano piccole coreografie di gruppo. Poi salgono sul palco, e qui sono non meno scatenati e coinvolgenti.
Creati dal sassofonista Dario Cecchini nel 1998, i Funk Off hanno preso parte a manifestazioni in giro per il mondo, ma particolarmente celebri rimangono le loro frequenti presenze a Umbria Jazz. Come quella concertistica, anche l’attività discografica della band mette in evidenza un continuo crescendo: dopo due dischi autoprodotti sono passati a incidere per la Blue Note e la Universal. Numerosi ed eterogenei i solisti coi quali i Funk Off hanno collaborato nel corso della loro ormai lunga storia: David Liebman, Paolo Fresu, Antonello Salis, Gianluca Petrella, Gegè Telesforo, Francesco Cafiso, Simone Cristicchi…
Nel 2015, per il lancio concertistico dell’album Things Change, i Funk Off hanno coinvolto come ospite Karima: un connubio di vocalismi black e funk-jazz che si ripeterà anche in occasione del concerto ravennate.

Cristina Renzetti si lancia in un nuovo progetto in solo per voce e chitarra, che si affianca ai due gruppi dei quali è protagonista da qualche tempo: il duo “As Madalenas” (col quale si esibirà a Ravenna Jazz) e il trio “Correnteza” (con Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic).
Nel solo, la Renzetti presenta un repertorio di brani inediti e alcuni personalissimi riadattamenti del canzoniere brasiliano e italiano. Ogni brano è pensato come un piccolo giardino sonoro a sé, raccolto e intimo, pieno di memorie e di sogni: da qui il titolo “I dieci giardini”.

Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656
e-mail: ejn@ejn.it
website: www.ravennajazz.org

Prezzi
Teatro Alighieri:
Biglietti: platea e palchi I-II-III ordine intero € 25, ridotto 22; palchi IV ordine e galleria intero € 20, ridotto 18; loggione intero € 15, ridotto 12. Diritti di prevendita: maggiorazione del 10% sul prezzo dei biglietti venduti on-line e presso IAT Ravenna e IAT Teodorico (diritti esclusi per la vendita presso l’Alighieri).

Riduzioni valide per under 25, over 65, soci Touring Club Italiano, soci Combo Jazz Club di Imola.

Indirizzi e Prevendite
Teatro Alighieri:
Via Mariani 2, tel. 0544 249244: giorni feriali ore 10-13, giovedì anche ore 16-18, biglietteria giorni di spettacolo dalle ore 20.
Prevendita: Biglietteria del Teatro Alighieri; tutte le agenzie e filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna; IAT Ravenna, Piazza San Francesco 7, tel. 0544 35404; IAT Teodorico, Via delle Industrie 34, tel. 0544 451539; IAT Cervia, Via Evangelisti 4, tel. 0544 974400; biglietteria on-line: www.crossroads-it.org, www.teatroalighieri.org, www.erjn.it, www.ravennajazz.org.

l’Alighieri caffè e cucina, Via Gordini 29, tel. 338 8298110

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it