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Oltre 110 milioni per l’edilizia scolastica, sì del Governo allo stato di emergenza per le aree colpite dall’alluvione, in arrivo i primi 10 milioni. E 300-350 mila euro dalla Regione per sostenere la ripresa delle piccole attività ed esercizi commerciali. Attesi anche 350 milioni per completare la ricostruzione post sisma degli edifici pubblici. “Il 2018 dovrà essere l’anno dell’autonomia e della disoccupazione sotto il 6%”.

“Soddisfatto di questi tre anni, ma continuiamo a lavorare a testa bassa per consegnare una Regione con un bel pieno di risultati raggiunti”. In cima all’agenda del prossimo anno: lavoro, con la lotta al precariato e la stabilizzazione, in Regione, di 300 persone entro il 2020; attrattività e internazionalizzazione delle imprese; prevenzione e tutela del suolo, completamento delle infrastrutture. Ma anche la sanità, con nuovi investimenti su occupazione, ospedali e case della salute; la nuova legge regionale sulla musica; un turismo da record; la riqualificazione del territorio con la legge urbanistica; lo sport, con un bando già aperto da 20 milioni di euro

Bologna – Altri 110 milioni di euro per 300 interventi di edilizia scolastica su tutto il territorio regionale; il riconoscimento, da parte del Consiglio dei ministri, dello stato di emergenza per le aree colpite dalla recente alluvione, con l’arrivo dei primi 10 milioni di fondi nazionali. Risorse a cui si aggiungono i 2 milioni già stanziati dalla Regione e ulteriori 300-350 mila euro che verranno erogati nelle prossime settimane sempre dall’amministrazione regionale per sostenere la ripresa immediata delle piccole attività ed esercizi commerciali. Poi, i 350 milioni di euro per la ricostruzione post sisma degli edifici pubblici, che, se confermati, permetterebbero all’Emilia-Romagna di ricevere il doppio delle risorse inizialmente previste e di raggiungere quasi il 100% di quelle necessarie.

A darne notizia è stato oggi il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel consueto incontro di fine anno con i giornalisti che si è svolto in viale Aldo Moro, a Bologna, negli uffici della Giunta. L’occasione per fare il punto sul lavoro svolto e anticipare gli obiettivi in agenda per il prossimo anno: la conclusione del percorso avviato sulla maggiore autonomia per l’Emilia-Romagna; il continuare a creare nuovi posti di lavoro, portando la disoccupazione sotto il 6% (oggi al 6,4%, era al 9% a inizio legislatura, inizio 2015); nuovi investimenti per l’attrattività e l’internazionalizzazione delle imprese, la formazione, la difesa del suolo, la sanità. Lo stop al precariato e, appunto, l’impegno per una nuova e buona occupazione, come è stato fatto finora attraverso il Patto per il lavoro; a partire dalla stabilizzazione, entro il 2020, di oltre 300 persone in Regione, che si aggiungono ai 5.000 dipendenti della sanità assunti a tempo indeterminato soltanto negli ultimi due anni.

“Il 2018 sarà l’anno dell’autonomia- ha affermato il presidente, illustrando le prossime tappe previste-. Spero di poter sottoscrivere entro fine gennaio un pre-accordo con il Governo, che ci permetterebbe di completare l’intesa già con il prossimo esecutivo e il futuro Parlamento. Nelle prossime settimane convocheremo tutte le parti sociali e torneremo in Aula per dare aggiornamenti sulla trattativa. Si tratterebbe davvero di un accordo storico, a conferma della bontà del percorso intrapreso: ciò che otterremo lo otterremo alla pari o addirittura prima di altri, senza aver fatto il referendum”.

Altro tema in cima all’agenda della Giunta, il lavoro: “Era e rimane la nostra ossessione, e non si tratta di uno slogan, ma di un impegno serio che stiamo portando avanti dal primo giorno. E i risultati ci stanno dando ragione. Il prossimo anno proveremo per la prima volta a mettere il numero 5 davanti alla percentuale che indica il dato della disoccupazione, perché la vera sfida è continuare ad essere tra le prime regioni per crescita e Pil, che dovrà tendere costantemente al 2%. Già siamo la prima regione in Italia per l’export, ora puntiamo a rafforzare ulteriormente l’attrattività e l’internazionalizzazione delle imprese”.

A questo proposito, Bonaccini ha annunciato per il 2018 un appuntamento a Bologna che metterà a confronto aree territoriali leader nel mondo – Guandong (Cina), Gauteng (Sudafrica), Stato di New York, California e Assia (Germania) -, per parlare di futuro dell’impresa, sviluppo della tecnologia e digitale. Poi la grande sfida, che attende la città e la regione, del Centro Meteo europeo a Bologna, con il polo internazionale sui Big Data: “Un investimento straordinario su cui puntiamo anche per attrarre cervelli da tutto il mondo”.

La difesa del suolo rimane un obiettivo primario di questa legislatura: “Gli 85 milioni pattuiti col ministro Galletti ci aiuteranno a passare sempre di più dall’emergenza alla prevenzione, e per farlo abbiamo anche raddoppiato sul 2018 lo stanziamento di risorse regionali. Con il nuovo Piano delle acque cercheremo di dare risposta anche ad un altro problema, quello dell’emergenza idrica e della siccità”. E, in tema di tutela e riduzione del consumo di suolo, il prossimo anno sarà quello in cui – ha ricordato Bonaccini – grazie alla nuova legge urbanistica, saranno messi in campo 30 milioni di euro per progetti di rigenerazione e riqualificazione urbana, capaci di moltiplicare gli investimenti da parte dei Comuni.

Poi, le infrastrutture: “Il 2018 spero sia l’anno della Cispadana: tutto quello che la Regione doveva fare, l’ha fatto. Siamo molto fiduciosi anche per il porto di Ravenna. A quel punto avremo sbloccato tutte le infrastrutture, ferme da decenni, che ci eravamo ripromessi di attivare”.

Due passaggi fondamentali riguardano la cultura, in particolare la musica, e il turismo: “Nei primi mesi del prossimo anno vorrei che fosse approvata la nuova legge sulla musica, per la quale mettiamo a disposizione 1 milione di euro già nel 2018. Perché, come abbiamo sempre detto, con la cultura si mangia, e non a caso in 5 anni di legislatura triplicheremo i fondi ad essa destinati. Rispettando gli impegni presi, fino ad ora li abbiamo già raddoppiati. Il turismo ha fatto numeri da record, anche grazie alla legge regionale che sta portando ottimi risultati sia in termini di crescita del Pil, che di posti di lavoro”.

Senza dimenticare la sanità e il welfare: “Continueremo a investire sull’occupazione, ma anche su nuovi ospedali e sulle Case della salute: ne abbiamo in programma 25 nuove. La sfida è quella di ridurre i tempi di attesa per i ricoveri per gli interventi chirurgici programmati e aumentare la qualità dei Pronto soccorso, sia in termini di tutela della privacy sia per ciò che riguarda i tempi d’attesa, anche grazie al nuovo Piano che abbiamo definito. Il 2018 sarà l’anno del battesimo vero del Reddito di solidarietà, che si sta già dimostrando una misura utile e concreta di contrasto alla povertà. Perché tutti, lo abbiamo sempre detto, devono poter tagliare il traguardo”.

Infine, tra le principali aree di intervento ricordate, lo sport, “che per noi- ha sottolineato Bonaccini- non è un tema residuale, come dimostra il bando da 20 milioni di euro che dà a tutti i Comuni la possibilità di ristrutturare gli impianti sportivi, o realizzarne di nuovi”.

“Sono soddisfatto di quanto abbiamo fatto- ha concluso il presidente- ma continuiamo a lavorare perché l’obiettivo è consegnare in cinque anni una Regione con un bel pieno di risultati raggiunti. Sono onorato di quello che sto facendo: per me è un privilegio essere a disposizione di questa terra, così bella e forte”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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