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18 Settembre 2014

Replica all’On.Ferraresi

Tempo di lettura: 3 minuti


movimento5stelle

da: Gruppo MoVimento 5 Stelle di Comacchio

Con riferimento alle dichiarazioni dell’onorevole Ferraresi e di alcuni esponenti del Movimento 5 stelle della Provincia di Ferrara, ci sentiamo in dovere di fare alcune considerazioni.

Alla luce del nuovo riordino delle Provincie sono stati creati due enti con analoghe funzioni seppur con dimensioni differenti: le Provincie e le Città Metropolitane come nel caso di Venezia e Roma.

Diversamente da quanto sostenuto dagli stessi, il Sindaco rappresenta tutta la comunità e dunque tutti i rappresentanti politici, maggioranza e opposizione, le forze sociali ed economiche e non a caso è membro di diritto all’interno dell’assemblea dei sindaci della nuova provincia.

Il tutto diversamente dal passato gratis. Non sono previsti rimborsi dal proprio Comune nemmeno per la benzina per chi va e viene da Ferrara per conto della Provincia e sono a carico dei singoli Sindaci i costi per l’assicurazione, insomma tutti dovranno assumere l’incarico con grande senso di responsabilità e rimettendoci di tasca propria.

La Provincia non dovrà essere rappresentata da nessun partito o movimento tanto che non sono stati candidati simboli, ma dalle sue Istituzioni, considerando giusto che a farlo siano in particolare i sindaci della Provincia. Il Comune di Comacchio ha il dovere e la responsabilità di dire ciò che pensa nelle sedi preposte, specie in campo turistico e ambientale in cui rappresentiamo oltre il 90% dei portatori di interesse dell’interno territorio provinciale.Abbiamo il dovere di affrontare i problemi assieme a tutti i sindaci del territorio, ma ciò non vorrà dire acconsentire a tutto ciò che verrà proposto.

Spiace constatare come l’onorevole Ferraresi, eletto tra gli attivisti della Provincia di Ferrara, sputi sentenze senza conoscere tutto ciò che sta accadendo sul territorio ed il lavoro svolto da questa Amministrazione, dato che dopo la sua elezione si è visto soltanto un paio di volte sul territorio, di cui una per eventi mondani.

Fin dalla campagna elettorale del 2012 abbiamo detto che durante il mandato avremmo agito solo ed esclusivamente per il bene di Comacchio, ragionando su contenuti e non per ideologie e lo abbiamo dimostrato quotidianamente con i fatti, spesso e volentieri scontrandoci, con tutte le forze politiche.

Non dimentichiamo che abbiamo appoggiato il Movimento Cinquestelle di Ferrara durante la campagna elettorale di primaverama ci siamo con lo stesso anche scontrati quando abbiamo scoperto che avevano proposto un piano di riorganizzazione sanitario peggiore di quello approvata dal PD e per il quale venne in maniera goffa e frettolosa cancellato il quarto punto programmatico del capitolo Sanità, che recitava così: «Mediare, assieme ai Comuni interessati, con Regione, Enti Sanitari e Provincia, per la conversione degli ospedali di Comacchio, Bondeno, Cento e Argenta in Ospedali di Comunità».

Quando in occasione delle elezioni amministrative 2014 abbiamo segnalato per il bene del Movimento all’Onorevole Ferraresi che nelle liste della Provincia di Ferrara (tra cui alcune che hanno sottoscritto con lui tale comunicato) erano stati presentati candidati già iscritti a partiti, già assessori con il PD, rifiutati da altri partiti per le stesse elezioni amministrative o che avevano aderito a Democrazia in Movimento dei dissidenti ferraresi, lo stesso ha fatto finta di nulla e si sono visti i risultati finali: solo consiglieri di minoranza.

Se vogliamo crescere e risolvere i problemi dobbiamo metterci la faccia tutti i giorni e stare nelle Istituzioni. Noi che stiamo governando lo stiamo facendo, anche commettendo errori ma sempre in buona fede.

Il Movimento 5 Stelle di Comacchio

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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