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In riferimento all’incontro con la stampa, tenuto ieri da consorzi ed associazioni di categoria, nel corso del quale sono emerse criticità e lamentele, circa la gestione dei mercatini serali, per fare chiarezza interviene l’Assessore alle Attività Economiche, Robert Bellotti.
“Con il gestore dei mercatini, sig. Roberto Ciccinelli (Expo Fiere di Ferrara) sono intercorsi diversi momenti di confronto aperto – spiega Bellotti – e sono state fornite tutte le risposte ai problemi sottoposti all’attenzione dell’Amministrazione Comunale. Il bando per l’affidamento della gestione unitaria dei mercatini è stato preceduto da una lunga concertazione con le rappresentanze delle associazioni di categoria, nell’ambito degli incontri periodici del Tavolo del Turismo.
Proprio l’individuazione delle tipologie merceologiche da porre in vendita, grazie ad un intenso coinvolgimento con le stesse rappresentanze delle associazioni, ha dilatato le tempistiche. La minore attrattività dei mercatini serali – prosegue l’Assessore Comunale alle Attività Economiche – non può certamente essere addebitata all’Amministrazione Comunale, ma alle strategie commerciali dell’affidatario. Va anche detto che sono state accolte pienamente le istanze pervenute negli ultimi anni dai commercianti in sede fissa, nonchè da quelli ambulanti, richieste tese ad ottenere maggiore trasparenza nell’assegnazione, parità di accesso, nonchè verifica dei requisiti morali e professionali dei prtecipanti.”

Il bando di gestione dei mercatini non ha alcuna attinenza con il bando eventi per l’animazione estiva, anch’esso oggetto di concertazione al Tavolo del Turismo. Non si ravvisa alcun nesso con l’organizzazione degli eventi, ai quali le associazioni di categoria ed i consorzi fanno riferimento nelle loro istanze trapelate a mezzo stampa, la promozione dei quali avrebbe dovuto essere avviata mesi fa. Altrettanto dicasi per le questioni organizzative ad essi coorelate. “Faccio presente infine – conclude l’Assessore Bellotti – che negli ultimi tempi sono stati annullati arbitrariamente manifestazioni ed eventi già calendarizzati, in piena estate, come si paventa oggi. Anche prima dell’introduzione della direttiva Gabrielli ‘ Safety e Security’ venivano cancellati eventi. Le accuse di mancato ascolto da parte dell’Amministrazione Comunale – conclude l’Assessore Bellotti – vanno rispedite al mittente, dato che alcuni giorni fa, insieme al Sindaco Marco Fabbri, ho ricevuto l’organizzatore dei mercatini. L’auspicio ed il suggerimento sono quelli di avviare un confronto interno, per rivedere la mission degli organismi propri dei consorzi, nati a suo tempo per attuare un supporto al Comune di Comacchio nella gestione del verde e del territorio.”

“L’Amministrazione Comunale – precisa l’Assessore alle Strategie Turistiche Riccardo Pattuelli – garantisce la corposa programmazione di eventi e di intrattenimenti, già definita nei mesi scorsi e oggetto di costante promozione, attraverso tutti i canali.”

Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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