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da: Associazione Culturale Balamòs

Continuano le repliche dello spettacolo “(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese”. Prossima replica Venerdì 17 Aprile, alle ore 10.30, al Teatro Verdi di Porotto per le scuole e aperta anche al pubblico adulto.

“(R)esistenze” è uno spettacolo teatrale basato su alcune microstorie di vita quotidiana e di fatti storici accaduti tra Ferrara e Porotto durante il periodo della Resistenza, protagonisti un gruppo di giovani ragazzi ferraresi.

Lo spettacolo è tratto dal libro di Nico Landi “Una storia di Storia”, ed è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro, con gli allievi del laboratorio teatrale del Centro Teatro Universitario di Ferrara Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani e l’attrice e musicista Lara Patrizio. Disegno luci di Cristina Iasiello.

Ultima replica Sabato 18 Aprile, alle ore 9.45, presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara.

 

La vita quotidiana, la morte, la guerra, la festa, l’amore, il lutto, la città, la lotta, le rovine, infine la pace: esistere e resistere.

“Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora e sempre qualcosa da dire. La Primavera del ’45 ci stimola”: 51 repliche in dieci anni.

L’intento degli allievi del laboratorio teatrale, nel cui ambito si è originato lo spettacolo, è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze, attraverso la rievocazione di storie, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale ed esistenziale.

Lo spettacolo è stato espressamente immaginato per le giovani generazioni; ci si è accostati al tema della guerra e della resistenza con accenti delicati, nel tentativo di evitare toni celebrativi e retorici, per privilegiare un terreno sempre attuale di amicizie, solidarietà, tradimenti, sogni, amore.

Alle classi che hanno aderito al progetto si è proposta la lettura del libro, accessibile e intenso, di Nico Landi (il libro è stato ristampato nel 2011 dal Comune di Ferrara e ora è anche disponibile come e-book gratuitamente scaricabile: http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3886), in modo tale da potersi confrontare, in seguito alla visione dello spettacolo, con il regista e gli attori in un dialogo aperto intorno a tutto ciò che gravita intorno al lavoro: la storia dell’Italia, ma in particolare quella ferrarese, in un periodo drammatico e complesso, le tecniche dell’adattamento del testo, la messa in scena, la recitazione, l’interpretazione musicale, l’utilizzo dei materiali scenici e tutto quello che stimola la curiosità e l’interesse del giovane pubblico.

 

Dalla nota della regia: Noi pensiamo che la Resistenza abbia ancora qualcosa da dire alle nuove generazioni, che valga la pena di insistere a mantenerla viva, ed accettare il rischio di passare per “pedanti”, custodi di un cerimoniale superato. Non si tratta di “beatificare” la Resistenza, ma di parlare di resistenti, tutti – donne, uomini in carne e ossa, giovani – alla ricerca di una via d’uscita dall’infamia e dal dolore di una guerra, a cui troppi avevano creduto, perché la strada che conduce alla deriva della libertà è lastricata di menzogne, amplificate dai media e digerite piano piano dall’opinione pubblica.

Ieri come oggi.

La primavera del ’45 ci stimola. La Resistenza non ha “predicato” la verità, è servita a testimoniarla. Ci ha lasciato un insegnamento che è sempre attuale: bisogna osare la speranza.

“(R)esistenze – storie della Resistenza nel ferrarese” 2015-04-05

il programma completo:
Lunedì 13/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara


Martedì 14/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara

 

Mercoledì 15/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara

 

Giovedì 16/4 – ore 10.30 – I.C. G. Bentivoglio di Poggio Renatico (Fe)

 

Venerdì 17/4 – ore 10.30 – Teatro Verdi – Porotto (Fe)

 

Sabato 18/4 – ore 9.45 – Centro Teatro Universitario di Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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