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da: organizzatori

Domani, venerdì 19 giugno, prende il via ReUniOn, il primo raduno mondiale dei laureati dell’Università di Bologna.

L’evento si apre ufficialmente in Piazza Maggiore alle 18.30 con la cerimonia di conferimento del titolo ai Dottori di ricerca del XXVII ciclo in tocco e toga, ai quali parlerà il filosofo Massimo Cacciari. La cerimonia avrà il suo culmine nella consegna del Sigillum magnum d’oro dell’Ateneo a Umberto Eco. Oltre al rettore Ivano Dionigi, parteciperà all’apertura della tre giorni anche il Sindaco di Bologna Virginio Merola. Alle 22:00, sempre in Piazza Maggiore – a chiusura della giornata inaugurale di ReUniOn – si terrà la proiezione del film quattro volte Premio Oscar® L’attimo fuggente di Peter Weir, interpretato da Robin Williams (in collaborazione con “Sotto le stelle del cinema” della Cineteca di Bologna).

Inoltre, venerdì pomeriggio a Palazzo Re Enzo, si terrà l’evento Baume & Mercier awards Luxury Wrist Watch Design Contest, per premiare i migliori progetti degli studenti in Design del prodotto industriale e in Culture e tecniche della moda dell’Università di Bologna.

Da domani e fino al 21 giugno, si apre la mostra #UniAmarcord con le 20 foto più significative legate ai ricordi dell’Università di Bologna, scelte tra tutte quelle partecipanti al concorso lanciato su Instagram con l’hashtag #UniAmarcord: immagini che ritraggono i luoghi dei ricordi, oggetti ai quali si è affezionati, simboli che riportano indietro nel tempo, vecchie fotografie con i compagni di corso universitario.

Proseguono anche le mostre in collaborazione con l’Archivio Storico dell’Università di Bologna e con il Coordinamento scientifico del prof. Gian Paolo Brizzi:

– Studenti grandi firme…(Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio. Orari apertura: Lunedì – Venerdì 10.00-18.00; Sabato 10.00-19.00; Domenica e festivi 10.00-14.00) – Un percorso sul fenomeno dell’editoria studentesca dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento. Dal «Bononia ridet» di Podrecca e Galantara, ad «Architrave: mensile di politica, cultura ed arte» che nei primi anni Quaranta ospitò gli interventi del giovane Pier Paolo Pasolini insieme a quelli di Enzo Biagi, Ezio Raimondi, Roberto Roversi. Nelle riviste della controcultura degli anni Settanta si incontrano infine i primi impegni grafici di Andrea Pazienza, Magnus, Gianni Venturino, Emilio Giannelli.

– Complimenti dottore! (Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio. Orari apertura: Lunedì – Venerdì 10.00-18.00, Sabato 10.00-19.00; Domenica e festivi 10.00-14.00) – Esposizione di preziosi diplomi universitari conferiti dall’Università di Bologna dal 1404 ad oggi, che documentano non solo i cambiamenti che hanno interessato l’istituzione universitaria, adattatasi alle esigenze dei mutamenti politici e sociali, ma anche il valore e il contenuto dei gradi accademici conferiti.

– 150 anni di storia dell’Alma Mater (Sotto i portici dell’Archiginnasio) – Dai momenti ufficiali dell’Ateneo alle feste degli studenti, dalle cerimonie di laurea alle lotte per la contestazione, una carrellata di volti e situazioni che raccontano le storie di vita che l’Università di Bologna racchiude e accoglie: vite di uomini e donne che qui hanno spiccato il volo presi nel momento più formativo e allo stesso tempo spensierato della loro esistenza. Le immagini, infatti, richiamano alcuni aspetti del legame che unisce gli studenti dell’Università alla storia della città in un arco quasi secolare, registrandone i passaggi fondamentali.

Da domani in Piazza Santo Stefano iniziano anche gli appuntamenti musicali di ReUniOn Music (concerti a cura del GIOCA con cantanti e musicisti, studenti, ex studenti e personale docente dell’Ateneo): alle ore 16.30 con Kind of Bluff, Trio Insolito, TheTiesAndTheLies, EthnoClassic; alle 21.30 con feat. Esserelà, CAPSjCVM – Naif Jazz, .aabu., Academia do Ritmo.

(in foto: una squadra di calcio studentesca alla Festa delle Matricole negli anni ’60)

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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