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Da ufficio stampa

L’intervento finanziato con oltre un milione di euro di rimborso assicurativo e con 500 mila euro della Provincia. L’evento di oggi segna l’avvio dei festeggiamenti per i 60 anni del Fermi

Bologna – Inaugurazione, questa mattina a Modena, dell’ampliamento della palazzina Bidinelli dell’Istituto tecnico industriale statale “Enrico Fermi”. I lavori di ampliamento della storica scuola superiore modenese stavano per essere avviati già nel 2012, ma si dovettero fermare a causa del terremoto, che rese completamente inagibile l’edificio.

L’intervento inaugurato oggi è stato finanziato con oltre un milione di euro di rimborso assicurativo e con 500 mila euro di risorse della Provincia di Modena. L’evento, a cui hanno preso parte tra gli altri il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il presidente della Provincia e sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, avvia i festeggiamenti per i 60 anni del Fermi.

“Il taglio del nastro di oggi è importante per due motivi- ha affermato il presidente Bonaccini-. Perché è un ulteriore segnale di ripresa dopo il terremoto che ci ha colpito nel 2012 e perché proietta nel futuro questo istituto scolastico, così rappresentativo per il territorio. L’Emilia-Romagna crede fortemente nella formazione tecnica, che ha costituito un elemento cruciale del nostro sviluppo. Sono scuole come queste che hanno creato figure con forti competenze tecniche specifiche, con sostenute capacità manuali e con una forte etica del lavoro, che hanno costituito l’ossatura del nostro sistema industriale”.

Nato nel 1957 per volere della Provincia di Modena con due indirizzi, chimica ed elettronica, i percorsi di studio del Fermi integrarono l’offerta di indirizzi legati alla meccanica dell’Istituto Corni. Negli anni ‘60 e ‘70 fu importante il contributo che il Fermi diede alla formazione degli adulti, e molti sono gli imprenditori del modenese che in quegli anni completarono la loro formazione tecnica nei corsi serali. Da metà degli anni 90 la Provincia di Modena, rimasta fra le poche in Italia ad avere una scuola civica, ha avviato un percorso di statizzazione che si è reso possibile nel 2007 con avvio dall’anno scolastico 2008/9, attraverso una convenzione fra la Provincia e il ministero dell’Istruzione.

Alcune foto dell’inaugurazione

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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