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Da Regione Emilia Romagna

Bonaccini: “Una solidarietà straordinaria, grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito a farci ripartire”.
Il direttore regionale Inps, Michele Salomone, oggi in Regione ha consegnato ufficialmente i fondi al Commissario. Le risorse al polo scolastico di Cavezzo e all’Auditorium di Mirandola, nel modenese

Bologna – La solidarietà dei lavoratori dell’Inps per completare due edifici scolastici ricostruiti dopo il sisma del 2012. Oltre 241 mila euro – raccolti con una sottoscrizione nazionale pro-terremotati tra i lavoratori Inps di tutte le sedi italiane – serviranno infatti a finanziare l’ultimazione sia del Polo scolastico di Cavezzo (Mo), sia dell’Auditorium scolastico di Mirandola (Mo).
Oggi, a Bologna, negli uffici della Giunta regionale, il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, ha ricevuto ufficialmente dal direttore regionale dell’Inps dell’Emilia-Romagna, Michele Salomone, i fondi raccolti confermando, in accordo con i sindaci dei Comuni interessati, la destinazione delle risorse ai due interventi inseriti nel Programma delle opere pubbliche e beni culturali della ricostruzione post sisma. I dipendenti Inps hanno raccolto per la ricostruzione in Emilia esattamente 241 mila e 841 euro di cui 204.664 euro per la struttura di Cavezzo e 37.135 euro per l’Auditorium di Mirandola.
“La ricostruzione dell’Emilia- afferma il presidente Bonaccini- sarà ricordata anche per la grande solidarietà che è venuta da tutto il Paese, uno slancio commovente che abbiamo potuto misurare fin dai primi istanti con l’impegno di tantissimi volontari arrivati da tutte le regioni così come con iniziative come quella che oggi porta a questa importante donazione, per la quale, a nome di tutta la comunità regionale, ringrazio davvero di cuore i lavoratori e i dipendenti dell’Inps. Un grazie che allargo idealmente a tutti coloro che hanno contribuito alla ricostruzione, una generosità che stiamo cercando di restituire con l’impegno dell’Emilia-Romagna verso le i territori e le popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma di un anno fa”.
“Grazie ai lavoratori Inps- prosegue il presidente della Regione- saranno completati nuovi poli scolastici, completamente ricostruiti e diventati più accoglienti e più sicuri: un altro simbolo per comunità che ritrovano, migliorati, spazi fondamentali di aggregazione e conoscenza. Un servizio di qualità per gli studenti e le famiglie- chiude Bonaccini- un investimento sul presente e il futuro dei ragazzi, che è poi il presente e il futuro di queste terre che non si sono fermate un minuto dopo le scosse del 2012, e dei loro abitanti, primi protagonisti di una ricostruzione che insieme, istituzioni, amministratori locali e cittadini, imprese e lavoratori, stiamo portando avanti con efficacia. E allo stesso modo la completeremo”.

Gli interventi
Per l’intervento di Cavezzo, solidarietà si somma ad altra solidarietà. La ricostruzione del locale polo scolastico è stata finanziata sia con fondi del Commissario delegato alla ricostruzione, sia grazie alle donazioni dell’associazione “Un aiuto subito” che hanno realizzato un “Learning garden” per un costo complessivo di circa 3 milioni di euro, investimento in parte coperto proprio dalle donazioni dei dipendenti Inps.
L’altro intervento all’Auditorium realizzato a Mirandola, all’interno del plesso scolastico, ha richiesto un investimento complessivo di 1,8 milioni di euro in parte finanziati con i fondi del Commissario e in parte dalla donazione Inps.
Le risorse raccolte dal Commissario sono confluite nel “Programma degli interventi finanziati con donazioni liberali”, interventi approvati già nel marzo del 2013 (Ordinanza n. 37) che, in accordo con i sindaci dei Comuni coinvolti, sono stati destinati alla realizzazione di opere di ricostruzione di particolare rilevanza per il territorio colpito.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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