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Lunedì 22 gennaio, a partire dalle ore 20.00
Monday Night Raw
Opening Act
Happy Hour with Willygroove Dj

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Vernissage
In collaborazione con Arci Bologna
Premio Farben 2017 “Disegnare il jazz”

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Live
MAT Trio
Marcello Allulli, sax tenore
Francesco Diodati, chitarra
Ermanno Baron, batteria

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Jam Session
In collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi”
Tip of the Day
Valeria Burzi, voce
Andrea Bonetti, pianoforte
Stefano Galassi, basso
Riccardo Guidarini, batteria

Dopo la consueta pausa, il Torrione riapre i battenti, lunedì 22 gennaio, con il format più accattivante di Ferrara in Jazz, Monday Night Raw! In programma è una serata ricchissima che fonde arte e musica in compagnia del MAT Trio di Marcello Allulli e degli artisti finalisti al Premio Farben 2017. Immancabili l’aperitivo a buffet accompagnato dalla selezione di Willygroove Dj e la jam session aperta dagli allievi e dai docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Dopo la consueta pausa, il Torrione riapre i battenti, lunedì 22 gennaio, con il format più accattivante di Ferrara in Jazz, Monday Night Raw! In programma è una serata ricchissima che fonde arte e musica.
Si parte alle ore 20.00 con il goloso aperitivo a buffet del wine bar del Torrione accompagnato dalla selezione musicale di Willygroove Dj, ideale preludio al vernissage di “Disegnare il jazz”, mostra collettiva realizzata in collaborazione con Arci Bologna, che vede esporre le illustrazioni e i fumetti dei finalisti al Premio Farben 2017. La quarta edizione del premio, atta a valorizzare le connessioni che possono scaturire dall’incontro tra linguaggio musicale e disegno, ha celebrato il centenario dell’uscita del primo album jazz, registrato a New York il 26 febbraio 1917 dalla Original Dixieland Jass Band di Nick La Rocca. Le opere saranno fruibili nelle serate di programmazione fino al 28 aprile.
Segue la vernice il live del MAT Trio, guidato dal sassofonista Marcello Allulli e formato insieme a due tra i musicisti più interessanti del panorama italiano, il chitarrista Francesco Diodati ed il batterista Ermanno Baron. Il repertorio è composto da brani originali e intense reinterpretazioni di opere di grandi compositori tra cui Waits, Puccini, Villa-Lobos e De Moraes. L’ecletticità, il talento e la grande affinità musicale ed umana che contraddistingue i tre artisti, si traduce in una fusione totale e senza confini tra neo-bop, funk, musica folklorica, avanguardia e melodia mediterranea. La collaborazione con Fabrizio Bosso, consolidata durante l’incisione del primo album, Hermanos, si è andata sempre più intensificando durante il tour del 2011-2012. Dal 2013 il trio si avvale poi della collaborazione di Antonello Salis in MAT (Zone di Musica, 2014), insieme a Glauco Venier, David Boato e Greta Panettieri.
Dopo il concerto il pubblico potrà godere del primo Tip of The Day dell’anno, ovvero dell’apertura della jam session a cura degli allievi e dei docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. La formazione che scenderà in campo è formata da Valeria Burzi alla voce, Andrea Bonetti al pianoforte, Stefano Galassi al basso e Riccardo Guidarini alla batteria. Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas, infoline 0532 1716739.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Aperitivo a buffet con dj set a partire dalle ore 20.00
Vernissage 21.30
Concerto 22.00
Jam Session 23.15

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JAZZ CLUB FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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