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da: SIS – Società Italiana Sementi SpA

È ormai prossimo l’inizio delle semine del riso in tutto il territorio italiano, a cominciare da chi seminerà in asciutta. La situazione dei terreni appare buona, il tempo sta aiutando nelle preparazioni e si spera in una primavera con un clima più favorevole rispetto alla pessima annata 2013. Ne dà notizia la SIS, la Società Italiana Sementi, impresa leader nella produzione e commercializzazione di riso da seme.
La superficie risicola in Italia per l’imminente campagna resterà invariata o forse aumenterà leggermente a favore delle varietà da risotto, in primo luogo il Volano, la varietà che oramai copre quasi tutta la quota commercializzata con la denominazione riso Arborio. Un calo di aree coltivate è previsto invece per i risi tondi e di tipo Indica. Le zone vocate a riso rimarranno le medesime, con posizione di primo piano per il Vercellese. È invece ipotizzabile, ma non certo, un ridimensionamento delle superfici nel Ferrarese.

Per quanto riguarda il mercato in Italia, il superfino sta crescendo di prezzo, mentre il seme Indica paga la concorrenza dei Paesi asiatici. Più in particolare, è una stagione molto positiva per le varietà da risotto. Nella passata annata i prezzi dei risi superfini erano infatti in calo, o comunque equiparati a quelli della concorrenza straniera. Da qui una disaffezione degli agricoltori che hanno penalizzato inparticolare questo comparto seminando di meno, aiutati in questa scelta anche da condizioni meteo particolarmente sfavorevoli per le semine stesse (primavera piovosa e fredda). Il prodotto di questa tipologia raccolto nel 2013– Baldo, Arborio, Volano, Carnaroli – spesso è risultato di qualità mediocre, innescando così un rialzo del riso superfino (quasi 750 euro a tonnellata per il risone).

D’altro lato il riso a seme Indica soffre invece la concorrenza dei competitors asiatici, in particolare Pakistan, Myanmar e Cambogia, che esportano nel nostro Paese riso semigreggio o bianco lavorato a prezzi molto competitivi, con una conseguente contrazione del mercato del lungo B. In generale le produzioni dell’ultima campagna hanno oscillato tra le 6,5 e le 7 tonnellate per ettaro, con delle rese alla raffinazione tendenzialmente basse (verosimilmente attorno ai 55 kg con un globale di 70/72 kg per i risi da interno e 62 kg di resa per i lunghi da esportazione ed i tondi).

Previsioni per il resto della stagione: in alcuni Paesi europei ci sarà un’ulteriore contrazione, in particolare in Francia, mentre in Italia si parla a livello nazionale di sostanziale stabilità con un recupero di un migliaio di ettari circa.

Bologna, 21 marzo 2014

• SIS-Società Italiana Sementi Spa

SIS è la prima società sementiera tutta italiana, leader nei cereali e nel riso. Ha sede a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna ed è controllata dal sistema dei Consorzi agrari italiani. Negli anni ha concentrato risorse umane e finanziarie nella ricerca, per mettere a disposizione dei produttori i migliori prodotti. A questa attività si è affiancata una intensa attività di sperimentazione su materiali provenienti dai più importanti costitutori italiani ed esteri, pubblici e privati. Grazie a questo impegno SIS ha rinnovato ed ampliato il proprio catalogo, che oggi è il più completo esistente sul mercato, con l’introduzione di ibridi e varietà di eccellente livello qualitativo e produttivo, che primeggiano nelle prove ufficiali. L’attività di “breeding” è focalizzata prioritariamente sui frumenti duri e teneri e sul riso e ha le proprie basi operative nelle due Aziende sperimentali di SIS, l’Azienda Idice (42 ha ) e l’Azienda Cantaglia (95 ha ), in cui si concentrano le prime fasi di incrocio e selezione. E’ inoltre attiva una rete sperimentale autonoma che gestisce otto località di prove parcellari di cereali autunno-vernini e quattro di riso, dislocate da nord a sud in otto diverse regioni italiane, in areali estremamente rappresentativi. Il lavoro di miglioramento genetico è supportato dalle tecniche più innovative, quali i marcatori molecolari e i doppi aploidi, e beneficia della possibilità di usufruire, per le specie il cui ciclo lo permette, di una seconda generazione annuale in Sud America, che consente di abbreviare notevolmente il tempo di ottenimento di una nuova varietà.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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