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Da ufficio stampa Teatro Nuovo Ferrara

Definito dalla critica “un’apoteosi di bellezza e amore” arriva al Teatro Nuovo di Ferrara il 7 aprile 2018 alle ore 21,00Romeo e Giulietta, il balletto liberamente ispirato alla tragedia di W. Shakespeare e realizzato sulle stupende musiche di P. I. Tchaikovsky.Una produzione del Balletto di Milano,che dallo scorso anno incanta il pubblico su scene internazionali: dal Silo di Marsiglia, al Beaulieu di Losanna e nei tanti teatri italiani sempre ovazioni e sold out.
Una sinfonia di oro e argento domina la scena sia per gli originali costumi delle due famiglie rivali simboleggiate dai due colori, sia per le scene di Marco Pesta, reinterpretazione della tradizione veronese. Nella coreografia di Federico Veratti, la ricchezza di passi trionfa nelle danze d’assieme, la ricerca di un’estetica personale si accentua negli emozionanti passi a due, virtuosismi classici ed espressioni moderne si fondono con armonia per rivelare l’eccezionale padronanza della tecnica.

Nel title rôle la coppia Giordana Roberto e Federico Mella, già applauditissimi protagonisti de Lo Schiaccianoci. La ventunenne Giordana Roberto in questo ruolo conferma il proprio talento, nel trascorrere degli eventi sulla scena passa dall’innocenza giovanile, alla passione di donna vibrante fino allo strazio finale per la morte del suo amato. La tecnica solidissima nonché la particolare leggerezza e spontaneità giovanile ne fanno una Giulietta ideale. Entrato in Compagnia non ancora diciotenne, Federico Mella da subito ha mostrato doti eccezionali e nell’arco di due anni è diventato uno dei danzatori di punta della Compagnia. Aveva debuttato come primo ballerino proprio nel ruolo di Romeo nella produzione firmata da Giorgio Madia e oggi il suo Romeo rivela una sempre maggiore consapevolezza artistica e conferma un’incredibile crescita personale. Entrambi superlativi, convincono e coinvolgono: dal
primo fugace sguardo alla festa dei Capuleti al tragico epilogo è un crescendo continuo di tecnica ed interpretazione. Se ne vanno mano nella mano in un bagliore di luce: nulla è più forte dell’amore universale. Non da meno tutti gli artisti del Balletto di Milano, una realtà italiana tra le più prestigiose, riconosciuta da MIBACT, patrocinata dal Comune di Milano ed eccellenza in Regione Lombardia.

“Il Balletto di Milano si divide tra l’Italia e le numerosissime tournée estere, mettendo in scena un centinaio di spettacoli l’anno. Dopo Ferrara Romeo e Giulietta è attesa in tantissimi teatri italiani, in Francia ed Estonia. La nostra programmazione internazionale è infatti molto intensa e vantiamo una rete mondiale esclusiva con partner in Francia, Spagna, Scandinavia, Estonia, Svizzera. Tra i prossimi impegni particolarmente prestigiosi una co-produzione in Marocco e il debutto del nostro Schiaccianoci in Norvegia”.
Carlo Pesta Direttore BdM

ROMEO E GIULIETTA – Teatro Nuovo Ferrara
Piazza Trento e Trieste, 52
7 aprile 2018 – ore 21.00
biglietti a partire da € 23,00
Info e biglietti: Tel. 0532.1862055
biglietteria@teatronuovoferrara.com
Biglietteria online: Ticketone e Vivaticket

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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