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da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 15 novembre – Jazz Club Ferrara, Torrione San Giovanni – Ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
John Abercrombie Organ Trio
John Abercrombie, chitarra;
Gary Versace, organo;
Adam Nussbaum, batteria

Nell’ambito del prezioso sodalizio tra Ferrara in Jazz e Bologna Jazz Festival, sabato 15 novembre, il Torrione è pronto ad ospitare una All Star Band capitanata da John Abercrombie. Il chitarrista di culto si esibirà con il suo organ trio completato da altri due virtuosi del proprio strumento, Gary Versace all’organo Hammond e Adam Nussbaum alla batteria.

Sarà un chitarrista di culto come John Abercrombie a calcare il palcoscenico del Jazz Club Ferrara, sabato 15 novembre ore 21.30, per un nuovo appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival.
Abercrombie aveva inaugurato la scorsa stagione di Ferrara in Jazz presentando in quartetto (Mark Copland, Drew Gress, Joey Baron) “39 Steps”, album pubblicato dalla prestigiosa etichetta ECM dove il chitarrista è di casa sin dai primi anni ’70.
Sabato avremo modo di assaporare l’universo musicale del leader in versione organ trio – assetto che lo impegna da diversi anni – insieme ad altri due maestri del proprio strumento come Gary Versace all’organo Hammond (Maria Schneider, John Scofield, Lee Konitz, Seamus Blake…) e Adam Nussbaum alla batteria (Sonny Rollins, John Scofield, Gil Evans, Stan Getz, Gary Burton, Toots Thielemans, Michael Brecker…).
John Abercrombie (Port Chester, 1944) è un punto di riferimento imprescindibile della chitarra jazz. Lungo una carriera di oltre quarant’anni, costellata da più di cinquanta pubblicazioni e da prestigiose collaborazioni, il chitarrista americano, attraversando una moltitudine di generi (dallo straight ahead ad atmosfere cameristiche, a contaminazioni elettroniche…) con i quali si trova perfettamente a suo agio, ha letteralmente forgiato il linguaggio sonoro legato alle sei corde ampliandone considerevolmente i confini.
Ancora studente presso il Berklee College of Music di Boston, Abercrombie entra nella band di Johnny ‘Hammond’ Smith e successivamente nei Dreams dei fratelli Brecker, ma è dopo il diploma – con il trasferimento nella Grande Mela – che la sua carriera subisce una repentina impennata: in breve tempo diviene uno dei chitarristi più richiesti; fioccano le collaborazioni a fianco di artisti quali Kenny Wheeler, Charles Lloyd, John Surman, Enrico Rava, Ralph Towner, Chico Hamilton, Gil Evans e le produzioni come leader accompagnato da protagonisti del calibro di Dave Holland e Jack DeJohnette.
Da allora, Abercrombie non ha mai smesso di avvalersi dei migliori musicisti in circolazione come è provato dalla formazione con cui si esibirà al Torrione.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline: 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena: 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 25 euro
Ridotto: 20 euro (la riduzione è valida fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card e My Fe, se si accede al solo secondo set, prenotando la cena al wine bar)

Intero + Tessera Endas: 30 euro
Ridotto + Tessera Endas: 25 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

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JAZZ CLUB FERRARA


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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Francesco Monini
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