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Da Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 17 febbraio, al Jazz Club Ferrara, è di scena il raffinato e avvolgente modern mainstream di Wayne Escoffery. Il talentuoso e pluripremiato tenorsassofonista calcherà il palcoscenico del Torrione sostenuto da una ritmica stellare formata da Danny Grisset al pianoforte, Ugonna Okegwo al contrabbasso e Ralph Peterson alla batteria.

Sabato 17 febbraio (inizio ore 21.30), al Jazz Club Ferrara è di scena il raffinato e avvolgente modern mainstream del tenorsassofonista Wayne Escoffery, uno dei più apprezzati interpreti della rinascita del bop in chiave moderna. Lo conferma la dimensione squisitamente acustica di questo suo quartetto stabile, in cui Escoffery si avvale di una sezione ritmica stellare formata da Danny Grisset al pianoforte, Ugonna Okegwo al contrabbasso e Ralph Peterson alla batteria, che alterna brani originali a grandi classici della tradizione afroamericana.
Il talento naturale di Wayne Escoffery (Londra, 1975) si manifesta precocemente quando, con la madre, si trasferisce negli Stati Uniti e all’età di undici anni inizia lo studio del sassofono.
È durante l’ultimo anno del liceo che incontra Jackie McLean i cui insegnamenti gli aprono le porte della Hartt School of Music (Connecticut), dove il giovane musicista ha la possibilità di suonare con Curtis Fuller e Eddie Henderson. Conseguito il diploma, un volo per Boston conduce Escoffery a frequentare il prestigioso Thelonious Monk Institute dove studia con pilastri della storia del jazz come George Coleman, Jimmy Heath, Clarck Terry, Ron Carter, ecc. affiancando altresì in tour Herbie Hancock.
A condurlo sotto le luci della ribalta è il definitivo trasferimento a New York, nel 2000, quando si unisce al settetto di Eric Reed. Nel corso dell’anno successivo Escoffery entra poi a far parte rispettivamente della Mingus Big Band, della Mingus Orchestra e della Mingus Dynasty, formazioni di cui è tuttora membro.
Il 2006 costituisce un ulteriore giro di boa per il sassofonista dotato di una tecnica impeccabile unita a straordinaria creatività e versatilità. Escoffery, infatti, firma un contratto con la Savant Records dando vita a Veneration, l’album d’esordio che lo vede a fianco di Joe Locke, Hans Glawischnig e Lewis Nash, mentre l’illuminato Tom Harrell lo accoglie in front line nel suo quintetto con cui Wayne ha co-prodotto gli ultimi quattro cd rivelandosi, tra l’altro, raffinato compositore.
La cena alla carta anticipa il concerto. È consigliata la prenotazione allo 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. Info su www.jazzclubferrara.com

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di biglietti Italo Treno da/per Ferrara, per i possessori di Jazzit Card e Bologna Jazz Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, per gli iscritti ad Unife).

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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