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da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 20 febbraio il Jazz Club ospita due dei più apprezzati e influenti chitarristi della scena contemporanea: Nels Cline e Julian Lage. In “Room”, progetto che presenteranno al Torrione, l’anima rock di Cline – che molti ricordano con la band Wilco – si fonde completamente alla creatività di Lage, permettendo a entrambi di soddisfare le sfide poste dalle loro articolate composizioni originali.

Sabato 20 febbraio (ore 21.30) il Jazz Club ospita due dei più apprezzati e influenti chitarristi della scena contemporanea: Nels Cline e Julian Lage.
Due maestri la cui apparente distanza stilistica e generazionale trova in “Room” – progetto edito da Mack Avenue Records nel 2014 – un perfetto punto di incontro. L’anima rock di Cline, stemperata dal contesto cameristico, si fonde completamente con la creatività dell’astro nascente del jazz americano Lage, permettendo a entrambi di soddisfare le sfide poste dalle loro articolate composizioni originali.
In “Room” Lage è sul canale sinistro, Cline a destra. Suonano in tutto quattro chitarre: Cline imbraccia un’acustica Gibson Barney Kessel del 1965 ed una Gibson J-200 del 1962, mentre Lage non abbandona la sua solita Linda Manzer, alternandola ad una Martin 000-18 acustica del 1939. La musica è registrata dal vivo, senza sovraincisioni, e il risultato è un mondo di bellezza melodica e brillantezza tecnica folgorato da aspri squarci sonori.
Nels Cline si è rivelato una forza della natura sia come chitarrista (leader e sideman), sia in qualità di improvvisatore, sin dal suo debutto discografico nel 1978. Definito da Rolling Stone come uno dei venti “nuovi dèi della chitarra” ed uno dei cento migliori chitarristi di tutti i tempi, Cline ha raggiunto l’apice del successo nei primi anni 2000 insieme al gruppo rock dei Wilco. Conosciuto perlopiù per la vena sperimentale che lo contraddistingue, e che si può ascoltare nel recente “Macroscope” (Mack Avenue Records, 2014) registrato in compagnia del suo trio, Cline ha abbracciato altresì progetti che evidenziano un approccio più intimo e riflessivo.
A soli 26 anni, Julian Lage ha portato una ventata di aria nuova al mondo della chitarra jazz. Il New York Times loda il “disarmante spirito di generosità” della musica di Lage e prende atto dell'”aggrovigliato radicamento nel jazz, folk, musica classica e country” del giovane chitarrista. Oltre alla collaborazione con artisti quali Mark O’Connor, Jim Hall e Anthony Wilson tra gli altri, Lage è a capo di gruppi innovativi da cui sono scaturiti lavori come “Sounding Point” (con il quale ha ricevuto una nomination ai Grammy) e “Gladwell”, entrambi per la EmArcy Records.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline 339 7886261 (dalle 15:30)
Prenotazione cena 333 5077059 (dalle 15:30)

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al wine bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera Akkademica, per i possessori di un abbonamento annuale Tper)

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

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JAZZ CLUB FERRARA


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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