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da: organizzatori

Sarà il suono della sirena del Mercato Ittico – come consuetudine – ad annunciare, intorno a mezzogiorno di sabato 21 maggio, l’apertura dello stand gastronomico della Sagra della Canocchia e della Seppia 2016. Ma i primi appuntamenti con la sesta edizione dell’ormai tradizionale festa della marineria di Porto Garibaldi – la cui inaugurazione ufficiale è fissata per le 11, sempre di fronte alla ‘borsa del pescato’ dov’è anche allestita la tendostruttura-ristorante – scatteranno già in mattinata. A partire dalle 9,30 lungo il PortoCanale, come pure in viale Ugo Bassi, apriranno le bancarelle dell’expo commerciale, di prodotti tipici locali e del mercatino del riuso, dell’arte e dell’ingegno. Ma salperà anche la motonave Dalì per un’escursione nel Delta del Po con pranzo a bordo e menu speciale (info tel. 393 3765759). Mentre alle 10,30 sarà vernissage per “Magnavacca: la Marina”, mostra fotografica di antiche immagini della spiaggia di Porto Garibaldi, a cura della “Famìa ad Magnavaca”. Nel pomeriggio, ancora spazio alle escursioni – con la motonave Dalì in navigazione nelle valli di Comacchio – ma anche a laboratori e visite guidate dedicate a mestieri e tradizioni del mare. A partire dalle 16,30, il Retificio Marina proporrà dimostrazioni pratiche di costruzione e riparazione delle reti da pesca. Mentre dalle 17 saranno direttamente i pescatori della Cooperativa Piccola e Grande Pesca a far salire ed accompagnare i turisti a bordo dei propri pescherecci per spiegare le diverse tipologie di imbarcazioni operanti nella marineria di Porto Garibaldi. Un viaggio alla scoperta dei “luoghi della pesca” che si potrà effettuare anche – ritrovo alle 17,30 all’InfoPoint Sagra – passeggiando in compagnia di una guida. E ancora, “Saluti da Porto Garibaldi”, il laboratorio didattico di bambini e genitori dell’Istituto Comprensivo di Porto Garibaldi che ‘produrrà’ coloratissime e fantasiose cartoline dell’antica Magnavacca; la doppia vetrina sportiva che, a partire dalle 17 sul palco centrale, vedrà i “Ritmi di Zumba”, a cura di Mad Dany, e la dimostrazione di arti marziali a cura dei maestri Diurno. Ma anche l’atelier-expo d’arte ‘en plein air’ nel Parco di Villa Bellini dove, insieme a pittori che per tutto il pomeriggio esporranno e dipingeranno sotto gli occhi del pubblico, alle 18 si arricchirà di un aperitivo musicale con “Luca di Luzio Blue Room Trio” (Luca di Luzio, chitarra; Sam Gambarini, organo hammond; Max Ferri, batteria) e degustazione di ‘vini delle sabbie’ e prodotti della nostra marineria. Nella serata, invece – prima del grandioso spettacolo piromusicale che dalle 23,30 illuminerà la Darsena del PortoCanale – alle 21,30 sul palco centrale spazio al rock & roll e boogie anni ‘50/60 di “The Cadillac“ mentre, in zona Traghetto, sarà cover music live con gli “Insoniko”. E, per gli appassionati della buona cucina – in attesa del ‘maxipadellone’ della Festa dell’Ospitalità che, nel pomeriggio di domenica 22 “sfornerà” centinaia di assaggi di gustoso pescato dell’Adriatico per gli ospiti di “Meine Romagna”, la festa dell’accoglienza per i turisti di lingua tedesca, ma non solo loro – insieme alle tante gustose proposte dello stand gastronomico, da non perdere è la gustosa opportunità offerta in dodici fra ristoranti e stabilimenti che aderiscono all’iniziativa “La Sagra al Ristorante” (“Apollo”; “Astor”; “Bologna”; “Due Stelle”; “Europa”; “Minerva”; “Morris”; “Nettuno”; “Paradiso”; “Quelli di Flip”; “Roma” e “Sole”). Dove, ogni sabato e domenica di Sagra, il piatto-degustazione di sedanini alle canocchie costa 8 euro

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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