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da: ufficio stampa Coopi

Avrà inizio sabato 5 dicembre 2015 “Carta, Nastri e Solidarietà”, l’importante attività benefica che COOPI – Cooperazione Internazionale lancia ogni anno nel periodo pre-natalizio su tutto il territorio nazionale.
I coordinatori di COOPI, aiutati dai volontari, saranno ospiti all’interno dei punti vendita di diverse catene commerciali, dove confezioneranno i regali dei clienti per raccogliere fondi destinati al progetto di lotta alla malnutrizione in Mali.
COOPI è infatti impegnata nel distretto di Ségou per guarire dalla malnutrizione 7.000 bambini di età compresa tra 0 e 5 anni. “Sono proprio i bambini i beneficiari dei nostri ‘pacchetti solidali’ – spiega Alessandra Merlo, responsabile della campagna Carta, Nastri e Solidarietà. “Chi si recherà dai nostri volontari saprà che il suo dono di Natale si rivestirà di un tocco di solidarietà!”
Per il lancio della sua campagna di raccolta fondi COOPI ha creato un video promozionale, disponibile al seguente link: www.youtube.com/watch?v=ILUsaBMLUqk .
COOPI sarà presente fino al 24 dicembre in 160 punti vendita di importanti catene commerciali, nelle principali città di: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.
Gli interessati sono invitati a prendere parte a questa iniziativa benefica come volontari: è sufficiente offrire qualche ora del proprio tempo libero per presenziare ai banchetti.
Per tutti i partecipanti sono previsti buoni sconto e/o prodotti omaggio, diversi a seconda della catena coinvolta.
E’ possibile candidarsi anche per la posizione di coordinatore. Oltre ad allestire e presenziare al banchetto per tutta la durata dell’iniziativa, i coordinatori si occuperanno di: gestire i rapporti con la sede COOPI e coi responsabili del punto vendita; supportare COOPI nella ricerca di volontari; coordinare e supervisionare i turni dei volontari; gestire la raccolta fondi e inviarla alla sede COOPI.
Al coordinatore sarà corrisposto un rimborso spese a forfait e la tipologia contrattuale sarà una collaborazione occasionale per tutta la durata dell’iniziativa.
Cerchiamo persone estremamente motivate, con ottime doti comunicative, capaci di lavorare in gruppo e interessate alla nostra causa.
Per candidarsi come volontario o come coordinatore occorre registrarsi sul sito www.volontaricoopi.org, dove gli interessati potranno scoprire i punti vendita più vicini a loro.
COOPI – Cooperazione Internazionale, che quest’anno compie 50 anni di impegno umanitario, opera in 24 Paesi di Africa, America Latina e Medio Oriente, con 150 progetti umanitari internazionali di cui nel 2014 hanno beneficiato quasi 2.400.000 persone.
L’organizzazione aspira a un mondo senza povertà, capace di realizzare concretamente gli ideali di eguaglianza e giustizia, di sviluppo sostenibile e coesione, grazie all’incontro e alla collaborazione tra i popoli.
Per informazioni:
Alessandra Merlo ( Tel. 02.3085057; e-mail: volontari@coopi.org )

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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