Skip to main content

Mercoledì 15 marzo alle ore 17.30 presso la libreria Ibs-Il libraccio di Piazza Trento Trieste a Ferrara Giulietta Bandiera, giornalista, autrice televisiva Rai e Mediaset e formatrice, presenta il suo libro ‘Oltre il cancro – 21 Passi verso la salute’ (Edizioni Sperling & Kupfer).

Un appuntamento da non mancare per diversi motivi. Prima di tutto perché l’autrice lo ha scritto dopo essere sopravvissuta lei stessa a un’esperienza con il cancro. E poi perché il libro nasce dal suo confronto con moltissimi altri casi di guariti, i quali, proprio come lei, hanno istintivamente attivato dentro se stessi il naturale potenziale di autoguarigione che tutti in realtà possediamo e che può condurre appunto ‘oltre’ la malattia, verso una vera e propria rinascita.

“E’ ancora molto diffuso il pensiero che il cancro sia una disgrazia incontrovertibile e che non lasci via di scampo”, afferma Giulietta Bandiera, “invece, come spesso accade con tutte le grandi prove della nostra vita, esso può anche trasformarsi in una grandissima opportunità di crescita e di trasformazione. Ecco perché dare voce ai guariti è diventata per me un’abitudine, anche nei numerosi convegni sul nuovo paradigma in medicina, che da alcuni anni organizzo e modero in tutt’Italia, nell’intento di diffondere un’attitudine corretta che permetta di affrontare e possibilmente di superare la malattia. Noto spesso che le storie dei guariti sono infatti di per se stesse terapeutiche, non solo perché infondono speranza a chi si sta confrontando direttamente con il male più temuto dei nostri tempi, ma anche perché possono essere di grandissima ispirazione anche a livello umano per chiunque le ascolti”.

Forte di tutte queste esperienze dirette, il libro ‘Oltre il cancro – 21 passi verso la salute’ costituisce un vero e proprio vademecum, indicato per chi è alle prese con un percorso di cura, oltre che per chi è chiamato a prestare assistenza a chi soffre: medici, terapeuti, volontari, parenti, amici e così via.

Giulietta Bandiera

“Le statistiche ci dicono che oggi il cancro colpisce purtroppo una famiglia su tre”, aggiunge l’autrice, “e le previsioni future dicono che si salirà addirittura a una su due nel giro di pochi anni, se non ci decidiamo a modificare alla svelta il nostro modo di approcciarci al problema, modificando prima di tutto il nostro modo di pensare ad esso. Sia per esperienza personale, sia sulla base dello studio delle casistiche, ho potuto osservare che la malattia è la conseguenza di un conflitto che nasce nel profondo di noi stessi e che si manifesta come sintomo più spesso nei casi in cui non siamo stati capaci di prestare orecchio a quelle che sono le nostre esigenze più autentiche e profonde. Per questo motivo ho voluto realizzare un libro che incoraggiasse le persone a “ricordarsi chi veramente sono e di che cosa veramente desiderano”, trovando il coraggio di cambiare nella propria vita ciò che procura loro sofferenza profonda. Condizionati come siamo dalla cultura, dalle credenze religiose, dalle mode e dal nostro sistema di valori spesso deviati, finiamo insomma per vivere senza accorgerci una vita non nostra, fino al giorno in cui il nostro sistema si ribella, producendo appunto un sintomo che ci pone di fronte all’urgenza di modificare ciò che in noi e fuori di noi non ci rappresenta più. Ecco perché il metodo illustrato nel mio libro si rivolge anche a chi è sano e desidera semplicemente fare prevenzione. “Oltre il cancro” è pertanto, prima di tutto, un libro sulla salute, laddove per salute intendiamo quello stato di benessere fisico, psicologico e spirituale, che dovrebbe essere poi la nostra condizione naturale, laddove la malattia rappresenta invece uno squilibrio e un allontanamento da quella condizione che siamo chiamati tutti a recuperare. L’aspetto spirituale per altro, ha un’importanza primaria nel processo di guarigione poiché presuppone, oltre alla cura del corpo e della mente, anche quella dell’anima, attraverso un ingrediente indispensabile che è l’amore. Un amore che prima di tutto dovremmo imparare a rivolgere a noi stessi e alla nostra vita, che è il valore tutto da riscoprire”.

Già presentato all’Istituto dei Tumori di Milano, che ne ha anche curato la prefazione firmata dal dottor Alberto Laffranchi, il manuale di Giulietta Bandiera contiene, oltre ai ventuno passi verso la salute, anche altrettanti esercizi molto semplici che chiunque può mettere in pratica anche da solo, a casa propria, i quali costituiscono inoltre l’ossatura di un seminario che l’autrice propone da tempo in numerose associazioni e centri di cura in tutt’Italia.

Per informazioni sui seminari:
giuliettabandiera@yahoo.it
www.giuliettabandiera.it
pagina Facebook “Programma Oltre il cancro – Ricrea la tua vita – 21 passi verso la salute”

tag:

Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it