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Soffrire di mal di schiena è una condizione comune che tende ad acuirsi con l’avanzare dell’età ma è riscontrabile di frequente anche in persone giovani. Il “mal di schiena” è la causa più comune di assenza dal lavoro e di inabilità nella vita quotidiana. Molti mali di schiena sono il risultato di un uso improprio della colonna lombare nell’attività quotidiana (lavoro, lavori in casa, sport amatoriali etc.) che provoca stiramenti e la rende vulnerabile. L’aumento di peso aggrava questa situazione.
Inoltre, tra le cause della lombalgia si possono evidenziare: scorretta deambulazione per cattivo appoggio di un piede (esempio per una distorsione recente o anche passata), una vecchia pubalgia non trattata, problemi alle cervicali, dolori alle spalle, deglutizione atipica, un dente estratto o un dente incluso, malocclusione, un trauma ad un dito della mano, disbiosi (alterazione della flora batterica intestinale), diaframma molto teso per alterata respirazione durante lo sport o per eccessivo stress della vita quotidiana; attività lavorative disagevoli, sedute scorrette, posture viziate, sport violenti inadeguati all’età o alla persona, scarso movimento, cervicalgia, interventi chirurgici, cicatrici, alterazioni posturali, alterazioni della colonna vertebrale, alterazioni della funzione visiva (problemi dell’ occhio) etc.
Tutti questi elementi che generano i sintomi del mal di schiena hanno in comune l’aumento del tono muscolare come difesa e l’irritazione delle radici nervose. Ad ogni stress o problema, il tono muscolare aumenta inevitabilmente ed il perdurare di tale situazione fa sì che il tessuto connettivo fissi le posizioni dei muscoli in tensione, così che questi diventano permanentemente corti, cioè “retratti”. Proprio le retrazioni sono la spiegazione delle patologie articolari. Di fronte a tali fenomeni, l’azione più corretta, più profonda e radicale è rappresentata dal riequilibrio delle tensioni muscolari e dal riequilibrio della postura. Stare molte ore al lavoro seduti davanti al computer può provocare indolenzimento dei muscoli, formicolii alle mani, mal di schiena e, alla lunga, può causare depressione e disturbi dell’umore.

Alcuni consigli per migliorare la postura al lavoro
– Fare spesso esercizi per le spalle e per il collo, anche appoggiandosi al muro, tenendo allineate le orecchie con le spalle: quando si sta seduti, si tende a curvare la schiena in avanti o indietro, ma solo se le orecchie sono allineate con le spalle allora si è nella giusta posizione;
– evitare di tenere le gambe accavallate: per avere una postura corretta la pianta dei piedi deve essere ben piantata a terra;
– mettere le mani conserte dietro la schiena e provare ad alzarle verso le scapole;
– usare un cuscino lombare può essere utile per non incurvare la schiena in avanti;
– alzarsi spesso, fare delle piccole pause, muoversi ogni tanto;
– mentre si è seduti alla scrivania, fare esercizi per rilassarsi.

Alcuni consigli per fare correttamente i sollevamenti
– piegare le ginocchia, non la schiena;
– sollevare i pesi usando le gambe, afferrare gli oggetti e portali vicini al corpo;
– portare gli oggetti non più in alto del petto, usare gli sgabelli se necessario;
– quando il carico è molto pesante, cercare aiuto e non alzarsi di scatto.

Alcuni consigli per fare correttamente i lavori di casa
Anche i lavori di casa possono scatenare dei disturbi alla schiena, infatti sono le casalinghe a soffrire spesso di lombalgia. Di seguito le abitudini da correggere in modo da avere una schiena sana.

Spolverare le mensole
NO Quando si devono spostare oggetti o togliere la polvere su armadi e mensole, non bisogna incurvare la schiena all’indietro, per non caricarla eccessivamente e irrigidire oltre misura i muscoli.
SI’ La soluzione migliore è quella di utilizzare una scala.

Lavare la vasca da bagno o utilizzarla per fare il bucato
NO Lavare la vasca da bagno o utilizzarla per fare il bucato a mano corrisponde spesso ad abbassare la schiena mentre si è in piedi, rischiando di sollecitarla troppo.
SI’ Per evitare qualsiasi tipo di problema, ci si deve inginocchiare davanti alla vasca, alzandosi ogni tanto per non sforzare eccessivamente i muscoli della schiena.

Cucinare
NO Capita, quando si cucina, di ruotare il tronco su un lato, senza muovere le gambe, per prendere un barattolo o un oggetto che si trova di fianco: in questo modo, però, si sforza la schiena.
SI’ E’ necessario girare tutto il corpo (gambe e piedi compresi) verso l’oggetto da prendere.

Stirare
NO L’asse da stiro non deve essere né troppo basso né troppo alto, per evitare di incurvare o di tendere eccessivamente la schiena.
SI’ L’altezza ideale è quella per cui l’asse si trova a livello dei fianchi. Non bisogna mantenere a lungo la stessa posizione, ma si deve cercare di spostarsi ogni tanto, per esempio appoggiando un piede su un rialzo.

Rivolgersi ad un osteopata
Ormai ne sentiamo parlare da qualche tempo. Magari abbiamo sentito qualche amico che ha risolto un brutto mal di schiena o un fastidioso torcicollo rivolgendosi a questa fantomatica figura: l’osteopata. Resta però poca conoscenza di un mondo che, così come in Italia non ha ancora preso piede, in altri Paesi europei ed americani è già una realtà affermata. A dimostrazione di questo, in Italia la professione dell’osteopata non è riconosciuta, ma è tollerata; al contrario è riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda, in Israele, in Gran Bretagna, in Belgio, in Svizzera ed in Francia.
L’intervento dell’osteopata può rivelarsi molto utile contro il mal di schiena. L’osteopatia è una scienza che si avvale di trattamenti manuali, intervenendo proprio sui dolori muscoloscheletrici, che possono interessare varie zone della schiena (lombare, dorsale, cervicale) oppure spalle, braccia, gambe. Tratta in particolare il tessuto connettivo, quello che avvolge ogni organo, lo collega agli altri e alle varie parti del corpo. L’osteopata prende in esame il movimento: non soltanto quello che si esegue grazie ai muscoli e alle articolazioni, ma anche quello che avviene all’interno, la respirazione e la trasmissione dei messaggi nervosi. È questa visione d’insieme delle cause e degli effetti che permette all’osteopatia di essere preziosa ed efficace contro il mal di schiena.

Il trattamento osteopatico, che utilizza diverse tecniche (l’osteopata le sceglie a seconda della persona che ha di fronte e dei problemi da risolvere), comincia con l’esame di eventuali referti già in possesso della persona (radiografie, ecografie), con una serie di test muscolari posturali e con l’osservazione e valutazione della colonna vertebrale e dell’equilibrio complessivo del corpo. In molti casi, un intervento adeguato può risolvere il mal di schiena anche trattando zone del corpo lontane da quella dove si sente dolore.

Se l’osteopata lo ritiene opportuno, può indirizzare la persona da uno specialista per un consulto. Qualunque sia il problema da risolvere, l’osteopata non consiglia l’assunzione di farmaci né di sostanze di alcun tipo. L’obiettivo fondamentale del trattamento osteopatico è di restituire all’organismo il ritmo e la mobilità che garantiscono il buon funzionamento degli organi e degli apparati. In linea di massima, un disturbo acuto o cronico richiede da tre a cinque sedute.

* Nuccio Russo è osteopata, esercita a Trapani e a Ferrara
nucciorusso@hotmail.com

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Nuccio Russo

È osteopata ed esperto in tecniche ergonomiche e posturali, studioso e ricercatore in anatomia craniale per lo studio delle cefalee. E’ nato e risiede in Sicilia, opera come consulente in diverse città fra le quali Ferrara, ed è conferenziere internazionale in Biofisica informazionale. Ama lo sport e la cucina macrobiotica.

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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