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Da: Area

In vista della nascita di Clara, la società frutto della fusione tra Area e Cmv, inizia una nuova era anche per le iniziative dedicate alle scuole: il glorioso Progetto Quadrifoglio, promosso da Area a partire dal 2003 e seguìto in questi 13 anni da oltre 40mila alunni, cede il testimone a ‘Pianeta Clara’, che per questa prima edizione coinvolgerà i 16 Comuni attualmente soci di Area. In continuità con Quadrifoglio, il nuovo progetto è rivolto a tutte le scuole del territorio, pubbliche e paritarie, dalle scuole d’infanzia alle superiori, e comprende una vasta gamma di proposte didattiche, con l’obiettivo di promuovere un diverso rapporto con i rifiuti incentrato sul concetto di risorsa e fondato sull’importanza della responsabilità individuale. ‘Pianeta Clara’ simboleggia una dimensione ideale ancora parzialmente da scoprire. Un pianeta in cui si cerca di dare la giusta importanza ad ogni oggetto e materiale, dove si fa il possibile per ridurre gli sprechi, si investe per riutilizzare e riciclare i rifiuti. Le attività del programma, rinnovate nell’immagine, nei contenuti e nella metodologia, saranno articolate in laboratori didattico-scientifici, laboratori ludico- creativi, spettacoli teatrali, incontri di formazione e iniziative a premi. L’approccio, diversificato per età, prevederà un coinvolgimento attivo degli alunni: ai sistemi più tradizionali si affiancheranno metodologie innovative come il cosiddetto insegnamento capovolto (in inglese flipped teaching) che rende gli studenti protagonisti del processo di apprendimento, e l’approccio IBSE, metodo pedagogico promosso dalla Commissione Europea basato sull’investigazione, che stimola la formulazione di domande e azioni per risolvere problemi e capire fenomeni. Tutto questo con l’integrazione delle nuove tecnologie e dei linguaggi multimediali. Anche i contenuti, riveduti e aggiornati, entreranno nel vivo dell’attualità e saranno contestualizzati nel territorio: il tema della biodiversità, con il nesso inevitabile tra comportamento umano nella gestione dei rifiuti e salvaguardia degli ecosistemi, accompagnerà tutti i laboratori. E poi il concetto di economia circolare, introdotto dalle recentissime normative, obiettivo da perseguire nell’ottica di allungare i tempi di vita dei prodotti e rendere i rifiuti materia prima per un nuovo processo produttivo. Nei prossimi giorni tutti gli istituti saranno contattati dalla segreteria organizzativa per illustrare il nuovo programma e consegnare materiali informativi e schede di adesione. Ogni classe potrà scegliere entro la metà di novembre uno o più percorsi da seguire tra quelli proposti.

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Riceviamo e pubblichiamo

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

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14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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