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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Un grande esempio di impegno civico e di amore verso il territorio è arrivato questa sera dal Consiglio Comunale dei ragazzi che si è insediato al culmine di una campagna elettorale, che ha portato ad eleggere alla carica di sindaco la piccola Chiara Manzali, alunna dell’Istituto Comprensivo di Comacchio e a designare nel ruolo di vice-sindaco Marcello Cavallari, alunno dell’Istituto Comprensivo di Porto Garibaldi. Soddisfazione è stata espressa dalla dirigente scolastica reggente dell’Istituto Comprensivo di Comacchio Roberta Monti, che ha sottolineato come “sia bello avere un sindaco donna, perchè noi donne abbiamo una marcia in più ed è giovane come questi amministratori che mostrato capacità in questi due anni nel compiere scelte importanti per la scuola e per il territorio.” In rappresentanza della dirigente scolastica reggente dell’Istituto Comprensivo di Porto Garibaldi ha partecipato alla cerimonia dell’insediamento la docente Gilda Arveda, che ha ringraziato tutti i colleghi per il lavoro svolto insieme agli alunni e all’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli, che ha portato il saluto di apertura e a Patrizia Buzzi, responsabile del Servizio Pubblica Istruzione Comunale. 22 sono gli alunni che nel ruolo di consiglieri comunali affiancheranno per i prossimi 2 anni Chiara e Marcello nel portare avanti proposte e progetti da sottoporre all’Amministrazione Comunale. Presente in aula anche Francesca Battani, consulente della cooperativa sociale Girogirotondo, che in veste di tutor ha seguito gli alunni in tutta la fase preparatoria dell’insediamento e dei progetti da esporre. Tutti i piccoli consiglieri hanno preso la parola per anticipare con quale nobile spirito hanno assunto il nuovo impegno, volto ad apportare cambiamenti e ad introdurre iniziative a favore della scuola e della comunità. La prossima seduta del Consiglio Comunale dei ragazzi avrà luogo GIOVEDI’ 22 GENNAIO 2014, alle ore 16. Prima di cingere la piccola Chiara con la fascia tricolore il Sindaco Marco Fabbri ha salutato e ringraziato tutti, alunni, insegnanti, dirigenti scolastiche e famiglie che hanno fatto sì, attraverso il loro impegno che un nuovo importante progetto educativo decollasse. “Ho poche occasioni per ricaricare le pile – ha commentato il Sindaco Fabbri, pure lui commosso come gli alunni -, ma voi state inculcando a me e a tutti i presenti una grande carica. Il vostro entusiasmo e la voglia di fare cose per il bene di tutti traspaiono nelle vostre parole. Siete straordinari per la passione che ci mettete – ha aggiunto il Sindaco. In un momento storico come questo, segnato da disinteresse verso la politica ed astensionismo voi siete di esempio con il vostro impegno civico.” Dopo il giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana e di osservanza alla Costituzione, formulato dalla neo-eletta sindaco Chiara Manzali, tutti hanno intonato in coro l’Inno di Mameli.

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COMUNE DI COMACCHIO


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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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