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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La riunione della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo dal 26 al 28 giugno. I temi: la riforma della legge di settore, la nuova emigrazione, un focus sul Venezuela, l’Expo 2015 e la formazione dei giovani

Si svolgerà a Bologna dal 26 al 28 giugno la riunione della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Si parlerà della riforma della legge regionale, che regola il funzionamento della Consulta; di nuova emigrazione, legata ai giovani, spesso laureati, in cerca di lavoro; della situazione in Venezuela ma anche di cosa possono fare le comunità italiane all’estero in merito all’Expo di Milano. Infine la formazione dei giovani, tema molto caro alla presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini. I lavori della mattinata di giovedì e di venerdì saranno visibili in streaming sul sito della Consulta ( http://emilianoromagnolinelmondo.regione.emilia-romagna.it)

Il programma

I lavori si aprono giovedì 26 giugno alle ore 9,30 del nell’Aula Magna della Regione Emilia-Romagna ( viale Aldo Moro,30 a Bologna) con i saluti istituzionali di Luciano Vecchi, assessore regionale alle attività produttive, della presidenza della Assemblea legislativa regionale e della prof.ssa Carla Salvaterra, pro rettore per le relazioni internazionali dell’Università di Bologna. Introdurrà i lavori, come di consueto, la relazione della presidente della Consulta Silvia Bartolini alla quale seguirà la valutazione dei progetti di legge di riforma della legge regionale di settore n. 3/2006. Alla discussione parteciperà Monica Donini, presidente della IV commissione dell’Assemblea legislativa regionale e sono stati invitati i consiglieri regionali firmatari delle proposte di riforma della legge.
Il pomeriggio sarà invece dedicato, dalle ore 14.30, al Venezuela, al focus tematico “Ci stiamo dimenticando del Venezuela?” , che intende rompere il silenzio intorno a uno dei Paesi più italiani nel mondo, oggetto di una profonda crisi istituzionale ed economica. Oltre a Silvia Bartolini e ai rappresentanti delle associazioni italiane in Venezuela e delle comunità di venezuelani in Emilia-Romagna, forniranno il loro contributo alla discussione il deputato Davide Baruffi, firmatario della risoluzione parlamentare sul Venezuela, Margherita Salvioli Mariani, segretaria generale Cisl Reggio Emilia, Giovanni Mariella, vicepresidente del Consiglio Generale dei Pugliesi nel mondo, e Loris Zanatta, docente di Scienze politiche e sociali dell’Università degli Studi di Bologna. Sono previsti anche collegamenti via skype con il Venezuela.
Alle 17,30 si svolgerà la commemorazione di tre importanti protagonisti del mondo dell’emigrazione emiliano-romagnola recentemente scomparsi: Antonio Parenti, Marco Achille Marmiroli e Juan Carlos Lazzarini.

La giornata di venerdì 27 giugno inizierà alle ore 9,30 con il seminario “ Emigriamo di nuovo? Analisi della nuova emigrazione italiana”. Aprirà i lavori Matteo Lepore, assessore all’economia e promozione della Città, Turismo, Relazioni Internazionali del Comune di Bologna. Conduce il dibattito Silvia Bartolini. Gli interventi saranno di: Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes; Ester Dini, responsabile del settore Lavoro e Rappresentanza del Censis; Paolo Balduzzi, ricercatore in Scienze delle Finanze presso l’Istituto di Economia e Finanzia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Anna Ascani, direttrice dell’Agenzia Umbria Ricerche; Maria Chiara Prodi, componente estera della Consulta e fondatrice di EXBO, la rete dei bolognesi nel mondo; Luisa Babini del Comitato esecutivo della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo; Nicola Cecchi, vicepresidente vicario dell’Assemblea dei Toscani nel mondo. Parteciperanno anche i rappresentanti delle Consulte regionali dell’emigrazione.

Nel pomeriggio alle 14,30 si procederà all’elezione di due componenti del Comitato Esecutivo, mentre alle 14,45 sarà presentato il sito “Made of Italians”, progetto di promozione dell’Esposizione Universale dedicato agli italiani residenti all’estero e alle associazioni regionali nel mondo. Sarà presente Silvia Tracchi direttore marketing della società EXPO Milano 2015. I consultori esteri presenteranno i progetti realizzati dalle associazioni di loro riferimento. In conclusione di giornata, alle 16.30, sarà presentata la pubblicazione “In cerca dell’Altrove” realizzata dalla Consulta in collaborazione con l’Istituto Beni Culturali e l’URP della Regione. Sarà presente Sergio Tisselli, illustratore del volume.

Sabato 28 giugno alle ore 9,30, presso la sala riunioni dell’Hotel Camplus Living Bononia (Via Sante Vincenzi, 49), i consultori discuteranno dell’aggiornamento del programma annuale della Consulta per il 2014 e della proposta di programma per il 2015. Saranno fornite informazioni sulle opportunità formative per i giovani residenti all’estero. La chiusura dei lavori è prevista per le ore 13.

Nel pomeriggio, alle 14,30, solo per i presidenti e i consultori delle associazioni di Costa Rica, Messico, Repubblica Dominicana, Perù, Venezuela, si terrà la Conferenza delle associazioni di emiliano-romagnoli del Centro America.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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