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da: ufficio stampa Portavoce del Sindaco di Ferrara

Ai nastri di partenza un ciclo di incontri nel territorio  per parlare di sicurezza e informare i cittadini su come vivere in maggiore  tranquillità nella  propria abitazione e comunità.

“La tutela della sicurezza – ha spiegato il Sindaco Tiziano Tagliani –  è un tema molto sentito dalla popolazione e l’Amministrazione comunale lo considera uno dei suoi obiettivi prioritari. A questo scopo abbiamo deciso di impegnare 100 mila euro per promuovere, incoraggiare e sostenere le iniziative finalizzate ad incrementare la sicurezza delle abitazioni private, con l’erogazione di un contributo per favorire l’adozione di mezzi di difesa (impianti di allarme, inferriate,grate, porte di sicurezza, ecc…) per il contenimento e tutela del fenomeno predatorio contro la proprietà privata. Ma non possono essere solo le telecamere della videosorveglianza, che andremo a potenziare, o i vari sistemi di sicurezza nelle abitazioni a contrastare i fenomeni delinquenziali:serve una coscienza civica diffusa nuova. “

A questo scopo l’Amministrazione ha  messo a punto il progetto “COMUNITA’ SI-CURA” che tende al perseguimento di più obiettivi :– incontri informativi sul territorio per parlare di prevenzione dei reati predatori, di come prevenire le truffe, della collaborazione sulla sicurezza urbana ed il decoro;– la promozione del “controllo di vicinato”;- la realizzazione di un bando per la concessione di contributi per l’installazione di sistemi di allarme e sicurezza presso le abitazioni private

“Le forze dell’ordine presidiano il territorio con grande impegno –  spiegano l’Assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Modonesi e l’Assessore al Decentramento Simone Merli – ma spesso la loro attività non viene colta adeguatamente, mentre capita che, specialmente dalle zone di periferia, vi siano preoccupazioni e timori  che come comunità dobbiamo affrontare insieme. Abbiamo necessità di confrontarci ed ideare soluzioni che migliorino le condizioni di benessere delle comunità locali, creando reti di sostegno e il recupero di quella coesione sociale che vuol dire fare rete tra vicini di una stessa strada, di uno stesso quartiere per realizzare insieme un controllo informale delle proprie vicinanze. Da qui la decisione di promuovere incontri andando direttamente nelle frazioni, per far sentire ai cittadini la vicinanza delle istituzioni e delle forze dell’ordine, spiegare ciò che viene fatto per proteggerli, presentare alcune proposte operative, ascoltare le loro proposte e dare consigli per prevenire i pericoli”.

Il primo incontro è  martedi 3 maggio alle ore 18 nella sala Parrocchiale di Pontelagoscuro dove interverranno gli assessori comunali per presentare il progetto “comunità si-cura” e i rappresentanti della Polizia, di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Municipale che parleranno della loro attività sul territorio, forniranno informazioni utili ed alcuni accorgimenti necessari per rendere le abitazioni più sicure.

Negli incontri verrà distribuito un  pieghevole contenente una serie di indicazioni per come proteggersi dai furti in casa, quali i contatti di pronto intervento e i riferimenti utili per accedere al bando.

Gli incontri proseguiranno toccando, via via, diversi centri abitati del Comune di Ferrara.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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