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Da: Movimento 5 Stelle

 Al Direttore Generale Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara Dr. Tiziano Carradori
 Al Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Dr. Eugenio Di Ruscio
 Al Direttore Amministrativo Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Dr. Savino Iacoviello
 Al Direttore Medico di Presidio Dr. Ermes Carlini
 Alla Direzione delle Professioni, Dr.ssa Rita Maricchio
 Al Direttore di Dipartimento Emergenza Dr Roberto Zoppellari
 Al Direttore Scuola di Specializzazione Medicina Emergenza Urgenza Università di Ferrara Dr. Roberto Manfredini
 Al Presidente della Società Italiana Medicina Emergenza Urgenza (SIMEU) della Regione Emilia Romagna, dr. Geminiano Bandiera

E pc

 Presidente Nazionale FIMEUC (Federazione Italiana Medicina Emergenza Urgenza e delle Catastrofi), dr.ssa Giovanna Esposito
 Presidente Nazionale SIMEU (Società Italiana Medicina Emergenza Urgenza), dr.ssa Maria Pia Ruggeri
 Segreteria Aziendale ANAAO Ferrara

Oggetto: trasloco e riorganizzazione U.O. Medicina Emergenza Urgenza Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara

In seguito alla comunicazione della prossima riorganizzazione della Medicina d’Urgenza della Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, i Medici della U.O. di Medicina Emergenza- Urgenza (che attualmente operano in Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza/OBI e Automedica del 118), avendo valutato le possibili conseguenze di tale organizzazione in termini di qualità dei servizi erogati e rischio clinico per i pazienti, presentano le seguenti considerazioni.

Premessa: Situazione attuale della UO Medicina Emergenza-Urgenza di Ferrara, Azienda Ospedaliero-Universitaria

Attualmente la UO complessa di Medicina Emergenza-Urgenza si articola in PS Generale e OBI- Medicina d’Urgenza. Il PS Generale ha circa 45000 accessi l’anno . OBI e Medicina d’Urgenza sono collocati in un unico reparto, con 20 posti letto totali (14 letti di Medicina d’Urgenza, comprensivi di 4 letti monitorizzati in telemetria, + 6 letti di OBI). Il reparto è collocato al II piano rispetto al Pronto Soccorso Generale, collegato ad esso da un ascensore diretto. Strettamente attigua al Pronto Soccorso generale (e facilmente raggiungibile dalla Medicina d’Urgenza-OBI tramite ascensore interno) è collocata la Radiologia di Pronto Soccorso, con Tac dedicata alle urgenze.
Il personale medico (la pianta organica è di 26 medici + il direttore) svolge attività in Pronto Soccorso, in Medicina d’Urgenza-OBI e nella postazione di Automedica-118 della città di Ferrara. Nelle ore notturne il medico in turno in Medicina d’Urgenza-OBI svolge anche attività in Pronto Soccorso.
Allo stato attuale effettivi sono in servizio 25 medici e il ruolo di Direttore è vacante dal 1 Ottobre, sostituito dal Responsabile di Modulo della Medicina d’Urgenza che svolge anche funzioni di Direttore. Il Direttore di Dipartimento attualmente è il Direttore della Rianimazione Universitaria
Non esiste un Responsabile di Modulo di Pronto Soccorso, non essendo questo ruolo stato assegnato dopo il pensionamento del medico che lo ricopriva lo scorso anno.
L’Osservazione Breve Intensiva è un’attività assistenziale svolta in Medicina d’Urgenza con finalità di rapido inquadramento diagnostico e terapeutico del paziente, di norma non inferiore alle 6 ore e non superiore alle 24 ore, per identificare l’appropriatezza del ricovero e della sua sede o della dimissione. Le funzioni sono: valutazione diagnostica, osservazione longitudinale e terapia a breve termine di patologie urgenti; la conseguenza attesa è il miglioramento dell’appropriatezza dei ricoveri
Ai letti della Medicina d’Urgenza ‘ordinari’ accedono dal Pronto Soccorso o dall’OBI pazienti con patologia a valenza internistica, con patologia traumatica o chirurgica non suscettibile di trattamento chirurgico d’urgenza. Vengono svolte funzioni di:

1. monitoraggio/stabilizzazione/trattamento della fase acuta
2. attività diagnostico/terapeutica rivolta a pazienti non immediatamente inquadrabili in senso specialistico
3. attività diagnostico/terapeutica per patologie risolvibili in un ordine di tempo compatibile con una durata della degenza media prevista di 72 ore.
Al termine di queste fasi il paziente, a seconda delle condizioni cliniche, può essere dimesso ovvero indirizzato al reparto competente per la prosecuzione delle cure.
Ai letti di Medicina d’Urgenza monitorizzati in telemetria (‘area critica’ del reparto) accedono pazienti in fase di instabilità clinica per un periodo compreso di norma fra le 24 e 48 ore.
E’ destinata al rapido inquadramento diagnostico, osservazione, monitoraggio non invasivo e stabilizzazione di urgenze cardiologiche, respiratorie (anche con trattamento con NIV), neurologiche, tossicologiche, traumatologiche, infettive, gastroenterologiche e metaboliche. In questi letti sono collocati anche pazienti con dolore toracico ad alto rischio di sindrome coronarica acuta (‘Chest pain unit’ funzionale) in attesa di definizione diagnostica e/o di valutazione cardiologica/emodinamica’.
In caso di iperafflusso di pazienti in Pronto Soccorso con necessità di ricovero, nel reparto di Medicina d’Urgenza sono disponibili fino a 4 posti letto aggiuntivi. Altri 5 posti letto aggiuntivi sono disponibili nelle Medicine (sono presenti in ospedale 5 reparti di Medicina). Altri ulteriori sono recuperabili in casi eccezionali dalla Medicine specialistiche e dalle chirurgie specialistiche.

Riferimenti legislativi/Linee Guida riguardo la specifica funzione della Medicina di Emergenza-Urgenza :

 DPR del 27 marzo 92: identificazione del Medico d’Urgenza, con compito di selezionare in urgenza i pazienti, stabilizzarli e , in caso di ricovero, destinarli in modo ‘mirato’ alla Unità Ospedaliera specifica

 ATTO DI INTESA STATO-REGIONI PER L’EMERGENZA GU 17 MAGGIO 1996: L’EMERGENZA si configura a livello ospedaliero nella Struttura Complessa di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza.
Tali unità operative sono autonome per le specifiche competenze professionali in campo clinico, assistenziale e gestionale

 DPR 484/97: identificazione nell’area medica e delle specialità mediche della disciplina di ‘Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza’

 Requisiti specifici per l’accreditamento delle strutture di emergenza-urgenza della Regione Emilia Romagna (BUR 2009): indicazione dei requisiti organizzativi e strutturali della Medicina d’Urgenza/OBI/Area critica e della ‘mission’ di tale U.O.

 Istituzione Scuola di Specializzazione in Medicina Emergenza-Urgenza (2006)

 Standard organizzativi delle strutture di Emergenza/Urgenza SIMEU/FIMEU 2011 (presentati alla XII Commissione Sanità del Senato a Marzo 2012: strumento guida ai Tavoli Tecnici Istituzionali intersocietari attivi dal 2012 presso il Ministero della Salute

 Progetto ricerca Agenas del Ministero della Salute, 2011: criteri operativi per la strutturazione d i servizi di emergenza

 Manifesto FIMEUC 2014-2016: Sistema Emergenza-Urgenza. Analisi critiche e proposte. Richiesta ai Tavoli Tecnici Isituzionali di rinominare il reparto di degenza da Medicina d’Urgenza a Medicina Emergenza urgenza-semintensiva

 Statement SIMEU sulle Semintensive in Medicina d’Urgenza (2016)

 Statement SIMEU Regionale sul ruolo del Medico specialista in Emergenza- Urgenza (2016): il Medico di Emergenza-Urgenza in Pronto Soccorso, Medicina Urgenza e Emergenza Territoriale

 2016: inizio della Specializzazione in Emergenza-Urgenza alla Università di Ferrara: peculiarità del programma la formazione del futuro Medico d’Urgenza anche nell’extra-ospedaliero, con percorsi formativi dedicati e specifici che caratterizzano la Scuola ferrarese nel panorama italiano

Comunicazione di modifica della sede e della organizzazione del lavoro in Medicina d’Urgenza, e della modalità dei ricoveri internistici e specialistici d’urgenza presso l’Ospedale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara da parte della Direzione Sanitaria e Generale

– Settembre 2016: Comunicazione futuro accorpamento della Medicina d’Urgenza con la Chirurgia d’Urgenza, con la motivazione dell’incremento dei posti letto da 20 a 29 per eliminare i ricoveri notturni nelle Medicine, nelle Medicine specialistiche (Ematologia, Nefrologia, Reumatologia, Diabetologia, Malattie Infettive, Gastroenterologia ) e nelle case di Cura convenzionate . Comunicazione della istituzione di un ‘contenitore’ in Medicina d’Urgenza di 9 letti per i ricoveri internistici notturni. Tale accorpamento coincide con il trasferimento presso l’ospedale di Cona della Unità di Riabilitazione (attualmente ubicata all’esterno) e il conseguente spostamento anche di altri reparti.

– Ottobre 2016: alla richiesta di contribuire ad un progetto di riorganizzazione del futuro nuovo reparto di Medicina d’Urgenza viene preparata una bozza, in cui, con la presa d’atto della futura accettazione di tutti i ricoveri medici notturni, si sottolinea da parte dei medici della U.O. la necessità di mantenere la funzione di OBI/medicina d’urgenza con area critica attuale e di stabilire modalità rapide di trasferimento al mattino nelle medicine dei ricoveri internistici notturni, al fine di non venire meno alla ‘mission’ della Medicina d’Urgenza secondo le Linee guida Regionali di accreditamento e le indicazioni Scientifiche attuali. Secondo l’ipotesi proposta, le Medicine assorbirebbero i 9 ricoveri notturni di competenza internistica nella giornata successiva fino alle prime ore del pomeriggio (e non immediatamente nelle prime ore del mattino). Il medico della medicina d’Urgenza ogni pomeriggio dovrà poi preoccuparsi di avere i letti liberi per i ricoveri notturni, anche trasferendo in letti aggiuntivi delle medicine pazienti del reparto. In particolare, in condizioni di iperafflusso in PS, il medico della medicina d’urgenza al pomeriggio dovrà contare i letti liberi rimasti in medicina d’urgenza per averne il numero minimo previsto per accogliere poi tutti i ricoveri notturni dal PS. Non è poi chiaro se le Medicine accettino di giorno festivo i ricoveri.

– 18/10/2016: viene data comunicazione dalla Direzione Generale alla stampa locale della futura istituzione di un ‘contenitore’ di ricoveri per la Medicina d’Urgenza, ricreando quella che una volta si chiamava ‘astanteria’, per far fronte ai ricoveri da pronto Soccorso

– Perviene in data 10/11/2016 comunicazione ufficiale del prossimo trasferimento del reparto di Medicina Emergenza –Urgenza dalla localizzazione attuale al di sopra del Pronto Soccorso ad un altro settore della parte opposta dell’ospedale, che si trova lontano dal Pronto Soccorso e dalla Radiologia di Pronto Soccorso, con un incremento di posti letto dalle 14 unità attuali a 23 (invariati i 6 letti OBI), per fare posto ai 9 letti del contenitore notturno, per un totale di 29 letti, con un incremento previsto sulla carta del numero dei medici a 30

– Perviene in data 15/11/2016 comunicazione ufficiale della data esecutiva del trasferimento alla nuova sede (2 dicembre) e avvio della nuova organizzazione con trasferimento di ore di attività in automedica a nuovi medici recuperati dalla ASL (MET?) e conseguente recupero delle ore di 24 unità mediche delle 26 attuali nella U.O. da dedicare interamente a PS/medicina d’Urgenza, senza più attività nella emergenza extraospedaliera

Considerazioni e timori dei Medici d’Emergenza-Urgenza riguardo la suddetta organizzazione:

– Allo stato attuale non è definito se al momento del trasferimento nel reparto di destinazione tale reparto sia già idoneo alla funzione di Medicina d’Emergenza/Urgenza (ad esempio se sarà presente una area critica attrezzata con letti monitorizzati con telemetria ), come previsto dalla norme regionali per l’accreditamento delle strutture di emergenza urgenza.

– Allo stato attuale non è ancora definito l’organico medico per attuare il progetto (1 medico lascia a fine novembre, 1 medico il prossimo mese cessa l’attività per pensionamento, 1 medico ha già inoltrato domanda di trasferimento in altra sede). I medici in servizio da metà dicembre sono 24.

– Non sono stabilite le modalità di un celere trasferimento al mattino successivo nei reparti medici e medico specialistici di quei pazienti accolti durante le ore notturne, al fine di preservare le peculiarità della funzione della Medicina d’Emergenza/Urgenza/OBI, che non è né deve diventare né un doppione della medicina interna né un mero contenitore di casi plurispecialistici o chirurgici in attesa di posto letto.

– Il timore è che l’assorbimento dei pazienti internistici notturni da parte dei reparti medici durante le ore diurne rallenti l’accettazione sia dei ricoveri internistici in medicina direttamente dal Pronto Soccorso, sia dei ricoveri da Pronto Soccorso in Medicina d’Urgenza/Area critica, proprio mentre la Medicina d’urgenza ha ancora letti occupati da pazienti non di propria pertinenza (comunque da gestire da parte del medico d’urgenza), con il rischio di aumentare il boarding in PS in attesa del posto letto (evidenze scientifiche che tale situazione è direttamente proporzionale all’aumento della mortalità)

– Il ruolo del medico di Medicina d’Urgenza viene ridotto ad uno smistatore di pazienti, che, provenienti dal Pronto Soccorso, vengono poi dirottati nei reparti con l’obiettivo di liberare i letti per il turno notturno. I posti letto totali in Medicina d’Urgenza sono aumentati sulla carta, ma in pratica i posti dedicati alla ‘mission’ della Medicina d’Urgenza/OBI/area critica sono fortemente limitati dalla necessità di avere letti liberi di notte per il ‘contenitore’

– La funzione ‘OBI’, che è parte essenziale dell’attività del Pronto Soccorso Generale per quei pazienti il cui iter diagnostico-terapeutico non è completato in Pronto Soccorso, è fortemente a rischio sia per la sua collocazione distante dal Pronto Soccorso, dalla Radiologia di Pronto Soccorso e dall’ambulatorio ortopedico (con conseguente allungamento dei tempi di trasporto e di stazionamento al di fuori del reparto in assenza di controllo sanitario diretto), sia per la mancanza di individuazione di letti ad essa dedicati (il numero massimo totale di letti che possono essere occupati in reparto al pomeriggio per fare posto al ‘contenitore’ notturno non fa distinzione fra pazienti ricoverati o in OBI).

– I posti letto occupabili dal Pronto Soccorso durante le ore diurne per i pazienti con caratteristiche compatibili con i reparti internistici (5 reparti di Medicina) sono individuati in soli 5 complessivi/die. Sono aboliti i letti ‘aggiuntivi’ nei reparti di medicina generale e specialistica di notte, mentre di giorno rimane la possibilità di trasferire dalla medicina d’Urgenza in letti aggiuntivi delle medicine in casi di iperafflusso in PS , sempre per avere i letti del ‘contenitore’ liberi la notte.

– Il modello ferrarese poi finora attuato di perfetta integrazione intra-extra ospedaliero per quanto concerne l’emergenza-urgenza (ruolo medico d’emergenza-urgenza impiegato sia in Pronto Soccorso che in Medicina d’Urgenza che in Automedica, in ottemperanza alle indicazioni del Manifesto FIMEUC 2014-2016 dell’Emergenza- Urgenza e ribadito dal recentissimo Statement Simeu Regionale del Medico d’Urgenza) appare a rischio nel momento in cui si tolgono ore dall’attività di Automedica senza che sia stato preventivamente individuato personale medico idoneo ad effettuare tale attività in integrazione col Pronto Soccorso. Proprio la recentissima Scuola di Specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza di Ferrara ha nella attività di emergenza extraospedaliera uno degli elementi formativi caratterizzanti, e rischia di divenire un atto solo formale senza riscontro applicativo nella realtà formativa dei futuri Medici d’Urgenza che hanno scelto l’Università di Ferrara e che ne frequentano l’Ospedale.

I Medici U.O. Medicina Emergenza Urgenza
Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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