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Da Regione Emilia Romagna

Le iniziative per la corsa rosa nelle città attraversate dalla carovana. La Regione Emilia-Romagna per le due ruote: una legge sulla ciclabilità, oltre 4 milioni di euro per manutenzione e sicurezza delle strade in Romagna, 25 milioni di euro entro fine legislatura per finanziare la rete delle ciclovie regionali, nuove piste ciclabili e l’integrazione bici-bus con le ‘pieghevoli’

Bologna – Tre giorni di grande ciclismo per l’Emilia-Romagna. Arriva oggi la carovana rosa del Giro d’Italia, giunto all’edizione numero 100, con l’11^ tappa (il ‘tappone appenninico’, 161 chilometri) che da Firenze, dopo aver scalato 4 colli in sequenza (passo della Consuma, passo della Calla, passo del Carnaio e monte Fumaiolo), arriverà a Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena, località inedita come città tappa del Giro.
Domani, giovedì, la 12^ tappa (229 Km), per velocisti, attraverserà la regione con partenza da Forlì (che ha già ospitato diciannove volte il Giro) e arrivo a Reggio Emilia (già undici volte sede di tappa).
Venerdì 19, la 13^ tappa (167 Km) attraverserà tutta la pianura Padana, con partenza da Reggio Emilia in direzione di Cavriago, attraverso Montecchio Emilia e lungo la via Emilia fino a Piacenza, con un percorso sempre rettilineo, per poi lasciare l’Emilia-Romagna con arrivo a Tortona (in provincia di Alessandria).
Ad accogliere la corsa rosa, oggi sul traguardo di Bagno di Romagna, anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme all’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.
Ma a festeggiare il Giro d’Italia è tutta l’Emilia-Romagna sportiva, una realtà che conta 800 mila iscritti a enti di promozione sportiva, quasi 370 mila atleti aderenti alle federazioni e circa 3 milioni di praticanti le attività motorie.
Una terra che ha dato tanto al ciclismo con cinque campioni vincitori del Giro: Alfonso Calzolari di Vergato (Bo) nel 1914, Ercole Baldini (Fo) nel 1958, Arnaldo Pambianco (Bertinoro, Fc) nel 1961, Vittorio Adorni (San Lazzaro Parmense, Pr) nel 1965 e Marco Pantani (Cesena, Fc) nel 1998.
“Il Giro d’Italia è una meravigliosa festa di popolo- afferma l’assessore Corsini- e anche un formidabile strumento di marketing territoriale. Grazie al Giro si possono infatti ammirare le bellezze dei nostri territori e, più in generale, la corsa rosa rappresenta uno dei grandi eventi che, insieme a tante manifestazioni, fanno dello sport una delle leve sulle quali puntiamo per l’ulteriore sviluppo del turismo regionale”.
Le iniziative per il Giro
A Bagno di Romagna, fino al 21 maggio, è aperta la mostra di biciclette da corsa dal 1910 al 1988. Si potranno osservare i telai in acciaio che i costruttori italiani quali Bianchi, Colnago, De Rosa, Masi, Pinarello e tanti altri artigiani hanno realizzato per i campioni del pedale. Saranno esposte anche le bici originali dei campioni: Argentin, Beccia, Carrea, De Bernardi, Coppi, Gimondi, Maertens Pancera, Saronni, Moser. Sarà esposta anche la bici originale Bianchi di Marco Pantani del 1998, anno delle vittorie al Tour de France e al Giro d’ Italia.
A Forlì, il 18 maggio, in piazza Saffi dalle 9 alle 13, saranno in distribuzione a cura del circolo numismatico e filatelico l’annullo e la cartolina dedicati al 100^ Giro d’Italia.
Reggio Emilia ospiterà i villaggi di gara. A partire dalle 14 di giovedì, sarà aperto al pubblico l’Open Village (Parcheggio Zucchi) e dopo l’arrivo della tappa in viale Isonzo si svolgerà la premiazione dei corridori. Venerdì, alle 9.30, apertura del villaggio di partenza in piazza Prampolini e del villaggio sponsor in Piazza Martiri del 7 luglio e Piazza della Vittoria. Alle 12.00, podio firma in piazza Prampolini e alle 13.15 circa incolonnamento e sfilata cittadina lungo via Farini, Corso Garibaldi, via Emilia S. Stefano, viale Timavo, via Magenta, via Gorizia, via Teggi.
L’impegno per le due ruote
La Regione punta su uno sport amato e popolare, e più in generale sulla ciclomobilità, con due importanti interventi. Innanzitutto la nuova legge regionale sulla ciclabilità, con 25 milioni di euro destinati alla mobilità ciclistica entro la fine della legislatura per nuove piste ciclabili o misure di moderazione del traffico (come l’intermodalità con i mezzi pubblici, anche attraverso la promozione delle “bici pieghevoli”), nuove piste ciclopedonali e la realizzazione del tratto della Ciclovia del Sole che attraversa otto Comuni fra Bologna e Modena, lungo il tracciato ferroviario dismesso della Bologna-Verona. E poi i fondi, 4,4 milioni di euro, per la manutenzione e la sicurezza delle strade della Romagna (1,1 milioni a Forlì-Cesena, 1,07 milioni a Ravenna, 801 mila euro a Rimini e 1,4 per le strade dei Comuni montani), con l’impegno a reperire, in sede di assestamento del bilancio, i fondi da destinare anche alle restanti province e alla città metropolitana di Bologna, con il medesimo criterio di riparto utilizzato per la Romagna (la lunghezza delle strade ex statali). L’obiettivo è ripristinare la viabilità danneggiata dagli straordinari eventi atmosferici degli scorsi inverni e dare una risposta immediata ai problemi di manutenzione delle strade provinciali, come chiesto dagli amministratori locali anche in vista dell’imminente avvio della stagione estiva e in tempo utile per garantire la sicurezza delle strade interessate dal cicloturismo e della montagna./BB

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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