Skip to main content

da: Ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara

Stefano Spisani, 68 anni, di Ferrara, è stato eletto oggi Presidente dei Pensionati di Confagricoltura Ferrara. Succede a Carlo Sivieri di Berra, eletto Vice Presidente Vicario; Lucio Pancaldi di Copparo, è stato confermato vicepresidente. Nel nuovo Consiglio Direttivo sono stati eletti anche Oscar Benetti di Ferrara, Flavio Buganza di Ferrara, Graziella Graziani di Ferrara, Manrico Grossi di Ferrara, Quirino Saletti di Bondeno, Romolo Zaghi di Berra.

“La provincia di Ferrara – ha dichiarato il neo Presidente – è quella che in Emilia Romagna ha il più alto tasso di ultra 65enni, circa il 27% della popolazione e nei prossimi anni questa percentuale è destinata ad aumentare. Per questo la nostra Associazione avrà un ruolo sempre più significativo, non solo in ambito di Confagricoltura Ferrara, ma nelle stessa società civile”.

“Attualmente la nostra Associazione rappresenta circa 2.800 associati, di cui molti ancora conducono a pieno titolo aziende agricole o coadiuvano attivamente alle imprese dei propri figli. Questo loro ruolo va difeso e sempre più migliorato. Nondimeno sarà nostro compito portare avanti le nostre idee e proposte nelle sedi istituzionali affinchè ai pensionati sia assicurata un’esistenza libera e dignitosa. Per questo seguiremo da vicino il percorso che la Regione si appresta a fare con il varo del nuovo Piano Socio Sanitario, nell’ambito del quale si colloca il Piano di Azioni regionale per la popolazione anziana. Servono, a nostro avviso, politiche lungimiranti e strutturate su temi sensibili, come la non autosufficienza o i servizi sanitari; ad oggi gli anziani che rinunciano a curarsi, infatti, stanno aumentando in modo preoccupante”.

“L’estensione del bonus degli 80 euro ai pensionati al minimo, annunciato dal Presidente del Consiglio – prosegue il Presidente Spisani – è una richiesta da tempo avanzata dai pensionati. Speriamo ora che il Governo possa veramente realizzarla per dare ossigeno ai pensionati con meno di 500 euro, che sono davvero in difficoltà. L’INPS poi, evidenzia che oggi 2 pensioni su 3 si attestano sotto la soglia dei 750 euro mensili”.

“Siamo assai interessati alla norma, fortemente voluta da Confagricoltura, delle “società di affiancamento” prevista nel Collegato Agricolo, che ha avuto il placet del Senato e sta proseguendo il suo iter normativo. Permette l’incontro tra anziani che hanno la terra, ma non nipoti a cui trasmettere i saperi, e giovani che non hanno famiglie con tradizioni agricole e hanno bisogno di imparare sul campo. Il progresso dell’agricoltura passa anche dall’incontro tra generazioni”.

“Sarà mio compito – conclude Stefano Spisani – portare avanti l’ottimo lavoro svolto in questi ultimi sei anni dal Vice Presidente Vicario Carlo Sivieri, proseguendo il rapporto con le altre associazioni dei pensionati, con particolare attenzione a quelle con le quali già da tempo Confagricoltura Ferrara promuove iniziative comuni, quali la Cia e l’Ascom”

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it