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Da ufficio stampa Comune di Ferrara

 

 

INTERNO VERDE. IL GIARDINO E IL SUO MICROMONDO: I PICCOLI ANIMALI CHE POPOLANO I NOSTRI GIARDINI
Filmato, 12-13 maggio 2018

Il Museo di Storia Naturale di Ferrara, in occasione del festival “Interno Verde”, presenta:
“Il Giardino ed il suo Micromondo”, filmato dedicato ai piccoli animali che abitano nei nostri giardini.

Copertina filmato per Interno Verde 2018

Il filmato è di circa 30 minuti e verrà proiettato per tutta la durata del festival. Nella sala è possibile visionare anche la mostra La Natura Disegnata a cura dell’Associazione Autori Diari di Viaggio, che rimarrà allestita fino al 3 giugno. Visione del filmato e visita alla mostra sono comprese nel prezzo del biglietto di ingresso al Museo.

Il Museo e i giardini
I giardini delle nostre case sono oasi di serenità. E’ bello poter contemplare piante fiorite e rigogliose; è rilassante respirare i profumi dei fiori, delle foglie, dell’erba e prendersi cura del patrimonio verde domestico; i bambini possono immaginare giochi avventurosi, in cui il giardino si trasforma in una foresta piena di misteri e luoghi segreti, ma sicuri; è fonte di meraviglioso stupore il poter osservare con curiosità i mille animaletti che in questo microcosmo conducono le loro esistenze. I giardini rinfrescano le serate estive, assorbono l’acqua piovana ed offrono un sostegno importante alla biodiversità animale. L’aggiunta di qualche albero da frutto (un albicocco, un melograno, un prugno, …) e di qualche pianta da orto (insalata, pomodori, erbe aromatiche…) ci può fornire cibo sicuro, di cui conosciamo tutta la filiera produttiva. Non è quindi un azzardo definire i giardini urbani come fornitori di tutta una serie di vantaggi ecologici che vengono compless ivamente riuniti sotto il nome di “servizi ecosistemici”. Per questo motivo, il Museo di Storia Naturale (che ospita nelle proprie sale una piccola sezione dedicata alla biodiversità urbana) ha aderito entusiasticamente al festival di Interno Verde, che è una celebrazione di luoghi senza i quali la nostra società sarebbe immensamente più povera, spiritualmente e materialmente.

CI TROVI SULLA MAPPA DI INTERNO VERDE ALLA LETTERA “L”!

Il Museo nella mappa di Interno Verde, lettera L

Scarica la mappa ed il programma del festival:
luoghi-interno-verde-2018.pdf
programma-interno-verde-2018.pdf

Logo "Interno Verde"

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NOTTE EUROPEA DEI MUSEI
Sabato 19 maggio 2018

In occasione della 14esima edizione della Notte Europea dei Musei, il Museo di Storia Naturale effettuerà l’apertura serale straordinaria dalle 19.30 alle 23.00.

L’ingresso al museo è gratuito!

Sono inoltre previste delle attività a pagamento, a cura dell’Associazione Didattica Didò:

Visita guidata del museo, al costo di 5€ a persona.
Sono previsti due turni: il primo alle ore 20.00 ed il secondo alle ore 21.30.

Laboratorio sul DNA,”Biodiversità e DNA”, al costo di 6€ a persona, con inizio previsto alle ore 21.00.
Per partecipare al laboratorio è consigliata la prenotazione.

Informazioni e prenotazioni presso:
Sezione Didattica del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, via De Pisis, 24
telefono: 0532-203381 / 206297; dal lunedì, mercoledì e venerdì in orario 9,00-12,30
e-mail: dido.storianaturale@gmail.com
sito web: www.associazionedido.it

Sono tre i musei civici di Ferrara che hanno aderito all’evento.
La Notte dei Musei è un’iniziativa patrocinata dal Consiglio d’Europa, dall’Unesco e dall’ICOM, che vede il coinvolgimento di 30 nazioni europee con oltre 3.000 musei al fine di valorizzarne il patrimonio artistico, culturale e storico.

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NON SOLO MIELE: IL GRANDE MONDO DELLE API
Fiera del Fiore e del Miele, Migliarino, domenica 20 maggio 2018

Il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara parteciperà alla Fiera del Fiore e del Miele di Migliarino, domenica 20 maggio.
In un apposito stand, i visitatori potranno scoprire “le altre api”, ovvero tutti gli altri insetti affini alle api del miele, spesso scambiate con altro, che fungono da impollinatori. L’assistenza al pubblico verrà fornita dal personale scientifico di ruolo del Museo e da volontari. L’attività rientra nel programma museale di “scienza dei cittadini“, in linea con le più recenti ricerche scientifiche del Museo. La partecipazione è gratuita.

http://www.apinsieme.it/wp/appuntamenti/migliarino-fe-fiera-del-fiore-e-del-miele/

Progetto Apoidei: Imenotteri Apoidei della Pianura Padana orientale.
A partire dal 2003, il Museo ha coordinato attività di campionamento entomologico in numerose località della provincia di Ferrara. Le raccolte erano inizialmente finalizzate allo studio dei Ditteri Sirfidi ed al loro uso come bioindicatori dello stato di conservazione della biodiversità. Tuttavia, la tecnica di campionamento adottata, inventata dall’entomologo René Malaise nella prima metà del XX secolo, è indicata anche per il campionamento degli Imenotteri Apoidei.
Quindi, a partire dal 2011, grazie all’impegno di diversi tesisti e collaboratori, abbiamo iniziato ad estrarre dai campioni, località per località, le api domestiche e selvatiche in essi contenuti, mettendo ad ulteriore profitto le campagne di raccolta del Museo. Lo scopo è quello di costruire una base conoscitiva sul patrimonio biologico rappresentato da questi impollinatori e consentire raffronti spaziali e temporali.
Quasi tutto il materiale è stato preparato a secco tranne nei casi di catture seriali di ingenti quantitativi di una stessa specie. Il riconoscimento avviene sempre a livello di genere e, ovunque possibile, si cerca di determinare anche la specie. In diversi casi, data la complessità tassomomica del gruppo, l’analisi della biodiversità all’interno delle singole località si avvale della distinzione in morfospecie.
Da circa due anni abbiamo la preziosissima collaborazione volontaria del Dott. Andrea Grossi, appassionato entomologo che cura con pazienza certosina il riconoscimento dei materiali.
Negli ultimi tempi, stiamo affrontando il tema della diversità funzionale del contingente apidologico.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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