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Sabato 16 dicembre, ore 21.30
ADA MONTELLANICO ABBEY’S ROAD
Ada Montellanico, voce
Giovanni Falzone, tromba
Filippo Vignato, trombone
Matteo Bortone, contrabbasso
Ermanno Baron, batteria

Sabato 16 dicembre il Jazz Club Ferrara indaga l’universo sonoro di Abbey Lincoln grazie ad Abbey’s Road, emozionante progetto di una delle più preziose interpreti del panorama nazionale, Ada Montellanico. Accompagnano la cantante Giovanni Falzone alla tromba, Matteo Bortone al contrabbasso, Filippo Vignato al trombone ed Ermanno Baron alla batteria.

Sabato 16 dicembre (inizio ore 21.30) è di scena al Jazz Club Ferrara Abbey’s Road, emozionante tributo di Ada Montellanico ad Abbey Lincoln, magnifica interprete di composizioni che hanno reso ricco il panorama jazzistico degli anni ’50 e ’60, in cui la musica ha rappresentato un forte messaggio per l’emancipazione del popolo nero.
Ada Montellanico, tra le più importanti e preziose interpreti del panorama nazionale, con l’estrema originalità ed empatia che la contraddistingue, torna con questo progetto che mette in risalto la forza narratrice delle composizioni della Lincoln, esaltando quello che è il carattere africano del suo mondo sonoro e la sua profonda trasgressività.
La Montellanico si presenta accompagnata da una band atipica, ovvero caratterizzata dalla mancanza di uno strumento armonico; questa particolare formazione dona un sound energico e coinvolgente, esaltato dagli arrangiamenti curati dal trombettista Giovanni Falzone. Completano la formazione Matteo Bortone al contrabbasso, Filippo Vignato al trombone ed Ermanno Baron alla batteria.
Abbey Lincoln rappresenta una figura leggendaria, non solo in ambito musicale ma per l’intero movimento Black Power. Cantante e autrice di autentica originalità, dal sound aspro e sensuale e dalle coloriture africane, la Lincoln è stata iniziatrice di una nuova strada del jazz vocale, idealmente vicina ad altre grandi artiste quali Billie Holiday e Nina Simone. Dagli anni ’60 a fianco di Max Roach, la sua carriera artistica è stata sempre accompagnata alla sua intensa attività in seno alla comunità nera, facendo sì che la sua musica diventasse cassa di risonanza nella denuncia delle discriminazioni razziali vissute dalla popolazione afroamericana.
Su questo percorso di impegno sociale si colloca il progetto di Ada Montellanico che cammina ‘sulla strada di Abbey’, abbracciando con passione i contenuti della sua vita artistica e politica.
La cena alla carta anticipa il concerto.
È consigliata la prenotazione allo 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30. Info su www.jazzclubferrara.com

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 dalle ore 12:30 alle ore 19:30.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero: 20 euro
Ridotto: 15 euro (la riduzione è valida prenotando la cena al Wine Bar, accedendo al solo secondo set, fino ai 30 anni di età, per i possessori della Bologna Jazz Card, per i possessori di MyFe Card, per i possessori della tessera AccademiKa, per i possessori di un abbonamento annuale Tper, per i possessori di Jazzit Card, per gli alunni e docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara).

Intero + Tessera Endas: 25 euro
Ridotto + Tessera Endas: 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria: 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set: 21.30
Secondo set: 23.00

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JAZZ CLUB FERRARA


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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