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da Clara

Nei giorni scorsi è arrivata al domicilio delle circa 3.000 utenze di Ro e Formignana la prima fattura per il servizio rifiuti calcolata con il nuovo sistema denominato ‘Tariffa su Misura’. Per illustrare le modalità di lettura e comprensione della nuova fattura e chiarire gli eventuali dubbi anche sul servizio, CLARA organizza, in collaborazione con le due amministrazioni comunali, alcuni incontri pubblici serali.

Ecco le date degli incontri finora programmati:
– Lunedì 19 giugno, ore 21, Teatro Comunale di Formignana
– Giovedì 22 giugno, ore 21, Saletta civica accanto alla Chiesa di Brazzolo
– Mercoledì 28 giugno, ore 21, Circolo ARCI ‘Il Mulino’ di Ro.

Dopo quasi diciotto mesi di sperimentazione, il 2017 è infatti l’anno di applicazione effettiva della nuova Tariffa, più innovativa e più equa della Tari tradizionale tuttora vigente negli altri comuni serviti da CLARA, perché consente di calcolare la parte variabile tenendo conto di alcuni elementi strettamente legati alle scelte e ai comportamenti di ogni utenza nella gestione dei propri rifiuti.
La nuova Tariffa su Misura prevede l’utilizzo, da parte di famiglie e aziende, di contenitori rigidi per l’indifferenziato, per l’umido e per il verde dotati di microchip. Per l’umido e l’indifferenziato l’operatore rileva attraverso un apposito lettore ogni svuotamento, che viene così associato alla rispettiva utenza e alla fine del quadrimestre viene conteggiato in fattura in base a un costo €/litro predeterminato. Per il verde e le ramaglie quest’anno il servizio è invece fruibile su abbonamento. Ai fini del calcolo della parte variabile vengono inoltre considerate le eventuali richieste di ritiri a domicilio che superano la soglia di gratuità (ad esempio per gli ingombranti due ritiri all’anno).
Con questa nuova modalità, confrontando i dati delle utenze attive sia nel 2016 sia nel 2017 (2.877 utenze totali) emerge che nel primo quadrimestre oltre il 72% delle utenze ha risparmiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il 7% circa ha visto un aumento minimo (inferiore al 5%), mentre il 21% circa ha avuto un aumento più significativo.

Per tutte le informazioni sulla nuova fattura è come sempre attivo lo sportello telefonico CLARA (800 881133 per chiamate da rete fissa, 199 127722 per chiamate da cellulare).
Per le prossime settimane è stata inoltre intensificata la frequenza di apertura degli sportelli clienti CLARA presso i due municipi.
Di seguito nel dettaglio le date di apertura:
Formignana: 16, 20 e 26 giugno, 3 e 14 luglio.
Ro: 22 e 29 giugno, 6 e 13 luglio.
Gli sportelli sono aperti dalle 9 alle 12.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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