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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Dalla Regione contributi per 2 milioni e 300 mila euro. Week end di inaugurazioni a Camposanto, Novi di Modena e Medolla

Bologna – Il municipio e la chiesa parrocchiale riaprono le porte ai cittadini di Camposanto. A Novi di Modena si festeggia l’inaugurazione della sede municipale secondaria e a Medolla quella del Polo per i ragazzi, nuovo centro di aggregazione per tutte le attività giovanili.

Nel fine settimana in cui cade il quarto anniversario della seconda tremenda scossa del terremoto del 2012, quella del 29 maggio, rivedono la luce quattro edifici di grande importanza, non solo simbolica, per la vita della comunità. Realizzati grazie ai 2 milioni e 300 mila euro resi disponibili dal Commissario per la ricostruzione, alle donazioni di privati, enti e associazioni e al co-finanziamento delle amministrazioni comunali.

A portare la testimonianza della Regione nelle varie iniziative in programma saranno il presidente, Stefano Bonaccini, e gli assessori alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, e alla Ricostruzione post sisma, Palma Costi.

Il programma

Sabato 28 maggio a Camposanto alle ore 10 viene inaugurata la sede del Comune, completamente ristrutturata, antisismica e priva di barriere architettoniche. L’intervento di restauro è stato realizzato con il contributo di oltre 400 mila euro della Regione. Con l’occasione saranno anche inaugurati due nuovi mezzi comunali e lo scuolabus, acquistati grazie alle donazioni di numerose associazioni. Partecipa l’assessore Paola Gazzolo.

Tre gli appuntamenti nella giornata di domenica 29 maggio.

A Medolla alle ore 10 apre i battenti il nuovo “Polo per i ragazzi”, che sorge nei locali della ex scuola dell’infanzia di piazza Donatori di sangue. Con i suoi due piani completamente recuperati, dove trova spazio anche la scuola di musica gestita dalla Fonazione Andreoli, è pronto a diventare luogo di riferimento e aggregazione per tutte le attività giovanili. I lavori di recupero e miglioramento sismico sono stati finanziati dalla struttura commissariale per la ricostruzione con 180 mila euro, oltre che dalle donazioni private, da parte degli incassi del concerto di Campovolo e da un contributo dell’amministrazione comunale. Partecipano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore Palma Costi.

La sede secondaria del municipio viene inaugurata, invece, a Novi di Modena alle ore 10,30. Sorge in piazza 1° maggio ed è stata ristrutturata secondo i più avanzati principi dell’antisismica e dell’efficienza energetica, nella logica della massima funzionalità. Ribattezzato “Municipo2”, si sviluppa su una superficie di 1.200 metri quadrati e ospita al piano terra gli uffici della Polizia municipale, i Servizi sociali e scolastici e la nuova sala per le sedute del Consiglio comunale. Al primo piano si trovano la sala civica – in grado di ospitare 150 persone per concerti, eventi culturali e assemblee pubbliche – e diversi uffici, alcuni dei quali già destinati alle Associazioni di volontariato del territorio comunale, come il Gruppo di Protezione civile e la Croce Rossa. L’opera è stata realizzata interamente con fondi assicurativi e risorse del bilancio comunale. Partecipa l’assessore Paola Gazzolo.

A concludere questo ‘fine settimana della rinascita’ sarà una messa: quella presieduta dall’Arcivescovo di Modena, monsignor Erio Castellucci, che si svolgerà domenica alle ore 21 a Camposanto per celebrare la riapertura della chiesa parrocchiale di San Nicola. Un luogo simbolico e ricco di significato per la comunità, che viene restituito ai cittadini più bello e sicuro di prima. I lavori, per quasi 1 milione e 700 mila euro, sono stati realizzati con i finanziamenti del Commissario delegato alla ricostruzione. Partecipano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore Palma Costi. /EC

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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