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Da: Coldiretti Emilia Romagna

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Gli agriturismi di Coldiretti Emilia Romagna intervengono a sostegno delle aziende agrituristiche di Amatrice e delle altre zone colpite dal terremoto del Centro Italia. L’associazione Terranostra regionale ha infatti promosso la giornata degli “Agriturismi per la solidarietà”: per ogni loro ospite (a pranzo, cena o pernottamento) di venerdì 14 ottobre gli operatori agrituristici aderenti all’iniziativa destineranno 2 euro a favore dei colleghi colpiti dal sisma.
In un’area a prevalente economia agricola – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – l’agriturismo rappresenta una attività importante in quanto momento di accoglienza per i turisti che in queste aree ricercano la peculiarità del cibo locale e il contatto con il territorio e l’ambiente.
Sostenere le aziende agrituristiche e le attività agricole in generale di queste zone – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – significa contribuire concretamente alla ripresa dell’economia per arginare la tendenza all’abbandono e allo spopolamento .

AGRITURISMI PER LA SOLIDARIETÀ:

PIACENZA
Casa Nuova – loc. Casa Nuova Rivergaro, 335/6439480
Monta dell’Orto – Strada Salsediana est 57, Alseno, 0523 947146
Il Carlone – Strada per Carana loc. San Martino, Bobbio, 0523 960236
La Vallescura -via Monteventano 7, Piozzano, 0523 979178
Bosco dei Poveri – loc. Bosco dei Poveri 1, Gazzola, 0523 971041
Villa Enrichetta – loc. Ponte Barbaroni 1, Bettola, 0523 911397
Il sole e la luna – loc Vigneto di Cassano, Ponte dell’Olio, 0523 878259
Le Rondini – loc. Lodino, Gazzola, 0523 976304

PARMA
Casale Eldoro – Via Canaletto 19/21, Calestano, 0525 528224
La Collina del Sole – Varano Marchesi, Medesano, 340 2350780
Casanuova – Strada di Carobbio 11, Tizzano Val Parma (PR), 0521 868278
Borgo Tiedoli – Loc. Vigne 66, Borgo Val di Taro, 348 5607073
Corte di Camillo – Strada della Borgata 1 Lesignano Palmia, Terenzo, 339 2213661
Daina Bianca – Case Oppici 114, Solignano, 334 3545388

REGGIO EMILIA
Il Contadino – Via C. Marx, 97, Sesso, Reggio Emilia, 3467314267
Corte dei Landi – Via Castello, 33, Cadè, Reggio Emilia, 3394849498
Corte Braglia – Strada San Polo, 39, Montecchio Emilia, 3483880133
Montebaducco – via M.M. Boiardo, 26 , Salvarano, Quattro Castella, 0522/886137/0522886375
Podere Acque Chiare – Via Gabelli, 12, San Maurizio, Reggio Emilia, 3383738931

MODENA
Fiorinvilla – via Montanara 139, Modena; 3394612427

BOLOGNA
Cà di Mazza – Via Brento 199/2, Brento, Monzuno, 335/7267958
Cà di Bavellino – Via Cà di Bavellino, 51, Vado, Monzuno, 333/7866066
Fattoria Corte Roeli – Via Nazionale, 387, Pegola di Malalbergo, 348/3354059
Il Grillo Parlante -Via del Sasso, 17, Pianoro, 335/8089069
L’Ulivo – Via Forno Rosso, 3, Madonna di Castenaso, Castenaso, 347/4800397
La Crocetta – Via Castelfranco, 36, Tivoli, San Giovanni in Persiceto, 347/3825371

FERRARA
Corte dei Maghi – via Rabbiosa, 69, Quartesana Ferrara, 0532 449621
Sapori Semplici – via Pagano, 15, Masi Torello, 347 7243547 – 3497544066
La Florida – Via per Burana, 103, Bondeno, 0532 898244

RAVENNA
Corte dei Mori – Via Valpiana 4, Fraz. San Cassiano, Brisighella, 054686489
Nasano – Via Rilone 2, Riolo Terme, 0546.70715 – 339.4939961 – 334.9991623
Il Castagnolo – Via Fabbrica 3, Casola Valsenio, 3284397125

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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