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Da Organizzatori

Un tour insieme, appena un anno fa, e la voglia di fare musica unendosi in un trio. Nasce così l’avventura di “The Connection”, che si inserisce nella programmazione di “Tutte le Direzioni in Summertime 2017” e arriva sabato 15 luglio al Panama Beach di Porto Garibaldi (Ferrara). A dare una nuova, importante ed elegante vitalità alla rassegna musicale organizzata dal Gruppo dei 10, sarà infatti il gruppo composto dal sassofonista Piero Odorici insieme al contrabbassista Darryl Hall e al batterista Roberto Gatto, che proporrà sia brani inediti composti dai tre musicisti dal talento eccezionale, sia alcuni standard rivisitati esplorando nuovi aspetti acustici ed elettrici. Sulla scena jazzistica nazionale da metà degli anni ’70, quale co-fondatore del Trio di Roma insieme a Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli, Roberto Gatto è considerato l’indiscusso artefice di alcune delle più pregevoli pagine della storia del jazz italiano. Insieme al batterista confluiranno le esperienze di Odorici e Hall, per una serata dall’alto tasso energetico.
Il trio, che si è formato nel 2016 in occasione di un tour europeo e di una registrazione del cd “The Connection”, ha già partecipato a festival importanti come Umbria Jazz Spring 2017. Il repertorio è basato su brani inediti da loro composti e alcuni standard rivisitati esplorando aspetti acustici ed elettrici. In giro in Italia per un tour di grande successo, il loro spettacolo prevede un grande coinvolgimento musicale e piena sinergia tra i diversi componenti della ‘connessione’ più musicale della Penisola. E se il jazz è musica di improvvisazione collettiva, nel caso del trio si crea uno “scambio” reciproco con gli altri musicisti, in un alternarsi di dialoghi strumentali sullo stesso palco.
L’evento fa parte della programmazione estiva offerta dal Gruppo dei 10 con la rassegna Tutte le Direzioni in Summertime 2017, che ha sempre avuto come culla naturale il mare (al Panama Beach di Porto Garibaldi e Bar Ragno di Comacchio, e da quest’anno anche il Bagno Apollo 72), ma che vede protagonisti inoltre il ristorante Max a Ferrara e il ristorante Spirito di Vigarano Mainarda.
Cena alle ore 20.30 e a seguire concerto. Per info e prenotazioni contattare il Panama Beach (viale dei Mille 30, Area 66, Porto Garibaldi – Ferrara). Per info e prenotazioni 335.7002223 oppure 0533.326226.

Piero Odorici – Sassofonista bolognese, ha collaborato e inciso con musicisti di fama mondiale come Eumir Deodato, Cedar Walton, Slide Hampton, Eddie Henderson, George Cables, Dee Dee Bridgewaterh, Joey Di Francesco, Harold Mabern, Lenny White, Buster Williams, Eric Reed, Curtis Fuller, Jack McDuff, Mingus Big Band, Antonio Faraò, Enrico Pieranunzi, Cyrus Chestnut, Jimmy Cobb.
Darryl Hall – Nato a Philadephia, patria di moltissimi importanti bassisti, cresce imparando la lezione da Stanley Clarke, Jaco Pastorius, Alphonso Johnson, Percy Heath, Christian Mcbride e Victor Bailey. Ad oggi è uno dei più importanti musicisti sul panorama internazionale. Ha collaborato con artisti del calibro di Mulgrew Miller, Robert Glasper, Cedar Walton, Ravi Coltrane, Carmen Lundy, Regina Carter.
Roberto Gatto – Batterista romano, il suo debutto professionale risale al 1975 con il Trio di Roma (con Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli) e da allora ha suonato in tutta Europa e nel mondo con i suoi gruppi e a fianco di artisti come Chet Baker, Freddy Hubbard, Lester Bowie, Gato Barbieri, Kenny Wheeler, Randy Brecker, Enrico Rava, Ivan Lins, Bob Berg, Michael Brecker, Chris Potter, Stefano Bollani. Tolte le vesti di sideman prestigioso a fianco di protagonisti nazionali ed internazionali, Gatto ha intrapreso con maggior vigore l’attività di leader, dando vita a progetti originali e mai scontati, tra cui il trio con Alessandro Lanzoni e Gabriele Evangelista e New York Quartet.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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