Skip to main content

Da: Organizzatori

Il 16-17-18 novembre 2017 torna il più importante evento italiano dedicato alla filiera pericola
I padiglioni della Fiera di Ferrara ospiteranno una ricca parte espositiva, incontri tecnici, convegni e un focus dedicato alla produzione biologica

Dopo aver ampiamente vinto la sfida delle prima edizione, con oltre 8mila presenze, cento espositori e oltre cinquanta tra convegni, meeting e incontri tecnici torna FuturPera – Salone Internazionale della Pera. Il 16-17-18 novembre 2017 i padiglioni della Fiera di Ferrara ospiteranno nuovamente l’evento dedicato interamente alla filiera pericola che ha saputo imporsi nel panorama fieristico come punto di riferimento per il comparto.
Un salone specializzato che ha l’obiettivo di coinvolgere e mettere in relazione tutti gli attori della filiera in una tre giorni dal carattere fortemente innovativo, dove le prospettive della pericoltura italiana e internazionale sono le protagoniste assolute.
Anche per l’edizione 2017 è prevista un’ampia parte espositiva e commerciale in una location rinnovata – la fiera sarà soggetta a opere di ristrutturazione e adeguamento sismico – che ospiterà le migliori aziende produttrici della pera di qualità – nel 2015 FuturPera ha visto le prime ‘uscite ufficiali’ di Opera e Origine Group – accanto a quelle che si occupano di commercializzazione e logistica, di produzione di agrofarmaci a basso impatto ambientale, di macchine e attrezzature innovative, fino ai droni e all’agricoltura di precisione.

Uno dei principali obiettivi dell’evento sarà creare dei momenti di incontro e relazione con i buyer internazionali per favorire l’internazionalizzazione del prodotto. La ricerca di sbocchi su mercati esteri è, infatti, uno degli elementi fondamentali della commercializzazione che negli ultimi anni ha visto aprirsi nuove opportunità non solo a livello europeo, con Germania e Francia sempre in testa tra i paesi di destinazione del prodotto, ma anche extra-europeo verso gli Stati Uniti.

Tra le novità di FuturPera 2017 un approccio più ‘green’. La fiera ospiterà, infatti, una sezione completamente dedicata al biologico, un comparto in costante crescita che rappresenta certamente una delle molte possibilità per il futuro della pericoltura e non solo a livello produttivo. Nuovi scenari e nuove tendenze che saranno ampiamente sviluppati nell’ambito di FuturPera.
Ricco e di alto profilo sarà poi il calendario di eventi che accompagneranno la parte espositiva e che vedrà numerosi incontri tecnici durante i quali si esploreranno gli scenari di mercato, le prospettive della difesa fitosanitaria, la ricerca varietale e le prospettive dell’intero comparto con i migliori esperti nazionali e internazionali del settore.

Come per l’edizione 2015, inoltre, FuturPera uscirà dai padiglioni di Ferrara Fiere, fulcro della manifestazione, grazie a una serie di eventi ‘off’ completamente dedicati alla pera che
coinvolgeranno l’intero mondo produttivo della città e di un territorio dove si produce il 70-80% delle pere italiane di qualità. Nei giorni di FuturPera Ferrara sarà, ancora di più, la ‘Capitale Italiana della Pera’ che diventerà protagonista nello spazio urbano e rurale per ribadire l’importanza economica, enogastronomica e culturale di un settore che è l’anima del mondo agricolo di Ferrara e della Pianura Padana, da Modena a Rovigo.

La seconda edizione di FuturPera è voluta e organizzata da Ferrara Fiere e Congressi e O.I Pera (Organismo Interprofessionale Pera).

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it