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Da Organizzatori

Il campanile della millenaria Abbazia di Pomposa illumina anche quest’anno le notti in musica di Cueva Summer Jazz. Dal 7 luglio al 19 agosto gipsy jazz e boogaloo, sonorità brasiliane e musica d’autore, insieme ad una tappa dello straordinario Luca Aquino Jazz Bike Tour, sono i petali della roteante girandola di note organizzata dal Ristorante La Cueva in collaborazione con Jazz Club Ferrara. I sei concerti a ingresso libero vedono il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Codigoro (FE).
Il campanile della millenaria Abbazia di Pomposa illumina anche quest’anno le notti in musica di Cueva Summer Jazz. Dal 7 luglio al 19 agosto gipsy jazz e boogaloo, sonorità brasiliane e musica d’autore, insieme ad una tappa dello straordinario Luca Aquino Jazz Bike Tour, sono i petali della roteante girandola di note organizzata dal Ristorante La Cueva in collaborazione con Jazz Club Ferrara. I sei appuntamenti a ingresso libero vedono il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Codigoro (FE).
Venerdì 7 luglio (ore 19.30) apre la rassegna, in occasione della Notte Rosa, un aperitivo avvolto da sgargianti tonalità carioca in compagnia di Daniella Firpo. Nel proporre i brani e gli arrangiamenti del suo nuovo disco, “Vento di Bahia e nebbia”, l’apprezzata cantautrice, supportata da Daniele Santimone alla chitarra e Roberto Rossi alla batteria e percussioni, intraprenderà un affascinante viaggio sonoro che combina ritmi e colori tipici dell’universo brasiliano con il jazz, in una squisita alternanza di tradizione e innovazione.
Sabato 15 luglio la buona cucina di Cueva e i tesori di arte e storia dell’Abbazia di Pomposa sposano l’essenza dello straordinario Luca Aquino Jazz Bike Tour. In sella alla sua bici, Luca Aquino partirà da Benevento il primo luglio. Porterà con sé pochi oggetti essenziali per raggiungere Oslo in poco più di 40 giorni: la sua tromba e un messaggio di pace ed eco-sostenibilità che si traduce sul palcoscenico di Cueva Summer Jazz (ore 21.30) in “Icaro Solo”, progetto dagli echi audaci del mito, che incarna musicalmente l’impresa del musi-ciclista UNESCO attraverso il solo utilizzo della tromba, insieme a voce e live loop. Il risultato è un momento performativo in cui la musica, nel suo incedere, si modella ai colori e ai i rumori del luogo in un dato, irripetibile, istante, con armonici guizzi e inaspettate improvvisazioni.
Si preannuncia un live straripante di energia quello del Prestige Jazz Quartet in programma per sabato 29 luglio (ore 21.30). Nel manipolare un repertorio composto da brani originali di matrice nu jazz e groove, soul jazz e boogaloo, il trio guidato dal talentuoso sassofonista romagnolo Alessandro Scala – completato da Sam Gambarini all’organo e Marco Frattini alla batteria – si avvale della presenza di un chitarrista straordinario, il londinese Nigel Price, già con James Taylor e David Axelrod.
Sabato 5 agosto (ore 21.30) è tempo di presentare un nuovo progetto, l’omonimo disco d’esordio dei giovanissimi e vitaminici Duck Juice. Un frutto già maturo in cui i cinque musicisti si muovono a perfetto agio tra svariati stili, dal latin al jazz e funk, per confezionare magistralmente il loro personalissimo tributo alla black music. Audacia, tecnica e fantasia sono caratteristiche che derivano dall’ottima preparazione di ogni membro del gruppo che, con trascinante groove, sa coinvolgere il pubblico ad ogni brano.
Il penultimo appuntamento della rassegna è con Vocione (sabato 12 agosto ore 21.30), “spericolato” duo in cui la voce di Marta Raviglia e il trombone di Tony Cattano si confrontano su un imprevedibile terreno di gioco. È la musica, di volta in volta, a suggerire strategie. Nel repertorio del duo, alle composizioni di Tony e Marta, si aggiungono brani presi in prestito dalla tradizione jazzistica e da quella brasiliana, spirituals, ballate rinascimentali, arie barocche e molto altro ancora, il tutto condito da disincanto e brillante ironia.
A chiudere questa settima edizione di Cueva Summer Jazz saranno (sabato 19 agosto ore 21.30) gli arrangiamenti freschi e coraggiosi del Minor Swing Quintet che, spinto dall’amore per il gipsy jazz, ma desideroso di creare un proprio sound, ha saputo sfruttare l’eterogeneità della band per rinnovare il genere.
Cena a buffet partire dalle ore 20:00. Tranne ove diversamente indicato i concerti iniziano alle ore 21:30. In caso di maltempo gli eventi si svolgeranno all’interno del ristorante. Cocktail bar aperto per chi volesse partecipare al solo concerto.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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