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da: ufficio stampa Tper

TPER LANCIA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI “SALTA LA FILA”: rinnovando o sottoscrivendo l’abbonamento online o agli sportelli bancomat si evitano code alle biglietterie

Sono sempre di più le persone che per i propri spostamenti quotidiani su bus e treni Tper si affidano all’abbonamento annuale, sfruttandone la praticità di utilizzo, l’assoluta convenienza e il prezzo bloccato per un anno. Tra i vantaggi, inoltre, la possibilità pagare l’abbonamento in tre rate e le agevolazioni in termini di sconti per giovani e anziani e per chi fa dell’abbonamento una scelta comune e condivisa da più componenti del nucleo familiare.
Tper – che è la più grande realtà del settore dei trasporti pubblici della nostra regione – conta oggi oltre 82.000 abbonati annuali, una vera e propria città in movimento che valorizza il lavoro quotidiano dell’Azienda, teso ad offrire un servizio sempre migliore.
Ai fedelissimi abbonati, aumentati percentualmente dell’11,5% in soli tre anni, e a tutti coloro che per la prima volta vorranno far parte di questo virtuoso gruppo sempre più vasto è dedicato il claim che Tper, con l’approssimarsi della ripresa delle attività lavorative e scolastiche, ha lanciato per la propria campagna abbonamenti: “Salta la fila”.
Le code agli sportelli, infatti, oggi si possono evitare in tanti modi: non solo recandosi per tempo in biglietteria senza aspettare gli ultimi giorni utili, tradizionalmente coincidenti con l’avvio dell’anno scolastico – considerato che l’inizio della validità degli abbonamenti annuali personali può decorrere, a scelta del cliente, da uno qualsiasi dei 30 giorni successivi all’acquisto, quindi anche il rinnovo può essere fatto con un ragionevole anticipo – ma anche affidandosi a soluzioni di grande praticità, fruibili anche da casa o a uno sportello bancomat.
Sul piano della comodità, infatti, l’abbonamento annuale, che è caricato su tessera a microchip “Mi Muovo”, oltre a permettere 365 giorni di viaggi in città spendendo meno di un caffè al giorno, offre un ulteriore vantaggio per chi lo possiede: se non rientra in casi particolari, tra cui l’acquisto rateizzato o lo sconto famiglia, è rinnovabile – oltre che alle biglietterie – anche presso gli sportelli bancomat di Unicredit e Gruppo Intesa oppure online sul sito web di Tper, alla pagina www.tper.it/abbonati , senza costi aggiuntivi.
Sempre attraverso il sito, non solo si può rinnovare un abbonamento già in essere, ma anche sottoscriverne uno nuovo.
In aggiunta, ai titolari di abbonamento annuale l’Azienda riserva vantaggi anche in tema di acquisti, cultura, tempo libero, divertimento e utilità quotidiana, oltre che per l’utilizzo del servizio di car sharing a Bologna; promozioni esclusive garantite dai partner commerciali e istituzionali che hanno accettato di unirsi in sinergia a Tper.
Vantaggiose sono, infatti, le agevolazioni e le riduzioni sugli ingressi offerte da numerosi enti culturali della nostra regione, quali i Teatri Comunali di Bologna e Ferrara, l’associazione culturale Jazz Club Ferrara e il Bologna Jazz Festival, la Cineteca di Bologna, Biografilm e Future Film Festival, i teatri Celebrazioni, Europauditorium e Duse, le esposizioni di tutte le sedi dell’Istituzione Bologna Musei e Musica Insieme. Inoltre, la Multisala The Space Cinema di Bologna riconosce sconti sui film in programma, così come le Librerie Coop, Coin e Comet per quanto concerne gli acquisti e CityRedBus per i viaggi sul bus turistico scoperto di Bologna e sul trenino San Luca Express e, in ambito sportivo, gli abbonati annuali Tper avranno anche l’opportunità di poter vincere abbonamenti e biglietti per le partite casalinghe del campionato di serie A del Bologna F.C. 1909.
Tutte le informazioni relative agli abbonamenti, sono consultabili sul sito di Tper, al link: www.tper.it/abbonati .

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TPER


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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