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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

L’assessore Corsini: “Sosteniamo la rete degli uffici di informazione turistica e i progetti di promozione locale”.

Bologna – Oltre 3 milioni di euro per sostenere l’attività della rete degli Uffici di informazione turistica dell’Emilia-Romagna e per realizzare progetti di promozione turistica locale.

Sono le risorse regionali stanziate dalla Giunta e assegnate alle Province e alla Citta metropolitana di Bologna per il 2016, tenuto conto dei progetti e delle richieste contenuti nei “Programmi turistici di promozione locale” presentati prevalentemente dagli Enti locali.

In particolare a Rimini andrà oltre 1 milione di euro, a Ravenna 460 mila euro, a Bologna quasi 402 mila euro, a Ferrara più di 349 mila euro, a Forlì-Cesena oltre 288 mila euro, a Modena oltre 162 mila euro, a Parma 199 mila euro, a Reggio Emilia 130 mila euro e a Piacenza 93 mila euro.

“Le risorse- sottolinea l’assessore regionale a Turismo e commercio Andrea Corsini- serviranno a sostenere il lavoro degli Uffici di informazione turistica dell’Emilia-Romagna oltre ad alcuni progetti di promozione turistica locale e iniziative di animazione turistica”.

Tra i progetti locali cofinanziati, ci sono la promozione di iniziative come la “Notte Rosa” e il “Festival internazionale del teatro in piazza” di Santarcangelo nel riminese; la “Visit Card Romagna” a Ravenna e Forlì-Cesena; la mostra itinerante sulle copie dei mosaici di Ravenna (che toccherà Praga e la Germania); l’iniziativa “Forlimpopoli Città artusiana” nel forlivese; nel bolognese il “Trekking urbano” e i progetti “Baccanale” a Imola e “Soul Valley” nell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese. Nel modenese i progetti sostenuti riguardano in particolare il “Cimone dolce e dinamico”, nell’estate, e l’”Appennino bianco”, per la stagione invernale. In provincia di Reggio-Emilia è cofinanziato anche il sito turistico provinciale con sezioni tematiche dedicate ai territori e in quella di Ferrara un progetto promozionale unico per tutto il territorio coordinato dalla Provincia a sostegno dei Comuni. Infine, a Parma sarà tra gli altri sostenuto il progetto dell’Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza “Look & Love Castelli del Ducato” e a Piacenza quello della Strada e dei sapori dei Colli piacentini”Viaggiare per terre e paesaggi del vino”.

La rete degli Uffici di informazione e promozione turistica

Sono 137 gli uffici di promozione turistica locale attivi in tutta la regione. Tra questi 58 sono Iat (Uffici di informazione e accoglienza turistica, alcuni dei quali con la possibilità di offrire servizi di prenotazione ai turisti) e 79 Uit (Uffici di informazione turistica).

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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