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Da consorzio “Wunderkammer”

Un fiume di musica
gli aperitivi musicali
del giovedì sera
a “Wunderkammer”

Palazzo Savonuzzi
Via Darsena 57
Ferrara
Ingresso libero

FUNKY JAZZ CONNECTION IN CONCERTO | GIOVEDÌ 17 MAGGIO
TERZO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA UN FIUME DI MUSICA 2018

Un jazz che parla direttamente al corpo e lascia a casa intellettualismi e inutili complicazioni, una musica suonata da professionisti che si sono formati sia nel pop che nel rock più raffinato. Un gruppo nato giusto la scorsa edizione di Un fiume di Musica, per far increspare la darsena di Ferrara con dell’ottimo groove. Sono gli ingredienti fondamentali di una serata con i Funky Jazz Connection, che suoneranno giovedì 17 maggio, negli spazi esterni del Wunderkammer (Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57) come di consueto nell’orario da aperitivo alle 19.

Funky Jazz Connection racchiude in un solo gruppo Federico Benedetti al sax, Lorenzo Pieragnoli alla chitarra, Andrea Taravelli al basso e Lele Barbieri alla batteria. Il gruppo, formatosi tra insegnanti dell’Amf (Scuola di Musica), è accomunato dal gusto di un jazz-fusion ritmico, fresco e pieno di groove. I “fab four” della Darsena eseguiranno per l’occasione una serie di brani di tendenza funky di autori come Bob Berg, Michael Brecker, Pat Metheny e Herbie Hancock, associati a classici del latin-jazz come Night in Tunisia di Dizzy Gillespie o Recordame di Joe Henderson. Sarà una grande occasione di divertimento e (perché no?) di danza lungo il fiume.

Per i mesi di maggio, giugno e luglio ogni giovedì, infatti, a partire dalle ore 19, il tratto di Darsena di fronte Palazzo Savonuzzi tornerà a trasformarsi in una piazza tra terra e acqua grazie a UN FIUME DI MUSICA, il ciclo di aperitivi musicali organizzati dalla Scuola di Musica Moderna-Associazione Musicisti di Ferrara nel piazzale di Wunderkammer. Un Fiume di Musica è organizzato in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’Associazione Musicisti di Ferrara fa parte) e anche quest’anno è all’interno del progetto Smart Dock, nell’ambito di ‘Giardino Creativo’ finanziato da Anci.
Il progetto Smart Dock sta portando le persone a rivivere la darsena del fiume Volano dopo anni di abbandono, contribuendo così anche alla ridefinizione collettiva dell’identità del quartiere. Centrale in questo processo di riappropriazione di un luogo dimenticato è il ruolo della musica, del cibo e della socialità. Ogni giovedì, dunque, si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna, ogni sera un repertorio differente, e si potranno degustare le offerte enogastronomiche coordinate da Ferrara Rooms.

I prossimi appuntamenti per il mese di maggio sono: giovedì 24 con FOUR GRASS (Country, Bluegrass) con Marco Scabbia voce e chitarra, Roberto Poltronieri banjo chitarra, Davide Zabbari basso acustico, Luca Boaretti banjo mandolino e chitarra, e giovedì 31 maggio con VIVIANA CORRIERI QUARTET (Pop fusion) con Viviana Corrieri voce, Julie Shepherd viola, Lorenzo Pieragnoli chitarra, Massimo Mantovani tastiere.

Tutte le serate sono a ingresso libero.

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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