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da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Con i Laboratori di scavo organizzati da UniFe

Si apre la stagione dei Laboratori di scavo organizzati dalla Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, nell’ambito del ciclo di ricerche paleoantropologiche e archeologiche.

I Laboratori, attivi da luglio a ottobre nei siti paleolitici e mesolitici di Pirro Nord (FG), Isernia La Pineta (IS), Grotta di Fumane (VR), Riparo Tagliente (VR), Grotta del Rio Secco (PN), Grotta della Ciota Ciara (VC), Grotta De Nadale (VI), Casera Staulanza (BL), Sorgenti del Sile (TV), sono gestiti in concessione ministeriale dallo staff di ricerca di Unife composto da Carlo Peretto, Marta Arzarello, Federica Fontana, Marco Peresani e Ursula Thun Hohenstein.

Spiegano gli organizzatori: “Tra questi siti vi sono alcuni dei maggiori archivi archeologici preistorici noti in Europa. Le ricche testimonianze conservate nei loro depositi rappresentano un eccezionale documento del primo popolamento della penisola italiana, delle frequentazioni dell’Uomo di Neandertal, dei primi sapiens e dei primi abitanti delle Alpi dopo l’ultima era glaciale.
Questi archivi sono fondamentali per studiare il modo di vita, l’economia e la tecnologia dei rappresentanti di un’umanità del passato che frequentarono l’Italia per centinaia di migliaia di anni, ma anche per comprendere i meccanismi che hanno portato attorno a 40.000 anni fa all’affermazione degli Uomini moderni in Europa.
Alcuni di questi siti sono accessibili ai visitatori attraverso suggestivi percorsi che permettono di esaminare le sezioni stratigrafiche e di riconoscere le tracce degli abitati paleolitici”.

Finalizzati alla ricerca e alla formazione, i Laboratori svolgono la propria attività anche in sinergia con istituzioni, musei, parchi archeologici e associazioni locali presenti nelle località di pertinenza, al fine di sostenere la disseminazione su scala territoriale e nazionale delle scoperte e degli studi effettuati attraverso numerosi eventi culturali.

I Laboratori dispongono della logistica necessaria per ospitare ricercatori, laureandi, studenti universitari, operatori, e sono dotati di attrezzature per la ricerca sul campo e di strumentazione scientifica.

Per maggiori dettagli: http://stum.unife.it/ricerca/quaternario-e-preistoria/scavi

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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