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da: Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

Sono approdati ieri sera in centro storico, dopo aver affrontato in bicicletta il percorso Cremona-Comacchio, di circa 200 chilometri, seconda tappa del granfondo “Pedalando per non dimenticare – II edizione” che li porterà, lungo la costa adriatica sino a Palermo. Lorenzo Spanò e Lamberto Pozzati sono due amici uniti dalla passione per il ciclismo e dal volontariato svolto per tanti anni nei reparti di onco-ematologia infantile a Torino.

I due ciclisti, in qualità di portavoce dell’UGI, Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini onlus, sono infatti partiti dalla città della Mole antonelliana il 15 maggio scorso e a tappe giornaliere raggiungeranno Palermo il prossimo 30 maggio. “Il viaggio nasce dal fatto che entrambi, io e Lamberto – ha spiegato Lorenzo Spanò all’arrivo a Comacchio – siamo genitori di due ragazzi di 32 e 26 anni perfettamente guariti dal tumore. Abbiamo già affrontato tre anni fa un viaggio analogo lungo la costa tirrenica e ora vogliamo ripercorrere quell’avventura, attraversando la costa adriatica. Il bene e la solidarietà non hanno confini – ha aggiunto Lorenzo – e non conoscono distanze. La tappa di Comacchio racchiude un significato particolare, perchè mio cognato, scomparso un anno e mezzo fa dopo una lunga malattia, ben conoscendo la mia passione per la bicicletta, mi ha chiesto di esaudire un suo desiderio, quello di tornare nei luoghi a lui cari, dov’era nato, proprio in questa città.”

Accolti dai genitori e dai bimbi della scuola primaria Fattibello, che hanno realizzato per loro una bellissima forcola in omaggio, i ciclisti hanno ricevuto il calore di tanti comacchiesi giunti a salutarli ai piedi del Trepponti. Presente anche lo stand dell’Avis con la vice presidente Emilia Alessi ed altri volontari, che hanno preparato per tutti una merenda conviviale. Ad abbracciare i due ciclisti anche Sonia Barillari, mamma del piccolo Alex, il Sindaco Marco Fabbri, la Giunta Comunale ed il Presidente del Consiglio Comunale Robert Bellotti. “Esprimo un grosso benvenuto a Lorenzo e a Lamberto – ha commentato il Sindaco – e devo riconoscere che questo emozionante incontro è frutto della spontaneità, del passaparola e dell’improvvisazione tra persone che si vogliono bene. In pochissimo tempo Ortensia Amadei e Mariella Mazzotta, che ringrazio di cuore, sono riuscite a riunire qui tanta gente per lanciare un messaggio di amicizia e di speranza. Sono tante le persone che lottano quotidianamente con malattie gravi – ha aggiunto il Primo Cittadino – e alcuni di noi ne hanno tra i propri cari e tra gli amici. E’ bello carpire il senso della vita anche attraverso questo vostro viaggio, perchè le cose che contano sono i rapporti umani e lo stare insieme. Comacchio ha un grande cuore – ha concluso – e lo dimostra continuamente.”

L’incontro è stato sostenuto anche dall’Associazione Sostengono gli eroi, presieduta da Bianca Luciani, da Sandro Pozzati di Delta Input che ha documentato la tappa dei ciclisti e l’accoglienza loro riservata. Spanò e Pozzati hanno beneficiato della guida di alcuni ciclisti comacchiesi, che hanno voluto condividere un tratto del percorso. Uno speciale ringraziamento va anche al laboratorio protetto “Dune di sabbia”, gestito dalla Cooperativa Girogirotondo e ad Eliorapid, che hanno messo a disposizione una forcola decorata e un coppo dipinto, offerti in dono ai due ciclisti.
L’aiuto alle famiglie con bimbi malati ed il sostegno all’associazione senza scopo di lucro, di cui Spanò e Pozzati sono i portavoce, possono estrinsecarsi consultando il sito www.ugi-torino.it e attraverso la pagina Facebook www.facebook.com/ugi.onlus

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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