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Da ufficio stampa ascomfe

“Una Città a Mattoncini” taglia il 5° traguardo –
dal 14 al 15 aprile 2018 nella Corte coperta dell’ ex Borsa

(corso Ercole I° d’Este, 1 a Ferrara)
Il taglio del nastro Sabato alle ore 10,30

E cinque: è imminente la quinta edizione de “Una Città a Mattoncini” tutta dedicata alle costruzioni con i mitici ed indimenticabili mattoncini Lego. Una gioia per i grandi e per i piccini che si ripeterà negli spazi della corte coperta del palazzo Ex Borsa – in corso Ercole I° d’Este 1, a Ferrara – il prossimo fine settimana (sabato 14 e domenica 15 aprile) dando modo di ammirare davvero un incredibile mondo di creazioni a mattoncini – dai mondi spaziali, all’area technich, dalle architetture urbane ai diorami e ferrovie e dulcis in fundo la cartina dell’Italia fisica alta quasi 2 metri per una base di 1,60) oltre che di poter giocare in un apposito spazio ricavato. L’iniziativa organizzata e promossa da Ascom Confcommercio Ferrara con il patrocinio del Comune di Ferrara. Ha portato il suo saluto alla manifestazione anche il segretario generale della Camera di Commercio Mauro Giannattasio: “Oggi il turista cerca esperienze proposte tematizzate e personalizzabili…vuole insomma vivere un’esperienza e ricerca il valore aggiunto. Tutti elementi che si ritrovano perfettamente nella manifestazione di successo Una Città a Mattoncini proposta da Ascom”. Un evento che vede la collaborazione con il cinema Apollo rappresentata in conferenza dalla titolare Simona Salustro e presidente provinciale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio: “Sono entusiasta di vedere anche quest’anno la collaborazione su un evento di grandissimo richiamo per grandi e piccini”.
Due giorni dedicati ai Lego che vedono consolidarsi la collaborazione fondamentale con gli appassionati del mattoncino Aemilia Bricks, Giocheria e Brick Custom
“Abbiamo scelto una collocazione centralissima e nel contempo estremamente strategica di fronte al Castello Estense e nella via più bella d’Europa – apre il direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara, Davide Urban – un evento che ha collezionato decine di migliaia di presenze, in un vero e proprio crescendo, e che oggi può servire da volano anche per il comparto commerciale e ricettivo dell’asse Cavour Giovecca . Un modo per coniugare in modo concreto e formidabile intrattenimento popolare e di qualità, shopping, arte e cultura”.
A portare il saluto dell’Amministrazione Comunale l’assessore Aldo Modonesi, egli stesso appassionato da sempre del mondo Lego: “Innanzitutto la soddisfazione perché la nostra città continua ad ospitare – grazie ad Ascom – un evento che non solo attira gli amanti dei Lego ma un numero sempre crescente di curiosi e turisti arricchendo la già vasta offerta di intrattenimento culturale che Ferrara è in grado di proporre. Da appassionato devo dire che quest’evento è di alta qualità ed è realmente tra i migliori tra quelli che ho personalmente visto in Italia”.
Evento nell’evento poi l’inaugurazione sempre nell’ex Borsa di una nuova realtà ristorativa “DonGio” – presente in conferenza il titolare Stefano Bigoni – che aprirà i battenti proprio stasera (12/04) dando ulteriore spinta e vitalità al settore della ristorazione estense.
Ma torniamo ai protagonisti… i mattoncini Lego: circa 150 metri quadrati di creature che nascono dalla fantasia degli appassionati dell’associazione Aemilia Bricks – presenza centrale dell’evento – e trovano poi espressione nelle costruzioni giocattolo danesi più famose al mondo. L’esposizione sarà visitabile (ingresso ad offerta libera) sabato dalle ore 10,30 alle 19,30 e la domenica dalle 10,30 alle 18,30.
L’evento avrà un simpatico corollario cinematografico con la proiezione alle ore 18 di sabato 14 all’Apollo (piazzetta Carbone a Ferrara) del cartone animato “LEGOninjago-il film” con ingresso a prezzo ridotto.

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ASCOM FERRARA


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Francesco Monini
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