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da: Ufficio Stampa Uncai

Efficienza e sostenibilità nel settore primario: l’Unione Nazionale Contoterzisti in fiera per un modello aziendale di precisione in agricoltura e zootecnica

Uncai incontra gli allevatori alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona in corso fino al 31 ottobre. L’associazione di contoterzisti è presente con un suo stand (PADIGLIONE 2 – lungo il corridoio di accesso al padiglione 3) per portare alle azienda agricole più sensibili all’innovazione della zootecnia di precisione, volta ad aumentare la produzione di latte e a ridurre il costo del lavoro, un modello aziendale integrato con le imprese agromeccaniche, per tutto ciò che riguarda le lavorazioni dei terreni destinati alla produzione di foraggi.
“Le imprese conto terzi – illustra Clevio Demicheli, presidente dei Contoterzisti Apima Uncai di Cremona – sono in grado di portare molti vantaggi sia economici sia ambientali alle aziende agricole, introducendo lavorazioni di precisione come i sistemi di guida automatica, la mappatura del campo e la differenziazione di singole aree di terreno per produttività, bisogni di concimazione e irrigazione. Soluzioni innovative che, grazie all’elettronica e all’informatica applicate all’agricoltura e ad operatori esperti, permettono di non lasciare nulla al caso e di aumentare l’efficienza delle aziende agricole”.
L’attenzione sempre crescente per la sostenibilità ambientale, la sostenibilità economica delle imprese agricole e quella sociale che coinvolge tutti gli attori coinvolti nella filiera agricola, fino al consumatore, sono aspetti che conducono necessariamente a una sempre maggiore integrazione e collaborazione tra aziende agricole e conto terzi. “In queste giornate di approfondimento – aggiunge Aproniano Tassinari, Presidente Uncai -, non mancano di rivolgersi al punto di incontro Uncai gli stessi contoterzisti. Chiedono della revisione dei mezzi agricoli, ma soprattutto si rivolgono a Uncai perché consapevoli di dover cambiare rotta per far fronte a alla crisi del contoterzismo puro e, presso lo stand, siamo a loro disposizione per fornire indicazioni concrete su come ammortizzare gli investimenti in macchinari pesanti e ridurre i costi di cantiere, al fine di mettere al sicuro la propria azienda, alla luce anche degli input che arrivano dall’Europa e dalla nuova Pac”.
Tra il servizi che Uncai porta alle fiere internazionali di Cremona anche consulenze sulla lavorazione ridotta e conservativa, un modo efficiente per tagliare le spese energetiche, la concimazione azotata di precisione, l’uso del digestato nei campi e la diversificazione della produzioni. In ultimo, Uncai presenta sia alle azienda agricole sia alle imprese conto terzi il tariffario ufficiale delle lavorazioni Conto Terzi frutto dell’analisi dei costi di manutenzione delle macchine, del carburante agricolo, delle ore di lavoro dell’operatore e del calcolo dei tempi di ammortamento dei diversi mezzi impiegati.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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