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L’Università di Ferrara ha conquistato un prestigioso riconoscimento internazionale per essere stata selezionata dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) a contribuire alla realizzazione di un progetto globale che ha lo scopo di sviluppare una piattaforma multimediale dedicata all’educazione e formazione nel settore dei radiofarmaci e delle applicazioni mediche dei radionuclidi.
Questo risultato mostra il livello di riconoscimento internazionale raggiunto dalla scuola ferrarese di chimica dei radiofarmaci, al cui sviluppo ha contribuito in modo fondamentale il lavoro di ricerca svolto dal prof. Adriano Duatti nell’arco degli ultimi decenni.
Con sede a Vienna, la IAEA costituisce uno dei pochi organismi indipendenti delle Nazioni Unite, di cui è anche un esempio la World Health Organization (WHO). La missione per la quale è stata creata nel 1957 è quella del controllo della proliferazione nucleare e della promozione delle applicazioni pacifiche dell’energia atomica. L’impiego dei radioisotopi per la diagnosi e cura delle malattie è, quindi, uno dei settori a cui l’Agenzia dedica gli sforzi maggiori ed in cui è fortemente impegnata per favorire il progresso planetario della medicina e, in particolare, nei paesi emergenti e in via di sviluppo.
I radiofarmaci sono composti chimici che contengono un isotopo radioattivo e costituiscono i componenti essenziali della metodologia medico-nucleare. Per la loro particolare natura radioattiva, essi devono essere preparati immediatamente prima della somministrazione al paziente. Gli ultimi anni sono stati testimoni di un tumultuoso succedersi di scoperte di nuovi radionuclidi e di nuove categorie di radiofarmaci, che stanno rivoluzionando i metodi diagnostici e terapeutici, in particolare, in oncologia e neurologia. Tuttavia, questo rapido progresso ha anche generato un aumento considerevole della complessità delle tecniche necessarie alla produzione dei radiofarmaci e, di conseguenza, l’esigenza di formare personale altamente specializzato per svolgere questo compito all’interno delle strutture ospedaliere e degli istituti di ricerca.
Rispondendo ad una richiesta pervenutale da gran parte degli Stati Membri, la IAEA ha deciso di finanziare un progetto volto a creare una piattaforma e-leaning globalmente accessibile, che possa consentire ai paesi interessati di seguire un percorso formativo di alto livello nella scienza e tecnologia dei radiofarmaci.
L’Università di Ferrara, assieme all’Università di Stip, Repubblica di Macedonia, è stata scelta, fra più di quaranta istituzioni internazionali, per portare a termine questo ambizioso progetto. Per l’Università di Stip, il progetto sarà coordinato dalla prof.ssa Emilija Janevik-Ivanovska, un’autorità indiscussa in radiofarmacia a livello internazionale. Per l’Università di Ferrara, esso coinvolgerà docenti e ricercatori provenienti da vari Dipartimenti che svolgono la loro attività nell’ambito medico-nucleare e dei radiofarmaci, e del Se@ che si occuperà dell’elaborazione dei contenuti multimediali. La prima sperimentazione della nuova piattaforma e-learning è prevista entro due anni presso alcune Università del Kenya e della Tanzania.

2. Le due interviste sono visibili ai seguenti link:

Emilija Janevik: https://youtu.be/GgjUPyNnMtU

Adriano Duatti: https://youtu.be/HQ-tYIqrBWk

Per informazioni:
Dott.ssa Maria Grazia Campantico
Centro di Tecnologie per la Comunicazione l’Innovazione e la Didattica a Distanza
Università degli Studi di Ferrara
Via Scienze, 27/B – 44121 Ferrara (Italia)
Tel. 0532293243 Mob. +393386195376
mail: cmpmgr@unife.it

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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