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Da Ella studio

Fino al 27 agosto 2017, oltre 100 spettacoli al giorno nel centro storico estense, dalle 18.00 a mezzanotte. Poi la festa continua con i concerti del Puedes Summer Night. Si esibiscono anche artisti sordi.
Si sente parlare in tante lingue del mondo e si possono ascoltare note dei più insoliti generi musicali del pianeta al Ferrara Buskers Festival®, la 30esima edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, dedicata alla Città Ospite d’Onore di New York. Ogni giorno fino a domenica 27 agosto 2017, le meravigliose piazze e strade del centro storico estense sono invase da tanti musicisti di strada, provenienti da 43 nazioni, che mettono in scena circa 100 spettacoli al giorno. Venti i gruppi di musicisti invitati, protagonisti della manifestazione, provenienti da tanti luoghi del globo: dagli Stati Uniti all’Australia, dai diversi Paesi europei al Sud Africa. Si esibiscono in tutte le giornate della rassegna dalle 18.00 a mezzanotte in altrettante postazioni disseminante nei più affascinanti scenari del centro storico UNESCO. A partire dalle 19.30, si aggiungono gli show di numerosi artisti accreditati, non solo musicisti ma anche acrobati, giocolieri, mimi e performers di ogni tipo, che si alternano ogni giorno fino alle 24.00. Dopo la mezzanotte, i concerti continuano al Sottomura per il Puedes Summer Night. Per la prima volta nella storia del Ferrara Buskers Festival® partecipano 8 artisti sordi, per il progetto Buskers Deaf, nato dalla collaborazione tra l’AIDUS (Associazione per l’Inclusione di Udenti e Sordi) e la 30esima edizione Ferrara Buskers Festival®. L’appuntamento è dalle 20.30 a mezzanotte negli spazi di Corso Porta Reno (altezza num. 65 – 67, zona Galleria Mollaian). Tantissime le iniziative green per il Progetto EcoFestival, tra cui la partecipazione di eco-assistants per aiutare il pubblico a fare la raccolta differenziata. E tanti gli eventi collaterali, tra cui mostre, esposizioni ed un innovativo esperimento di bathroom graffiti con l’iniziativa Artoilet, a cui tutti possono partecipare disegnando o scrivendo su 5 bagni chimici dalle 20.00 a mezzanotte (fino al 26 agosto) in Corso Porta Reno – angolo Via Ragno. «Si è intuito che il Ferrara Buskers Festival® sarebbe stata un’idea vincente già 30 anni fa – commenta Roberta Galeotti, Responsabile Musicisti Invitati – quando ancora non c’era una cultura del musicista di strada. Ma grazie alla città di Ferrara che ha compreso questa potenzialità, oggi il festival è un evento internazionale importante e riconosciuto in tutto il mondo». Domenica, per l’ultimo giorno della manifestazione, spettacolo unico dalle 17.00 alle 20.00. Poi la festa si sposta nel Sottomura, per i concerti on stage di 10 musicisti invitati per il Puedes Summer Night.

Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival®
Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara
Tel. 0532249337
Fax. 0532207048
E-mail: russo@ferrarabuskers.com
r.bottoni@ferrarabuskers.com
Sito web: www.ferrarabuskers.com
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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