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da: organizzatori

13 studenti dell’Emilia Romagna iscritti alla lauree magistrali per l’a.a. 2014/2015.
Il 9 luglio si chiudono le iscrizioni per la prova di ammissione in programma a Roma
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Alla LUISS Guido Carli, è iniziato il conto alla rovescia per partecipare al test di ingresso ai corsi di laurea Magistrale in Economia e Scienze politiche in italiano e in inglese per l’a.a. 2015-16. C’è tempo fino al 9 luglio, infatti, per iscriversi alla prova di ammissione che si terrà a Roma il prossimo 14 luglio.

Lo scorso anno sono stati 13 gli studenti provenienti dall’Emilia Romagna iscritti ai corsi di laurea Magistrali LUISS di cui 9 in Impresa e Management e 4 in Scienze Politiche.

In questo contesto, sulla scia dell’innovazione e di un mercato del lavoro in continua evoluzione la LUISS Guido Carli guarda lontano con nuovi corsi di laurea magistrali sempre più specifici e orientati al lavoro che cambia. Il corso in Economics, gli indirizzi di Scienze Politiche in Global e European Studies e in Public Policies, e ancora il percorso in Innovation Management, sono alcuni dei nuovi orizzonti della formazione professionale al passo con le ultime tendenze.

In tutti i campi, dal management alla comunicazione, dalla finanza alla consulenza, lo sviluppo tecnologico ha imposto nuovi requisiti per l’ingresso nel mondo del lavoro. Una vera rivoluzione che delinea nuovi profili e nuove competenze. Dall’analisi dei Big Data, alla gestione di processi di digitalizzazione, all’utilizzo di nuovi strumenti di intermediazione e comunicazione nel campo delle relazioni istituzionali e della pianificazione e valutazione di politiche pubbliche, locali, nazionali ed europee.

Docenti e top manager di eccellenza, un network di relazioni internazionali sempre in crescita e attività di ricerca al massimo livello europeo ed extra europeo. Queste le chiavi del successo dei laureati LUISS che, secondo la classifica di Jobpricing, si collocano al primo posto per aumento di stipendio nel periodo di avanzamento di carriera, con remunerazioni che crescono con anni in media del +208%, fino a 115mila euro.

E l’ingresso nel mondo del lavoro inizia da subito. Tre mesi il tempo medio di attesa tra il momento della laurea e il primo lavoro. L’80% dei laureati LUISS ad 1 anno dalla laurea svolge un’attività lavorativa retribuita, percentuale che arriva al 91% per chi ha studiato Economia a tre anni dal titolo di dottore, con una retribuzione netta mensile in media di 1.530€ contro i 1.016 euro di Almalaurea.

Per favorire l’occupabilità dei laureati, da quest’anno l’Università ha creato un laboratorio di formazione professionale, l’Adoption Lab, che coinvolge direttamente le imprese, in un processo di selezione di giovani talentuosi, che avranno l’opportunità, se selezionati, di entrare a far parte del team aziendale, già durante il percorso di studi.

Il lavoro è al centro anche dei progetti di scambio. Sarà infatti possibile da quest’anno svolgere tirocini durante il periodo di studio all’estero, per gli studenti di doppia laurea, grazie a partnership strategiche con atenei e aziende. 14 i programmi di double degree fra Londra, New York, Shanghai e Mosca, e 150 gli accordi di scambio in 35 paesi europei ed extra europei.

Sarà anche all’interno dell’Ateneo, nel nuovo spazio di co-working del Languange Café, che studenti italiani insieme ai colleghi stranieri potranno vivere l’esperienza internazionale rimanendo nel Campus dell’università, e sviluppare una visione il più possibile aperta alle contaminazioni di diversa origine e natura. Inoltre grande attenzione alle opportunità di lavoro in Italia a e all’estero grazie al career service e alla rete di rapporti con le aziende e le istituzioni più prestigiose a livello internazionale. Altro tassello fondamentale, la ricerca e il corpo docente sempre più proveniente da realtà globali di grande prestigio e dal mondo aziendale.

Infine, anche quest’anno la contaminazione tra teoria con la pratica guarda al volontariato coinvolgendo gli studenti dell’Ateneo a lavorare nelle carceri con le donne detenute; tra i bambini figli di rifugiati, con le giovani mamme delle case famiglia e nei campi confiscati alla mafia fra Sicilia e Calabria. Un’esperienza che fa anche curriculum e alla quale le aziende guardano con sempre maggior interesse.

“Ripensare la formazione come processo che investe l’individuo nella sua globalità, vuol dire lavorare sullo sviluppo della persona a tutto tondo in cui i giovani siano messi nelle condizioni ideali di cogliere tutte le opportunità, imparando fin da subito a vivere in bilico tra i loro desideri, esperienze, curiosità e ambizioni- afferma Giovanni Lo Storto, Direttore Generale della LUISS. E, in un contesto come quello della LUISS – aggiunge il DG – questi ragazzi trovano un terreno ideale di crescita e di valore per sé e per il loro futuro professionale.”

Per conoscere le opportunità della nuova offerta formativa LUISS, corsi di laurea Magistrale e le iscrizioni al test di ingresso del 14 luglio: www.luiss.it

LUISS Guido Carli, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, costituisce oggi un punto di riferimento scientifico e culturale in Italia e all’estero per gli studenti interessati alle discipline economiche, manageriali, sociali e giuridiche.

Per l’a.a. 2014/2015 è stato registrato il record storico di domande di ammissione con un aumento del 19% rispetto all’anno precedente, segnando un risultato mai raggiunto nella storia. In particolare le domande di ammissione al test LUISS dall’ Emilia Romagna hanno segnato l’anno scorso una crescita di circa il 16% posizionando la regione al secondo posto tra quelle del Nord Italia per provenienza degli studenti dell’ateneo.

In linea con le esigenze di un mercato del lavoro alla ricerca di figure professionali sempre più complete e variegate, l’Ateneo ha sviluppato una strategia formativa unica e innovativa che ha affiancato alla qualità dell’insegnamento l’offerta di servizi nuovi come la Biografia dello Studente. A partire dall’estate scorsa, LUISS ha inoltre attivato il Progetto VolontariaMente, un pacchetto di attività a sfondo etico-sociale, in partnership con le principali onlus italiane ed internazionali, per fare vivere alle giovani matricole anche un’attività di volontariato in un’ottica di completamento del profilo accademico.

Nel 2014 LUISS è stata classificata da Il Sole 24 Ore al secondo posto tra gli atenei non statali d’Italia, dopo l’Università San Raffaele di Milano.

Nel 2015 il Blue Team della LUISS ha vinto a Toronto per il secondo anno consecutivo la più importante competizione universitaria internazionale di simulazione finanziaria on line, la Rotman International Trading Competition, giunta alla dodicesima edizione. Gli studenti vincitori hanno battuto i loro colleghi provenienti dalle importanti università dell’Ivy League americane, tra cui Princeton e Cornell, Berkeley, Chicago, MIT.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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