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da: organizzatori

VallinArmonia – II EDIZIONE 2015 – 3° Appuntamento
Percorsi musicali, letterari e gastronomici nelle Valli di Argenta.

Si terrà domenica 26 luglio 2015 a partire dalle ore 18.30 il 3° appuntamento di VallinArmonia 2015, rassegna organizzata dalla Società Terre SRL – Gruppo SOELIA, Consorzio della Bonifica Renana, Ecomuseo di Argenta, Parco Delta del Po, insieme al Circolo Amici della Musica “F.G. Zagagnoni”, Club Alpino Italiano e la Pro Loco.
Il Bosco del Traversante sarà il testimone, silenzioso ma partecipe, di un originale concerto interamente dedicato alla geniale figura di Claudio Monteverdi, uno dei compositori più innovativi di tutti i tempi, formidabile indagatore dell’animo umano. Questo appassionato tributo dal titolo S’APRE IL CIEL… – Omaggio a Claudio Monteverdi – vedrà protagonista una delle più famose cantanti italiane, il mezzosoprano Gloria Banditelli, figura internazionale di riferimento nella prassi esecutiva della musica vocale barocca che, insieme al soprano Miho Kamiya e al baritono Giacomo Contro, interpreterà alcune tra le più belle e suggestive pagine monteverdiane, in particolare Il combattimento di Tancredi e Clorinda, pietra miliare della musica occidentale, ispirato ad uno degli episodi più drammatici e commoventi della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, capolavoro assoluto della letteratura di tutti i tempi.
La parte strumentale sarà affidata all’ensemble Camerata Estense, formato da Antonino Bono e Alessandro Fattori, violini, Florinda Ravagnani, viola, Filippo Trevisan, violoncello, Marco Tagliati, contrabbasso, Giulio Arnofi, arcilliuto ed Elena Masina Dirani, clavicembalo.

A seguire ricco buffet nell’area antistante al Museo delle Valli di Argenta.
Costo dell’evento € 20,00 comprensivo del concerto e del buffet.
Possibilità di assistere al solo concerto € 10,00.
Navetta gratuita da Argenta con partenza da Piazza Marconi dalle ore 17.00.
La prenotazione è obbligatoria.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Museo delle Valli di Argenta, via Cardinala, 1/c – 44011 Campotto (FE) Tel. 0532/808058 – aperto da martedì a domenica dalle 9.00 alle 13.00
e-mail: info@vallidiargenta.orgwww.vallidiargenta.org
Oppure: sede del Circolo Amici della Musica “F.G. Zagagnoni” Via Circonvallazione 21/A Argenta, signora Barbara Campagnoni cell. 340/2736326
Il pieghevole con il programma dettagliato dell’intera rassegna è disponibile e ritirabile al Museo delle Valli o al Mercato o nella Sede degli Amici della Musica “F. G. Zagagnoni”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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