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da: Arci Ferrara

Il cantautore si esibirà in duo, con il suo progetto “Le luci della centrale elettrica” con la chitarra e il computer, venerdì 11 dicembre, alle ore 21:30. La Sala Estense di Ferrara ospita una delle ultimissime occasioni per assistere alla performance del progetto di Vasco Brondi prima di una lunga sosta per la composizione dei brani destinati a comporre il prossimo album di studio del cantautore ferrarese.

“Mi immaginavo uno spettacolo teatrale da fare nei bar – scrive Vasco Brondi riguardo al tour – Delle serate di caos silenzioso. Un concerto per sole chitarre, computer e parole.
Come qualche anno fa, in tutta tranquillità, in dieci date ci saranno le persone che normalmente ci sono in una data sola.
Immaginavo di mischiare le canzoni di tre dischi così come sono state scritte in qualche stanza tra Ferrara e tantissimi altri posti.
Suonare le canzoni come escono la prima volta, con arrangiamenti dovuti agli strumenti che trovi, con una chitarra o con un voce, oppure una ritmica e le parole a farsi strada da sole. Sono le versioni delle canzoni così come arrivano non si sa da dove.
Assomiglierà molto ad una stanza. Mi immagino un concerto magari da ascoltare con i telefoni spenti per una volta per un’ora e mezza. Essere tutti esattamente e interamente in quel posto in quel momento. Incontrarsi e guardarsi negli occhi.
Questo spettacolo portatile ci sta tutto in un furgone, scenografie, luci, fondali, microfoni e amplificatore”.
Dal momento che Vasco Brondi ha scelto di salutare il suo pubblico esibendosi solo in venues piccole e raccolte, è del tutto prevedibile che i 250 biglietti disponibili non dureranno a lungo.
I biglietti sono già disponibili nei circuiti online e offline di Ticketone e Vivaticket.
“Le Luci della Centrale Elettrica con la chitarra e il computer”
Sala Estense, Piazza Municipale – Ferrara
Venerdì 11 dicembre – ore 21:30
Ingresso: 15 euro
Info: 0532-241419
Ulteriori informazioni sono reperibili presso il sito web: https://it-it.facebook.com/ferrarasottolestelle
Il Festival è organizzato dall’Associazione “Ferrara sotto le Stelle”, in collaborazione con il Comune di Ferrara e con il sostegno di Cassa Padana.

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Arci Ferrara


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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