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Da ufficio stampa

Con Reverb, venerdì 24 febbraio, la musica elettronica irrompe al Jazz Club con un’autentica staffetta di trascinanti dj set e live set tenuti da protagonisti assoluti del genere come il Dj Raffaele Costantino, i Nu Guinea ed il batterista Tommaso Cappellato. Umori sospesi tra musica elettroacustica e improvvisazione jazz, assieme a playlist che diventano storie e illustrazioni: questi gli ingredienti per una serata “contaminata”, ad alto voltaggio adrenalinico.

Con Reverb, venerdì 24 febbraio (a partire dalle ore 21.00), la musica elettronica irrompe al Jazz Club con una maratona che vedrà alternarsi sul palco del Torrione live set e dj set dagli umori sospesi tra musica elettro acustica e improvvisazione jazz.
Aprirà e chiuderà le danze Raffaele Costantino che, in veste di autore, presenterà “Storia di una playlist / Playlist di una storia” (Arcana Edizioni). Dall’esordio letterario del dj e producer, oltre che ideatore e conduttore su Radio Due del programma Musical Box, si evince che ogni playlist, oltre ad essere un atto d’amore, è di fatto una narrazione, un percorso di senso. Il testo snocciola così una serie di episodi ed aneddoti legati ai grandi protagonisti della musica contemporanea che si sviluppa proprio come i brani di quella che l’autore immagina essere la colonna sonora ideale da abbinare alla lettura. Ad arricchire la presentazione saranno le illustrazioni di Marcello Crescenzi, meglio conosciuto come Rise Above, allestite per l’occasione.
Alle ore 22.00 sarà la volta del live set di Tommaso Cappellato. Il batterista e compositore formatosi a New York e il cui ambito espressivo puramente jazzistico trova un perfetto punto di incontro con l’estetica dell’elettronica contemporanea della Grande Mela, presenterà “Aforemention”, progetto solista che raccoglie e interpreta in una sintesi fresca e originale molteplici interessi musicali, coltivati in anni di peregrinazioni intono al mondo. Con l’ausilio di batteria, percussioni, sintetizzatori analogici e live electron ics, Cappellato proporrà un viaggio ipnotico tra jazz, elettronica, musiche orientali e africane.
Si innesta, dalle ore 23.00, il dj set del Nu Guinea Duo, il cui magmatico sound afro è intriso di tastiere, vinili e sintetizzatori. Qui, i generi più disparati si combinano e collegano alla dance, spaziando dall’obscure disco alla world music. I Nu Guinea, formatisi a Napoli ma con sede a Berlino, hanno recentemente esordito con “The Tony Allen Experiments”, album frutto della collaborazione fra Early Sounds e Comet Records, in cui l’uso dei sintetizzatori si è amalgamato all’estetica del noto batterista di Fela Kuti.
Tolte le vesti di autore, allo scoccare della mezzanotte, salirà in consolle Raffaele Costantino per chiudere in bellezza una serata votata alle contaminazioni, ad alto voltaggio adrenalinico.
Per informazioni www.jazzclubferrara.com ; tel. 0532 1716739 dalle ore 12 alle ore 20.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

www.reverbfestival.it
info@reverbfestival.it

Info line 0532 1716739 dalle ore 12.00 alle ore 20.00, oppure 349 7645986.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Con dispositivi GPS è preferibile impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Posto unico 20 euro

NB Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria ore 19.30
Incontro con l’autore ore 21.00
Primo dj set ore 22.00
Live set ore 23.00
Secondo dj set ore 24.00

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com ; press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

UFFICIO STAMPA REVERB
Licia Vignotto

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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Francesco Monini
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