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da: Associazione Zone K

Un altro evento di grande rilievo al Circolo Arci Zone K di Via Santa Margherita 331 a Malborghetto Di Boara, venerdì 27 maggio salirà sul palco Riccardo Sinigallia, uno dei cantautori più talentuosi del panorama italiano, per un concerto che si preannuncia imperdibile.
Riccardo Sinigallia chiama il suo nuovo tour “A Cuor Leggero”, dal nome della canzone scelta per i titoli di coda del film “Non essere Cattivo” di Claudio Caligari; da qui è nata l’occasione per un giro di concerti dell’artista romano nella versione più familiare: Riccardo Sinigallia con Laura Arzilli propone le sue canzoni come nel dialogo che si stabilisce quando risuonano nel salotto di casa, un’ultima occasione prima di fermarsi in attesa della nascita di un nuovo lavoro.
Nato a Roma il 4 marzo del 1970, Riccardo Sinigallia scrive canzoni dall’età di 12 anni. Nel 1988 forma I 6 suoi ex, band con cui scrive, suona e canta per quattro anni nei centri sociali e nei club. Dal 1994 al 1998 collabora con Niccoló Fabi, di cui produce e arrangia i primi 2 album “Il giardiniere” e “Niccoló Fabi” e con cui firma – tra le altre – canzoni come “Dica”, “Capelli”, “Rosso”, “Vento d’Estate”, “Lasciarsi un giorno a Roma”.
Nel 1997 co-produce e firma alcune canzoni inserite ne “La favola di Adamo ed Eva” di Max Gazzè e nello stesso periodo dà vita al ritornello di “Quelli che benpensano” di Frankie Hi-Nrg Mc con il quale dirigerà anche il videoclip, iniziando così una lunga collaborazione che sfocia in una vera e propria passione per la macchina da presa, dietro la quale realizza lavori per molte produzioni musicali personali tra le quali quelle con i Tiromancino; “La descrizione di un attimo” è l’album di cui firma con il gruppo la produzione e tutte le canzoni nel 2000, tra cui quella che darà il titolo al disco, ma anche “Due destini” che sarà nei titoli di coda de “Le fate ignoranti” e “Strade” con cui parteciperà in duetto con la band al festival di Sanremo di Fabio Fazio. Sempre del 2000 scrive e produce “Medicina buona” per la Comitiva, collettivo nel quale figurano Frankie Hi-Nrg Mc, Elisa, Ice One, Francesco Zampaglione, David Nerattini e Franco Califano.
Nel 2003 il primo lavoro da solista, intitolato “Riccardo Sinigallia”, che viene spesso inserito dalla critica specializzata nelle classifiche dei migliori dischi italiani di questi anni. A tre anni di distanza (2006) viene pubblicato “Incontri a metà strada“, album che raccoglie nuovamente molti consensi da parte della critica e con cui riesce a crearsi un proprio spazio nel panorama della canzone d’autore contemporanea. Dello stesso periodo le colonne sonore di “Paz!” e “Amatemi” di Renato de Maria. Nel 2008 Luca Carboni lo chiama per “Musiche Ribelli” dove insieme i due reinterpretano alcune delle canzoni più significative del cantautorato italiano degli anni ‘70, tra cui “Ho visto anche degli zingari felici” di Claudio Lolli e “La casa di Hilde” di Francesco De Gregori.
Dal 2012 è parte vitale dei deProducers insieme a Max Casacci, Gianni Maroccolo e Vittorio Cosma. Con i deProducers ha realizzato “Planetario” e due colonne sonore: “La Vita Oscena” di Renato De Maria e “Italy In A Day” di Gabriele Salvatores.
Narrando di fatti recenti, va ricordata la produzione di “Non erano fiori” di Coez – artista rap proveniente dall’underground romano. Nel 2014 la partecipazione alla 64esima edizione del Festival di Sanremo con “Prima di andare via” e “Una rigenerazione”, inseriti nell’ultimo album Per Tutti, pubblicato il 20 Febbraio 2014: il primo su etichetta Sugar. Nel 2015 è s chiamato da Valerio Mastandrea per comporre la traccia dei titoli di coda di “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, selezionato come film italiano per la candidatura agli Oscar 2015 e presentato all’ultimo Festival del Cinema di Venezia dove “A cuor leggero” ha vinto il premio “Ho visto una canzone” assegnato da Assomusica.
Ad aprire la serata sarà Marco Degli Esposti alias La Notte Delle Streghe, cantautore di indubbio talento che si esibirà con un prezioso set acustico.
Appuntamento immancabile per la nostra città e per tutti gli amanti della grande musica ed un altro tassello importante per la programmazione di qualità di Zone K.
L’apertura del Circolo è prevista per le ore 20, l’inizio del concerto alle ore 21 e 30 circa. Biglietti disponibili alla cassa e posti limitatissimi. Ingresso

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Arci Ferrara


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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