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Migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo ottimizzando il ciclo dei rifiuti e promuovendo un sistema virtuoso che coinvolga attivamente i cittadini. Questo l’impegno di CLARA, la società che sta per nascere dalla fusione di AREA e CMV Raccolta, i due gestori del ciclo dei rifiuti che attualmente servono 21 dei 23 Comuni della provincia di Ferrara, con le sole eccezioni di Ferrara e Argenta.

Nell’ottica dei princìpi dell’economia circolare, per CLARA è fondamentale generare consapevolezza oltre che nei cittadini, anche fra soci e dipendenti e agire di concerto con le istituzioni per favorire la creazione di un condiviso modello di sviluppo sostenibile, sostenibile sotto il profilo sociale ed economico. Per raggiungere questo traguardo è indispensabile rendere la collettività cosciente dell’interesse comune in gioco; ed è altresì opportuno premiare i cittadini per incentivare i loro comportamenti, ad esempio garantendo la possibilità di tangibili risparmi sulle bollette.

La consolidata esperienza maturata nei lunghi anni di attività sia di AREA sia di CMV, unitamente alla conoscenza dettagliata delle necessità e delle esigenze del territorio e dei suoi abitanti, costituiscono la base di partenza di CLARA, che si qualifica così già come azienda specializzata e responsabile, impegnata per il progressivo miglioramento delle performance.
Grazie a una evoluta organizzazione del servizio, basato sul sistema di raccolta porta a porta, CLARA punta ad aumentare le percentuali di raccolta e di materiali avviati a recupero, e a ridurre la produzione di rifiuti urbani per raggiungere i massimi livelli di efficienza, minimizzando l’impatto ambientale.

La genesi di CLARA trae avvio nel maggio 2015 dal processo di fusione operato fra AREA e CMV (le due società oggi attive nella gestione e raccolta dei rifiuti rispettivamente nei territori del Basso e Alto Ferrarese). Un percorso intrapreso allo scopo di creare una società capace di rispondere a tutti i requisiti richiesti dalle normative comunitarie, regionali e nazionali per l’in-house, azionalizzare risorse e attività, e apportare maggiori benefici ai cittadini in termini di attenzione e cura dell’ambiente.

Nome e logo di CLARA sono stati presentati ufficialmente a media e cittadini già nel marzo dello scorso anno, l’operatività è imminente: l’assemblea costitutiva è infatti programmata per il mese di marzo 2017.
La nascita di CLARA assicurerà anche notevoli miglioramenti e benefici sia di carattere gestionale che economico per i cittadini: miglioramento delle prestazioni nella gestione dei servizi offerti attraverso l’integrazione e la condivisione in una società unica di know-how, esperienze e competenze appartenenti a entrambe le imprese costituenti; condivisione del modello di misurazione per la “Tariffa su misura” che si traduce in una riduzione dei costi a favore dei cittadini virtuosi e in un miglioramento dell’ambiente, grazie all’incremento della raccolta differenziata e a una corretta gestione dei rifiuti; mantenimento di un soggetto locale preposto al servizio e del controllo pubblico sulla gestione dei rifiuti: i cittadini, infatti, pur relazionandosi con una nuova società potranno contare sull’impegno e sulla qualità dei servizi che hanno sperimentato già con AREA e con CMV, soggetti presenti da anni sul territorio e a loro ben noti e vicini. La prospettiva è la predisposizione di un sistema attrattivo anche per i comuni di Ferrara e Argenta, che favorisca la creazione di un unico bacino provinciale.

Al vertice di AREA oggi c’è il presidente Gian Paolo Barbieri, laureato in sociologia, con master di formazione manageriale nella gestione dell’economia e dell’impresa. Sindaco di Portomaggiore dal 2001 al 2011, ha svolto incarichi di rilievo all’interno di amministrazioni pubbliche anche a livello regionale.
Direttore generale è Raffaele Alessandri, laureato in Ingegneria, ha lavorato al Comune di Codigoro come responsabile dell’ufficio Tecnico municipale, e successivamente al Comune di Cento come responsabile del servizio gas. Dal 2000 entra a far parte dell’azienda CMV Servizi come Direttore Generale. Dal 2009 è direttore generale di AREA. Dal gennaio 2009 è ad AREA S.p.A.

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Redazione di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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